CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI
06 marzo 2007
Scandali
Scandalo in Catalogna, dove al regista Conrad Son è stato offerto un finanziamento pubblico per la produzione di film porno.
Nessuno scandalo in Italia, dove il denaro pubblico viene speso (senza farne parola ai soggetti eroganti) per pagare i parroci, i catechisti e gli insegnanti di religione.
ok, se ti piace pensare che io, per la mia attività, percepisca un compenso, fai pure. non ho da rendere conto a te certamente. Gesù nel Vangelo diceva che solo i farisei fanno qualcosa per il piacere di sentirsi ammirati dalla folla...io, se avrò un compenso per ciò che faccio, lo avrò di fronte al Signore...anche tu lo avrai, stai tranquillo, mio caro grande esperto di gestione economica parrocchiale!
Beh da nessuna parte la Chiesa è vincolata a non usare l'otto per mille per i preti. Per quanto riguarda i catechisti, una volta che alla parrocchia sono assegnati dei fondi direi che li può spendere come meglio crede, anche se dalle mie parti il massimo che i catechisti ricevono è un soprammobile a fine anno (e non so se di tasca della parrocchia o del parroco).
Poi di certo il metodo di ripartizione dell'otto per mille è assolutamente opaco e sconosciuto ai più, e dovrebbero essere i fedeli a finanziare direttamente la loro chiesa. Semplicemente non capivo cosa accomunasse gli insegnanti di religione, pagati direttamente dallo Stato, e le altre due categorie.
A me pare che pagare direttamente un prete, o consegnare alla chiesa i denari necessari per farlo, siano nella sostanza la stessa cosa: con l'aggravante che la seconda alternativa è posta in essere in modo subdolo e senza alcuna diffusione della circostanza. A te risulta che la chiesa cattolica abbia mai dichiarato in uno spot che parte dell'8 per mille serve a pagare i sacerdoti, o a rimpinguare fantomatici "fondi per la catechesi"?
Beh... se io faccio una donazione, mettiamo, al WWF, mi aspetto che la usino per una qualsiasi delle loro attività che necessitano di fondi, a meno che io non specifichi che sono per salvare la rara foca monaca di Monza. Probabilmente ho un'idea della gestione finanziaria di un'organizzazione un po' troppo a "calderone" unico dove finisce un po' di tutto.
Comunque, due cose.
* Oltre alle tante pubblicità con bambini africani sorridenti, mi pare di ricordarne qualcuna che parlava di sostegno ai sacerdoti. Forse mi confondo con quella di qualche tempo fa per le *offerte* vere e proprie. O forse il messaggio che passava era solo "aiuta i sacerdoti a portare avanti opere caritatevoli" piuttosto che "contribuisci alla pagnotta del sacerdote".
* Se uno devolve alla CCAR, credo che gli vada bene anche che ci vengano pagati i sacerdoti. Se uno lascia in bianco la scelta perché pensa che così vadano comunque allo Stato, quel che gli importerà sapere sarà che in realtà vanno alla CCAR, più che nello specifico del finanziamento dei parroci. (Fermo restando che vengono spesso e volentieri dirottati ad organi della CCAR.)
Il "modo subdolo" io lo vedo insomma solo nel metodo di ripartizione, non nel fatto che l'8x1000 vada anche ai sacerdoti. Questo a me pare piuttosto scontato, non ho mai pensato che le parrocchie si sostenessero con le offerte e con gli introiti delle celebrazioni (che non ho idea di quanto coprano delle spese). Una volta che so che dei soldi pubblici vanno alla CCAR mi importa ben poco se questa li usa per opere sociali, per la benzina della papamobile o per la carta igienica del parroco.
Però non volevo mettermi a discutere, solo che all'inizio non capivo proprio cosa tu intendessi, e poi volevo evitare di essere frainteso :)
Mi dispiace che questo giovane catechista non prenda neanche mezza lira (ovvio, le lire non ci sono più...); succede spesso in quegli ambienti. Anche perchè tutto quello che i parroci fanno fare lo si fa solo per "carità cristiana" e come ricompensa una carezza ed un bel santino...!
Parroci e catechisti? Sotto forma di contributi vari, intendi?
RispondiEliminaI catechisti non vengono pagati: faccio catechismo da 15 anni e non ho mai percepito mezza lira.
RispondiEliminaPensate prima di scrivere cose false!
Mi spiace per l'autocitazione, ma informarsi su come funziona l'otto per mille e sugli impieghi che se ne fanno sarebbe opportuna.
RispondiEliminaok, se ti piace pensare che io, per la mia attività, percepisca un compenso, fai pure.
RispondiEliminanon ho da rendere conto a te certamente.
Gesù nel Vangelo diceva che solo i farisei fanno qualcosa per il piacere di sentirsi ammirati dalla folla...io, se avrò un compenso per ciò che faccio, lo avrò di fronte al Signore...anche tu lo avrai, stai tranquillo, mio caro grande esperto di gestione economica parrocchiale!
Grazie grazie
RispondiEliminaBeh da nessuna parte la Chiesa è vincolata a non usare l'otto per mille per i preti. Per quanto riguarda i catechisti, una volta che alla parrocchia sono assegnati dei fondi direi che li può spendere come meglio crede, anche se dalle mie parti il massimo che i catechisti ricevono è un soprammobile a fine anno (e non so se di tasca della parrocchia o del parroco).
RispondiEliminaPoi di certo il metodo di ripartizione dell'otto per mille è assolutamente opaco e sconosciuto ai più, e dovrebbero essere i fedeli a finanziare direttamente la loro chiesa. Semplicemente non capivo cosa accomunasse gli insegnanti di religione, pagati direttamente dallo Stato, e le altre due categorie.
A me pare che pagare direttamente un prete, o consegnare alla chiesa i denari necessari per farlo, siano nella sostanza la stessa cosa: con l'aggravante che la seconda alternativa è posta in essere in modo subdolo e senza alcuna diffusione della circostanza. A te risulta che la chiesa cattolica abbia mai dichiarato in uno spot che parte dell'8 per mille serve a pagare i sacerdoti, o a rimpinguare fantomatici "fondi per la catechesi"?
RispondiEliminaBeh... se io faccio una donazione, mettiamo, al WWF, mi aspetto che la usino per una qualsiasi delle loro attività che necessitano di fondi, a meno che io non specifichi che sono per salvare la rara foca monaca di Monza. Probabilmente ho un'idea della gestione finanziaria di un'organizzazione un po' troppo a "calderone" unico dove finisce un po' di tutto.
RispondiEliminaComunque, due cose.
* Oltre alle tante pubblicità con bambini africani sorridenti, mi pare di ricordarne qualcuna che parlava di sostegno ai sacerdoti. Forse mi confondo con quella di qualche tempo fa per le *offerte* vere e proprie. O forse il messaggio che passava era solo "aiuta i sacerdoti a portare avanti opere caritatevoli" piuttosto che "contribuisci alla pagnotta del sacerdote".
* Se uno devolve alla CCAR, credo che gli vada bene anche che ci vengano pagati i sacerdoti. Se uno lascia in bianco la scelta perché pensa che così vadano comunque allo Stato, quel che gli importerà sapere sarà che in realtà vanno alla CCAR, più che nello specifico del finanziamento dei parroci. (Fermo restando che vengono spesso e volentieri dirottati ad organi della CCAR.)
Il "modo subdolo" io lo vedo insomma solo nel metodo di ripartizione, non nel fatto che l'8x1000 vada anche ai sacerdoti. Questo a me pare piuttosto scontato, non ho mai pensato che le parrocchie si sostenessero con le offerte e con gli introiti delle celebrazioni (che non ho idea di quanto coprano delle spese). Una volta che so che dei soldi pubblici vanno alla CCAR mi importa ben poco se questa li usa per opere sociali, per la benzina della papamobile o per la carta igienica del parroco.
Però non volevo mettermi a discutere, solo che all'inizio non capivo proprio cosa tu intendessi, e poi volevo evitare di essere frainteso :)
Mi dispiace che questo giovane catechista non prenda neanche mezza lira (ovvio, le lire non ci sono più...); succede spesso in quegli ambienti. Anche perchè tutto quello che i parroci fanno fare lo si fa solo per "carità cristiana" e come ricompensa una carezza ed un bel santino...!
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