Il Pontefice ha seguito la processione inginocchiato, su un veicolo scoperto, di fronte all’Ostia esposta all’adorazione attraversando Via Merulana, che termina di fronte alla Basilica di Santa Maria Maggiore, dove ha impartito la benedizione con il Santissimo Sacramento. Questo “passaggio fra le case e per le strade della nostra(*) Città”, ha spiegato il Papa, è “per coloro che vi abitano un’offerta di gioia, di vita immortale, di pace e di amore”.
Non so per chi ci abita, a Santa Maria Maggiore: per me, che ci lavoro, il passaggio del Santo Padre, con la conseguente abolizione temporanea di una cinquantina di parcheggi mediante transenne, è stata l’occasione per girare un’ora alla ricerca di un buco qualsiasi in cui infilare la macchina, circondato da una miriade di altri automobilisti bestemmianti, disposti a sgozzarsi per contendersi i pochi scampoli di zona rimozione ancora disponibili.
Com’era? Gioia, pace e amore? Ma fatemi il piacere…
(*) Nostra? Mah…
Il “passaggio fra le case e per le strade della nostra Città”, dell'ex nazista sarebbe “un’offerta di gioia, di vita immortale, di pace e di amore”? Hai toppato, Ratzi, non era il tuo funerale.
RispondiEliminaindubbiamente "gioia". Lui sì che ne porta, ogni volta che apre bocca e si muove.
RispondiElimina@finazio-> :-D
RispondiElimina@samuelesiani-> a vagoni.
Incazzatura solenne, secondo me.
RispondiEliminaGià...
RispondiEliminaHo sempre sospettato che Roma appartenesse ancora allo Stato Pontificio.
RispondiEliminama perche', tu non riesci a moltiplicare i parcheggi?
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