24 aprile 2007

Foto di famiglia

Stasera mi tocca la piscina.
Come mi succede sempre più spesso, preso dal lavoro non ho pranzato, e per coltivare l’ambizione di superare le quattro vasche devo preoccuparmi di mettere qualcosa di solido nello stomaco.
Il padrone della pizzeria al taglio proprio sotto al mio studio è uno di quelli che ha appende tutte le foto scattate con i personaggi più o meno famosi ai quali è capitato di entrare nel locale: foto regolarmente autografate, con tanto di dedica e sorriso imbecille d’ordinanza.
Mentre mando giù due euro di focaccia al pomodoro mi viene in mente un’idea stravagante: se ce l’avesse Ratzinger, una pizzeria, che foto troverei su quelle pareti? Mastico, fantastico e quasi mi sembra di vederle, quelle foto.

Eccola, la prima, scattata vicino a un bel mucchio di cadaveri mezzi nudi con la pelle olivastra, si direbbero indios; e poi, poco più a destra, una posa fugace accanto a una tipa carbonizzata su un fascio di legna; toh, guarda questa che carina, abbracciato a un inquisitore che mostra fiero il suo tavolaccio di strumenti; sulla parete accanto le foto sembrano più recenti, ecco quella insieme a una mammana, ferro da calza in mano e schizzi di sangue sulla maglia di lana grossa; questa invece è uno scatto in campo lungo, con un mucchio di cadaveri ammassati, magri magri e neri neri, forse morti di AIDS; e vogliamo parlare dell’incanto di quest’altra, con un sorriso chiaro e aperto e un ragazzo sullo sfondo che si allontana da casa con l’aria corrucciata e il passo effemminato? Ma dai, questa poi che bella, insieme a un tipo pieno di tubi nella pancia e con un respiratore attaccato alla gola; e questa di gruppo, una bella famiglia naturale e denutrita con una ventina di figli sull’uscio di una specie di capanna…

Potrei chiudere la fantasia con la foto insieme a un bambino, piccino e con il terrore nello sguardo; potrei scrivere che la pizza, guardandola, mi è andata di traverso; potrei dire che, davanti a questa foto, di scherzare proprio non mi riesce.

Ma sono o non sono un cinico relativista, cazzo?

Mando giù l’ultimo boccone, risalgo a studio che c’è da fare.

Tanto la foto è là, appesa.

13 commenti:

  1. Cinico relativista e irrimediabile anticlericale.
    Hai notato che in quasi tutti i locali campeggia una foto della Ferilli?

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  2. Appena troverò un po' di tempo (tipo un pomeriggio intero volesse il cielo) te le faccio io quelle foto, disegnate e te le mando! Non avere fretta però...

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  3. @marino-> figurati. Aspetterò con impaziente tranquillità. :-)

    @chiara-> lo strozzamento, più che altro...

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  4. Ecco. Ci mancherebbe un foto così
    per farmi definitivamente
    passare l'appetito :-/

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  5. Un cinico relativista, dici? Non mi pare proprio! Sei solo un po' incazz. ....! Insomma ma almeno in pizzeria Ratzinger lo potevi mettere tra parentesi? E che diamine!
    P.S. Quella tipa carbonizzata su un fascio di legna ... oddioooo, perché somiglia tanto a me?
    Un abbraccio.

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  6. Cinicissssssssimo :D

    però hai messo Patti Smith e sono in trance, quindi non riesco a dire qualcosa di altrettanto sarcastico

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  7. Magna e si fa fotografare, sorridente, con i proprietari dei locali.

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  8. Ale,
    hai detto chiaro quella che è una tua fantasia, hai fatto bene, lasciarsi andare e "scoprirsi" è sicuramente salutare, se inoltre questo serve a sputare fuori un po' di veleno che rischia di travolgerti, allora ancora meglio.
    Hai esagerato?
    no, sai che condivido ampiamente non quello che tu definisci essere anticlericale, ma una precisa posizione assunta dal clero, posizione oltretutto esasperante in questi ultimi tempi.
    Non penso che tu possa incolpare Ratzy di tutte le tragedie che hai descritto, cosi' come non penso che lo stesso Ratzy sia "connivente" con esse.
    Quello che penso, è che tu, come anche me e come molte altre persone sia, come giustamente afferma Giulia, incazzato, molto incazzato.

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  9. Ti ho coinvolto in una cosa. Vai a dare un'occhiata da me e se ti va, seguimi.

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  10. Sarà Patti Smith - c'è un post di Assante su di lei: http://assante.blogautore.repubblica.it/2007/04/24/ - ma la tua fantasia mi ricorda uno di quei film giapponesi che propone Fuori orario. :)))
    ciao e buon 25 aprile
    valeria

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  11. @petite julie-> a loro non passa, invece, anzi.

    @giulia-> sono loro che vogliono essere ovunque. Forse perché sei pensante?

    @leilani-> da urlo, eh?

    @dyotana-> ma chi, io o paparatzi?

    @bleek-> molto, sì.

    @giulia (once again)-> fatto.

    @valeria-> la mia fantasia rigrazia.

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