Inizia Enzo Carra, che riflette sul referendum per l’abogazione della Legge 40:
«Quella consultazione ha segnato uno spartiacque, e il Family Day non è stato che il secondo tempo dello stesso match».Gli fa eco Luigi Bobba, che si occupa invece del disegno di legge sul testamento biologico:
«Mi auguro che si proceda con cautela e gradualità. Non vedo perché si dovrebbe correre… E vorrei si facesse un’attenta riflessione su quanto è accaduto a piazza San Giovanni, se non si vuole lasciare quella piazza alla destra».La sequenza, mi pare, è tanto evidente quanto impressionante:
nel primo tempo ha avuto luogo la mortificazione della salute riproduttiva e l’affossamento della ricerca scientifica;
nel secondo tempo è andata in scena la discriminazione di migliaia di persone sulla base delle loro preferenze sessuali;
il terzo tempo, che a quanto pare è appena iniziato, prevede un imponente contrattacco sul fronte delle scelte di fine vita.
E’ impossibile non domandarsi quanto sia destinato a durare, questo film, e cosa ci si aspetta che accada nei tempi successivi: io sono disposto a scommettere che il quarto avrà come argomento l’abrogazione della legge sull’aborto.
Che dite, ne vogliamo parlare un attimo, prima che ci proibiscano di fare anche quello?
Uff sadico...
RispondiEliminaora mi costringi a ravanare nella lettiera del gatto sperando di trovare la pagina in questione ancora leggibile..
Oppure chiedo al gatto, anche lui ha l'abitudine di leggere al cesso.
Il piano della Margherita è chiaro: per non lasciare le idee fasciste alla destra se le prendono loro. Ottimo.
RispondiElimina@bleek-> sei un genio.
RispondiElimina@finazio-> ineccepibile, eh?
Sì, anch'io penso probabili il terzo e il quarto tempo. Forse veri obiettivi.
RispondiEliminaStasera ho visto il documento della BBC sui preti pedofili e sulla copertura vaticana, nonostante fossi ben informata sull'argomento ora mi sento svuotata, scorata. Veramente la RAI non trasmetterà mai questo video? E in quel milione di persone al Family Day, nessuno l'aveva visto?
Al solito: se tutto quello che è umano mi appartiene, stanotte ho molto da fare.
ciao v.
I media italiani :
RispondiEliminasono tutti liberi di non pubblicare quello che impone Razzy !
Un tempo i terroristi dicevano : se vedi un giornalista picchialo, tu non sai il perchè, ma lui sì!
Non è proprio pedagogicamente corretto e condivisibile, ma è pur sempre sintomatico.
@v.-> l'avranno visto. dimenticandolo subito dopo.
RispondiElimina@alfredo-> non è, credo, solo un problema di informazione...
Chiedo scusa se insisto, ma in questa società mediatica è fin troppo chiaro che un fatto non esiste se non è conosciuto!
RispondiEliminaPannella allora, cosa si incazza a fare per un evidente debito di visibilità dei media nei nostri confronti?
Fa bene a incazzaersi, mi pare.
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