19 ottobre 2006: «Il Papa è tornato a chiedere che non si introducano nell’ordinamento pubblico altre forme di unione che contribuirebbero a destabilizzare la famiglia tradizionale».
9 luglio 2006: «Nel telegramma che dall’aereo che lo riportava in Italia, il Pontefice ha inviato al presidente della Repubblica Napolitano: tutelare la famiglia basata sul matrimonio contro le “molteplici insidie” che ne pregiudicano la stabilità».
13 maggio 2006: «Politici e legislatori salvaguardino i diritti della famiglia: è una nuova, totale condanna di quelle soluzioni giuridiche per le cosiddette unioni di fatto che, pur rifiutando gli obblighi del matrimonio, pretendono di godere di diritti equivalenti».
11 maggio 2006: «Per il Papa la differenza sessuale di uomo e donna non è un semplice dato biologico ma esprime la forma di amore volta alla comunione di persone aperta alla trasmissione della vita».
15 aprile 2006: «Sembra che oggi sia in atto una specie di anti-Genesi, un anti-disegno, un orgoglio diabolico che pensa di spazzar via la famiglia».
Non ho tempo di andare ancora a ritroso: il concetto, comunque, dovrebbe essere chiaro, o no?
Se lo Stato mi permettesse di contrarre matrimonio con la mia ragazza,correremo in municipio senza aspettare un secondo...
RispondiEliminaPeccato che quello sarebbe DAVVERO destabilizzante per il concetto di famiglia...