«C’è un uomo che - pare - chiede di morire: soffre troppo, e da troppo tempo, e dice che non ce la fa più. Una domanda umanissima, per quanto inaccettabile, che pretende una risposta all’altezza della sofferenza. Chinarsi sul letto dove un male inesorabile inchioda quell’uomo da anni, ascoltarne ogni parola - e quanto gli costa farsi intendere lui solo lo sa -, sforzarsi di capire quel che non dice, è una necessità che si impone a chiunque voglia interessarsi al suo caso senza la fretta di tirare le somme».
«Il potere non è un mezzo, è un fine. Il fine della persecuzione è la persecuzione. Il fine della tortura è la tortura. Il fine del potere è il potere». (George Orwell)
"Una domanda umanissima, per quanto inaccettabile".
RispondiEliminaIn pratica, l'arte di bastonare con la carota.
Eppure mi sembra impossibile che credano a quello che dicono, certe persone.
RispondiEliminaSì sì, è uno dei miei tanti limiti, lo so…
Senza fretta, per carità, tanto non è lui a soffrire,
RispondiEliminanon è lui ad avere il peso di secondi diventati secoli.
Per aver detto questa inumana sciocchezza lo condannerei a tre mesi di rianimazione e tre mesi in hospice. E a un giorno di DLA. Sono clemente eh?
ciao v.
Ma perchè mettere sempre un principio astratto davanti a persone concrete non lo capirò mai...
RispondiElimina@andrea-> per l'appunto.
RispondiElimina@marcoz-> sicuro che sia un limite?
@v.-> troppo buona.
@Leilani-> Dev'essere quella cosa che chiamano carità...
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