27 aprile 2007

Lettura creativa

Il Giornale di oggi commenta con sobrietà la fiction “La Squadra”, in cui, a quanto pare (seguo poco la TV), si ha l’ardire di mostrare una coppia omosessuale:

«In quella fiction l’omosessualità viene equiparata alla norma e così, quel che passa, è che una devianza viene sdoganata e il suo pervertito modello comportamentale equiparato alla affettività naturale tra uomo e donna. Ma gli autori del programma e i responsabili di rete ci diranno che tutto ciò è fatto per indurre a riflettere, per sensibilizzare. E così, sui programmi Rai si sensibilizza al furto, all’omicidio, al tradimento, all’omosessualità conclamata e alla pornografia».

Mi corre l’obbligo di precisare che, malgrado l’apparenza, l’articolo non intende affatto affermare che l'omosessualità sia una devianza o una perversione, né equipararla al furto e all’omicidio.
Come dite? A voi sembra di sì? Be’, allora vi consiglio di accantonare la vostra malafede anticlericale e di imparate a leggere, magari lasciandovi guidare da chi meglio di voi sa interpretare l’italiano.

Dicono che quelli della CEI organizzino dei corsi niente male.

6 commenti:

  1. è che sono poliziotti, un'altra setta dal relativo concetto di natura umana

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  2. Guarda, se prendo il posto di Belpietro le sistemo io, le cose, in quella redazione di convertiti.

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  3. O_O

    ma a quest'essere amorfo, becero e ignorante una bella querela no?

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  4. @ups-> sono guardie, per l'esattezza.

    @dyotana-> appoggerò la tua candidatura...

    @leilani-> la lista sarebbe chilometrica, leila...

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  5. Ah, grazie, così la pianta (Belpietro) di fare il difensore della Franzoni, che a quella signora ci pensa già Taormina...

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  6. Ci pensano anche qualche migliaio di guardoni in fila, se è per questo...

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