tag:blogger.com,1999:blog-4988459681997071853.post2497722563186146324..comments2024-03-05T11:38:05.239+01:00Comments on METILPARABEN: Era il 1994Metilparabenhttp://www.blogger.com/profile/15249381166485007821noreply@blogger.comBlogger4125tag:blogger.com,1999:blog-4988459681997071853.post-35195136029579836452010-11-03T10:53:22.228+01:002010-11-03T10:53:22.228+01:00l'altro giorno un caro amico, prof in una scuo...l'altro giorno un caro amico, prof in una scuola per bambini speciali (che qui in Germania esistono), mi diceva pochi giorni fa che, per la sua esperienza, i migliori risultati si ottengono con classi parallele di bambini con disabilità (psichica) e bambini senza, che svolgano separatamente materie come lingua, matematica o storia (per le quali i due gruppi viaggiano oggettivamente su binari diversi), e si riuniscano per altre materie più "socializzanti" come ginnastica, arte o musica. L'inserimento di pochi bambini speciali in una classe di normodotati conduce purtroppo spesso ad una specie di ghettizzazione interna (di questo ho avuto esperienza anch'io come studentessa), mentre questa formula "sperimentale", nell'esperienza di questo amico, ha portato ad un'ottima integrazione, anche e soprattutto nei momenti liberi, non in quelli di "compresenza forzata". E' dal comportamento nell'intervallo che si vede se l'integrazione riesce: che tutti i bambini interagiscano liberamente tra loro e giochino *tutti insieme* nelle pause tra una lezione e l'altra, è la miglior prova che questo modello sperimentale può davvero funzionare...Valina78noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4988459681997071853.post-64005513907052415312010-11-01T23:37:35.516+01:002010-11-01T23:37:35.516+01:00l'altro giorno un caro amico, prof in una scuo...l'altro giorno un caro amico, prof in una scuola per bambini speciali (che qui in Germania esistono), mi diceva pochi giorni fa che, per la sua esperienza, i migliori risultati si ottengono con classi parallele di bambini con disabilità (psichica) e bambini senza, che svolgano separatamente materie come lingua, matematica o storia (per le quali i due gruppi viaggiano oggettivamente su binari diversi), e si riuniscano per altre materie più "socializzanti" come ginnastica, arte o musica. L'inserimento di pochi bambini speciali in una classe di normodotati conduce purtroppo spesso ad una specie di ghettizzazione interna (di questo ho avuto esperienza anch'io come studentessa), mentre questa formula "sperimentale", nell'esperienza di questo amico, ha portato ad un'ottima integrazione, anche e soprattutto nei momenti liberi, non in quelli di "compresenza forzata". E' dal comportamento nell'intervallo che si vede se l'integrazione riesce: che tutti i bambini interagiscano liberamente tra loro e giochino *tutti insieme* nelle pause tra una lezione e l'altra, è la miglior prova che questo modello sperimentale può davvero funzionare...Valina78noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4988459681997071853.post-13345110537631322152010-11-01T12:10:14.824+01:002010-11-01T12:10:14.824+01:00Purtroppo è così, scendere in piazza per i diritti...Purtroppo è così, scendere in piazza per i diritti dei disabili è da sfigati, nessuno vuole essere sfigato, già a sei-sette anni se sbagli a vestirti lo sei, figuriamoci quando vai alle superiori ... I miei coetanei mi lasciano andare da solo alle manifestazioni, loro combattono dal letto di casa. A meno che non ci sia anche una bella figa in corteo. Il resto è Playstation.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4988459681997071853.post-69342283002573051052010-11-01T11:53:18.216+01:002010-11-01T11:53:18.216+01:00..Nessuno, infatti, scenderebbe in piazza per &quo.....Nessuno, infatti, scenderebbe in piazza per "quanto ci accade oggi", e mi riferisco all'articolo linkato. Vorrei vedere "onde" di studenti a difendere i diritti dei disabili.... è molto meno figo.toppehttp://toppe.altervista.orgnoreply@blogger.com