Durante l’udienza di inizio anno alle giunte e ai consigli comunali e provinciali di Roma e a quelli regionali del Lazio, Benedetto XVI trova il modo di ribadire il suo concetto di laicità, affermando che gli amministratori pubblici debbono difendere le radici cristiane, nel pieno rispetto della sana laicità che caratterizza il loro ruolo.
Dopo aver letto e riletto, debbo concludere che il senso dell’affermazione risiede tutto in quell’aggettivo di quattro lettere: secondo Ratzinger, evidentemente, la laicità è “sana” solo quando non c’è; poiché il mio dizionario mi conferma che “sano” e “assente” non sono sinonimi, l’unica spiegazione plausibile è che Sua Santità sia incappato in una grossolana svista di ordine linguistico.
Vedi cosa succede a scegliere un Papa straniero?
LA CITAZIONE:
RispondiElimina«La realtà è che quando un clericale usa la parola *libertà* intende la
libertà dei soli clericali (chiamata *libertà della Chiesa*) e non le
libertà di tutti. Domandano le loro libertà a noi *laicisti* in nome dei
principi nostri, e negano le libertà altrui in nome dei principi loro».
Gaetano Salvemini