
D’Agostino, tuttavia, non chiarisce perché tale eventualità non debba essere temuta, a maggior ragione, nei casi di soppressione illegale dei malati: se si ammette che qualcuno possa determinarsi ad operare una sbrigativa eliminazione avvalendosi di una procedura che si svolge alla luce del sole, con il rischio di essere scoperto e condannato, è lecito aspettarsi che costui sia viepiù incoraggiato a porre in essere lo scellerato tentativo utilizzando uno strumento del tutto clandestino, con maggiori possibilità che il suo gesto rimanga impunito.
Il buon D’Agostino, insomma, sembra voler sostenere il proprio punto di vista con un’argomentazione utile a dimostrare l’esatto contrario.
Sarà che il periodo dell’anno è propizio per gli autogol?
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