09 dicembre 2006
Un mese di Volonté: senza commenti
8 novembre 2006: un’indagine sulle famiglie nella quale si catapultano le coppie di fatto, che non sono famiglie e non vogliono esserlo, reca un danno alle istituzioni.
9 novembre 2006: non è accettabile la continua e massiccia campagna mediatica a favore del divorzio e delle coppie di fatto.
13 novembre 2006: negare, come si legge nel documento, le cure intensive ai nati dopo 22 o 23 settimane di gestazione, spacciandole per accanimento terapeutico, è un modo, subdolo e vietato dalla legge, di introdurre nel paese, e ancor peggio nelle coscienze degli italiani, l’opinione che l’eutanasia sia una soluzione praticabile e legale.
21 novembre 2006: piuttosto, confidiamo che anche Grillini chieda con noi una serie sterminata di fiction pro family, visto che negli ultimi anni Saccà ha preferito dare la precedenza a tradimenti, gay e lesbiche piuttosto che ai valori della famiglia tradizionale.
23 novembre 2006: nel nostro Paese esiste solo la famiglia fondata sul matrimonio.
24 novembre 2006: la Turco piuttosto mandi gli ispettori del ministero della Sanità all’ospedale San Martino di Genova, per scongiurare ogni tipo di atteggiamento pro-eutanasia dei medici nei confronti dei malati, come quelli che lo stesso quotidiano di Belpietro oggi giustamente denuncia.
29 novembre 2006: Prodi trovi domani lo stesso coraggio che ebbe a luglio quando, rispondendo al nostro question time, promise di impegnarsi personalmente per garantire in sede europea il rispetto della vita.
29 novembre 2006: quanto sostenuto dalla commissaria europea per l’informazione, Viviane Reding, che in sostanza nega l’opportunità di esercitare controlli anti-violenza sui videogame, tipo Rule Of Rose, già censurato in Inghilterra, sono lo specchio della deriva dei valori piu’ elementari che ogni società civile dovrebbe conservare e osservare.
30 novembre 2006: l’esclusione della vendita del presepe in Italia, da parte di Ikea, Rinascente, Standa, Oviesse e di altri gruppi multinazionali, è il risultato di una vergognosa colonizzazione messa in atto per sradicare l’identità cristiana e per togliere a un Paese cattolico come il nostro un simbolo secolare che rappresenta il Natale. Siamo di fronte all’ennesima prova di un relativismo laicista che finisce per spianare la strada all’estremismo islamico.
30 novembre 2006: il via libera al settimo Programma Quadro del Parlamento Ue evidenzia tutta l’ipocrisia e l’incoerenza di chi, da una parte, si definisce ‘cattolico adulto’ e, dall’altra, non fa nulla di concreto per tutelare la vita umana. E’ un duro colpo a conferma del livello raggiunto finora dalla quella deriva zapaterista che sta invadendo lentamente tutta l’Europa senza radici cristiane.
2 dicembre 2006: se Welby ritiene di voler dare un taglio alla propria vita, può suicidarsi con l’aiuto della moglie.
4 dicembre 2006: in Italia è omicidio uccidere un altro uomo. Che un ministro del Governo chieda una legge che abolisca l’omicidio per anziani e malati, è vergognoso.
4 dicembre 2006: i laicisti tacciono sui pericoli di un governo che si arroga il potere di decidere quale vita valga la pena di essere vissuta. A noi non sfugge la tentazione totalitaria del ministro Turco.
5 dicembre 2006: se bastano 200 persone e uno sciopero della cosiddetta ‘fame’ per ottenere la nomina di un CNB di parte radicalcomunista, allora siamo al Governo del carciofo. Prodi non può cedere alla coppia Bonino-Mussi come ha fatto sull’embrione in Europa, non può confermare anche sul CNB il suo permanente ‘disequilibrio’ volto all’estremo laicismo e libertinismo antiumano.
6 dicembre 2006: il semplice fatto che in molti paesi dell’Unione Europea si siano introdotte norme di assoluta parità tra la famiglia e i gay-pacs conferma solo quanto sia drammatica la crisi dei valori civili europei.
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