15 marzo 2007

La zuppa e il pan bagnato

Andrea Tornielli sul Giornale si produce in un’acrobatica difesa d’ufficio di Ratzinger, al quale i quotidiani, secondo il corsivista, avrebbero attribuito parole in realtà mai pronunciate.

«”No a leggi contro natura”, “Vietato votare leggi contro natura”, “Il Papa ai politici cattolici: non votate leggi contro natura”…Erano questi i titoli che per tutta la giornata di martedì hanno campeggiato sulle home page nei siti web dei principali quotidiani. (…) C’è un problema, però. Scorrendo con attenzione le 138 pagine dell’esortazione post-sinodale Sacramentum caritatis quelle parole non si trovano. Provare per credere. Il Papa non le ha mai scritte».

Caspita, questo ci ha preso tutti in castagna, penso, aspettandomi di trovare nella colonna abbondante che ancora manca alla fine dell’articolo le prove schiaccianti dell’innocenza di Ratzinger, e quindi delle malafede dei suoi esegeti.

«Il Pontefice dice -in positivo- che i politici cattolici “devono sentirsi particolarmente interpellati dalla loro coscienza, rettamente formata, a presentare e sostenere leggi ispirate ai valori fondati nella natura umana”. Tutto qui».

Riassumendo, il Papa non ha affermato che è vietato approvare leggi contro natura: ha semplicemente detto che è obbligatorio votare provvedimenti secondo natura.

Un po’ come dire che Tornielli non sta cercando di nascondere la verità: sta soltanto -in positivo- dicendo un sacco di bugie. Tutto qui.

3 commenti:

  1. Ma questo è lo spirito di Pollyanna!
    Vedere sempre il lato positivo delle cose!

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  2. Macché...questo è lo spirito di Ruini: prenderci per il culo...

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  3. Leggo solo ora, con imperdonabile ritardo, le allegre critiche al mio articolo. Ribadisco che non si possono fare dei titoli virgolettati attribuendo al Papa (o a chicchessia) parole che non ha detto. E quelle parole ("Non votate leggi contro natura"), non le ha dette.
    Saluti
    a.t.

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