Zucchero Fornaciari intervistato sulla Stampa: «Se mi avessero dato il Colosseo sarei passato anche di lì (da Roma, ndr) ma non l’hanno fatto e nella Capitale non ci metto piede. Sono contento di aver realizzato un disco come Fly costatomi, sottolineo, 850mila euro. Ormai tutti si affidano ai computer, ne mettono uno in casa bello potente e con quattro palanche fanno un disco. C’è poi la moda dei cofanetti, brutti e con copertine a dir poco schifose. Ma vi rendete conto? Non c’è più rispetto per l’arte musica, per la confezione, per il pubblico che merita una bella foto, pensata».
Domanda: non è che costui si è messo in testa di essere davvero un artista?
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