14 febbraio 2007

Elusione terminale

La richiesta di Giovanni Nuvoli: «C’è una cosa sola che voi medici potete e sapete fare: limitare la sofferenza del paziente. Perciò chiedo di adoperarsi perché sia consentito a un medico estraneo al reparto rianimazione di Sassari di entrarvi e occuparsi attivamente della mia persona, mettendogli a disposizione farmaci e attrezzature. Questo è appello è rivolto a ogni medico anestesista onesto e coraggioso».
La risposta del Tribunale: «Non si può costringere un medico, neppure indirettamente, a compiere un atto al quale la sua coscienza si ribella».
Sarà che ultimamente ho qualche problema con l’italiano, ma a me sembra che un conto sia voler costringere qualcuno, un altro chiedere di non ostacolare chi si rendesse eventualmente disponibile.
Delle due l’una: o il magistrato non ha compreso la richiesta (il che sarebbe obiettivamente grave), oppure ha deciso di prendere tempo rispondendo a una domanda che non gli è mai stata posta (il che sarebbe addirittura più grave).
Nel frattempo Nuvoli soffre come un cane. Ma questo, si sa, è un dettaglio.

1 commento:

  1. Sono le sofferenze che fanno meritare il paradiso no? allora Nuvoli andrà in paradiso...lo ha detto il Papa-Nazi mica palle eh?

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