«L’idea di alterare le cellule che originano un uomo non piace alla gente semplice. Che avverte istintivamente il sapore, in queste manipolazioni, di un limite trasgredito; del gioco pericoloso di una scienza che non riconosce legge, al di fuori di quella di ciò che chiama progresso».
Tra i tanti aspetti che mi lasciano in bocca un sapore amaro come il fiele, uno mi risulta particolarmente indigesto: allorché la ricerca scientifica, nonostante l’inerzia ottusa e bigotta da cui viene quotidianamente rallentata, metterà a punto terapie e cure per le malattie che affliggono milioni di persone in tutto il mondo, la Corradi e i suoi (molti) sodali non mancheranno, ove sia loro utile, di ricorrervi.
Sarebbe coerente, invece, che costoro dichiarassero pubblicamente, e subito, il loro impegno a non avvalersi mai di quei rimedi.
Neanche in un futuro tanto remoto da rendere sbiadito, e quindi incerto, il ricordo dell’impeto fondamentalista con cui sputarono nel piatto dove mangiano.
Sono in parte d'accordo con te, bisogna pero' stare attenti a credere che la scienza sia Dio e lasciarsi ammaliare dal suo potere che ci fa credere noi stessi degli dei..
RispondiEliminagrande alessandro! è quello che dico anch'io. hai motivi per ritenere immorale quel tipo di ricerca scientifica? fai un documento scritto in cui dichiari di astenerti da tutte le cure (anche salvavita) che ne deriveranno. se la chiesa osteggia la ricerca, dicesse ai suoi fedeli di astenersi dai suoi ritrovati.
RispondiEliminavogliono far vivere chi vorrebbe lasciarsi andare perchè è senza speranza e vogliono negare la possibilità di cura a chi vorrebbe ancora lottare per salvarsi. che belle persone!
@killo-> da qui a soffocarla, però...
RispondiElimina@maxi-> meravigliose.
In questo, ti do in parte ragione ;-)
RispondiEliminasono daccordissimo con te ciao
RispondiEliminaIo mi "accontenterei" che quelli che non sono andati a votare per il referendum sulla legge 40 non ricoressero all'amniocentesi.
RispondiEliminaRicorressero con due erre, la mia tastiera fa schifo.
RispondiEliminaL'idea che uno Stato abbia il Diritto ed il Potere di legiferare in materia di scienza, francamente mi fa venire i brividi! La scienza in se non è nè buona nè cattiva, ma è il suo uso che la qualifica. Appellarsi alle leggi di uno Stato quindi mi sembra folle! La libertà di ricerca e di sperimentazione deve essere quindi garantita e normata dalla partecipazione cosciente e responsabile dei cittadini attraverso agenzie di controllo fuori dalla sfera di influenza di qualsiasi Stato, che come vediamo anche oggi può essere vittima di fondamentalismi ed oscurantismi religiosi. A costoro un bel giorno potrebbe venire anche in mente di modificare il DNA per rendere gli esseri umani docili alla fede ed alle superstizioni o meglio al principio di Autorità! O no ?
RispondiEliminaQuindi alla larga dal battello...
La nostra civiltà ci ha messo a disposizione questo strumento che in un prossimo futuro moltiplicherà la pratica delle consultazioni, per mettere in condizione tutti di esprimere la propria opinione in qualsiasi momento e su ogni aspetto della vita. Volontà coscienti ed informate decideranno finalmente del proprio destino... Imporre qualsiasi soluzione per legge, significherebbe ripercorrere la strada del male a fin di bene, dello Stato etico. E questo dobbiamo averlo ben chiaro e quindi non volerlo.
Si credono "pazzi" i testimoni di geova perchè non accettano la trasfusione di sangue neanche davanti alla loro morte e non questi che rifiutano la ricerca scientifica davanti alle morti degli altri...
RispondiEliminaInsomma, le solite str**zate trite e ritrite, tipiche di chi immagina lo scienziato medio come un folle asociale, perennemente rintanato nel suo laboratorio a progettare l'Armageddon 2.0... salvo poi approfittare tranquillamente (e magari incoscientemente) dei risultati della ricerca nel momento in cui questi escono dal laboratorio e cominciano a girare per le strade - come se non ci fossero anni di ricerca dietro il 90% degli aggeggi che usiamo ogni giorno.
RispondiEliminaPer inciso, verrebbe anche da aggiungere che in un mondo come questo, essere "gente semplice" nel senso inteso dalla Corradi è più una colpa che un merito, ma a dirlo di solito ti danno dell'arrogante scientista...
P.S. è un problema se ti metto fra i miei link?
@petite julie-> e l'altra parte? ;-)
RispondiElimina@bamby-> Ciao!
@appuntiperlamiapsicologa-> sarebbe qualcosa, in effetti.
@alfredo-> hai detto bene, stato etico...
@andrea-> ci mancherebbe altro.
A chi ha una idea di chi sia Dio.
RispondiEliminaDio...Dio... e se Dio fosse stato creato dall'uomo (mi riferisco a quel dio che crediamo ci abbia creato da fango e acqua e poi ha alitato su di noi dandoci la vita)?Avete mai pensato che un Uomo è composto da tanti elementi ma ke allo stesso tempo se prendiamo quegli elementi e li mescoliamo tra loro non otterremo mai 1 Uomo? Avete pensato ke quello ke c manca è 1 progetto? Si 1 progetto come quello d una casa, di una macchina, anke l'uomo necessita di un processo. Sapete come si kiama? MAPPA GENETICA. Siamo arrivati ad ottenere il progetto di noi stessi, abbiamo il progetto dell'immortalità e facciamo di tutto per ignorarlo per paura di offendere questo dio (che crediamo ancora disteso su una nuvola e ke c quarda dall'alto lasciandoci nel libero arbitrio d distruggere o far sopravvivere questo pianeta).Paura di qualcuno ke nella bibbia dice "Andate e moltiplicatevi" ? E se quella frase sia 1 modo per invogliarci a conquistare la conoscenza e non ad essere timorati di un Essere ke ci Ama come non possiamo neanke immaginare?Se quel dio avesse voluto,non avrebbe potuto eliminare in un sol colpo tutti gli studi fatti in quel campo? E se quell'Essere fosse in tutte le cose ke facciamo con il cuore,per il nostro bene e d un'Umanità dedida all'evoluzione e non al involuzione? Lo so... non è il posto giusto per sfogarsi... meglio se ritorno sul mio blog.
Credo sia arrivato il momento di mettere da parte politica, religioni e denaro e capire la natura della nostra esistenza.Il vero motivo non è vivere una vita nella paura di non vedere mai il Paradiso.Il vero motivo è riuscirsi a creare quell'Utopia (il Paradiso) su questo Pianeta e farsi impossessare dal piacere ke c viene privato da chi vuole governare la massa.Ovviamente non ho nulla contro le leggi o lo stato (a patto ke servano a garantire la libertà di vivere di ogni cittadino).Sono contro chi ci impedisce di vivere in un mondo Giusto.
Avrei molto da dire in proposito... ma ho gia abusato troppo dello spazio ke m è stato offerto.Hasta lluego!
C'è tutto lo spazio che vuoi. La pagina è lunga. :-)
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