19 giugno 2007

Lapidazione selettiva

Massimo Introvigne sul Giornale:

Chi ha letto i quotidiani in questi giorni sarà rimasto colpito dal contrasto fra il Gay pride di Roma e la stretta decisa dagli ayatollah iraniani in materia sessuale. Il Consiglio dei Guardiani - una sorte di Corte costituzionale - ha chiesto che sia applicata la legge che per gli omosessuali prevede la fustigazione, il carcere e, in caso di recidiva, la condanna a morte.
(…)
In una trasmissione radiofonica qualcuno, disturbato dalle immagini del Gay pride, mi ha suggerito che forse in Iran non hanno tutti i torti: «ha da venì l’ayatollah» insomma, versione aggiornata, ma non meno ingenua, dell’antico «ha da venì Baffone».

Bella gente, penso, mentre mi domando, non senza qualche brivido di terrore, dove si voglia andare a parare.

Non è così: e non solo perché la nostra morale cattolica distingue fra peccato e peccatore, rifiuta l’istituzionalizzazione del legame gay, ma rispetta la persona dell’omosessuale.

Suvvia, Introvigne, diciamola tutta: la realtà è che la morale cattolica bolla come peccato l’omosessualità, e quindi non rispetta affatto la persona dell’omosessuale; per fortuna uno straccio di idea di stato laico, nonostante lo stillicidio quotidiano posto in essere dagli integralisti come Lei, è sopravvissuto, e qualcuno ricorda ancora, sia pure in modo confuso, che esiste una certa distinzione tra peccato e reato.

Ma perché le posizioni iraniane vanno considerate nel loro contesto, dove la tutela della moralità lascia parecchio a desiderare. Gli ayatollah, anzitutto, rimangono affezionati alla pratica sciita del «matrimonio temporaneo». (…) Ma c’è di peggio. Il Consiglio dei Guardiani continua a respingere qualunque proposta di rivedere le leggi che autorizzano il matrimonio per le bambine a partire dall’età di nove anni. (…) Se è certo legittimo criticare i peccati dell’Occidente, chi pensa che in paesi come l’Iran la morale sia meglio tutelata dovrebbe cominciare a chiedersi di quale morale esattamente si tratti.

Ah, ecco, ora ci siamo. Il punto non è che tutelare la morale religiosa a colpi di pietra sia discutibile di per sé: si tratta semplicemente di verificare di quale morale si tratti. Se la morale fosse quella “giusta”, quindi, ben vengano gli arresti a tappeto, le lapidazioni, le condanne a morte.
Dalle nostre parti possiamo offrire omosessualità, aborto, rapporti sessuali prima del matrimonio, pillola anticoncezionale, fecondazione assistita, eutanasia, unioni civili: che ne dice, Introvigne, ce la facciamo a mettere su un Codice Penale più ganzo di quello iraniano?
I suoi simpatici ospiti radiofonici, ne sono certo, non aspettano altro.

15 commenti:

  1. Ale...e che vuoi commentare qua?
    Che schifo!
    Che uomo questo Introvigne ( da vedere in viso, guardarlo negli occhi senza staccarsi un attimo)!!!

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  2. perché le posizioni iraniane vanno considerate nel loro contesto

    Ma questo è relativismo! E Introvigne è una serpe in seno! Passatemi il Santo Uffizio, devo fare una denunzia!

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  3. LA MORALE "GIUSTA" E' QUELLA CHE "NON" VA CONTRONATURA- (PER NATURA INTENDO QUELLO CHE LA NATURA STESSA STABILISCE CON LE SUE LEGGI NATURALI E NON LE "ECCEZIONI" NATURALI)

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  4. @anonimo: calmati un attimo e permetti che ti presenti le quattro sorelle Zina: Thorazina, Stellazina, Compazina e Clorpromazina. Vi troverete bene insieme, dammi retta.

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  5. ANONIMO PER "CORTESIA" POTRESTI EVITARE "DI" URLARE (PER URLARE INTENDO SCRIVERE TUTTO MAIUSCOLO COME STO "FACENDO" IO IN QUESTO MOMENTO) E GIA' CHE CI SEI DI USARE LE "VIRGOLETTE" A SPROPOSITO?

    "GRAZIE".

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  6. Patetico tentativo di dare addosso sia ai musulmani che ai gay in una botta sola?

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  7. perchè ti lasci accecare dai pregiudizi e non usi la ragione a 360 gradi senza i paraocchi della tua ideologia o situazione in cui sei? Distinguere il peccato dal peccatore è quanto di più umanamente ci sia nel nostro essere uomini; se l'omosessualità, secondo chi non la pensa come te, è un peccato, ciò non toglie che il rispetto per l'omosessuale porti anche a tentare di convincerlo che vive nel peccato. Se poi non accetta questo richiamo, sono c..i suoi.
    Crow

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  8. Ci sono fermenti nella chiesa che vorrebbero avvicinarsi molto a posizioni simil-ianiane.

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  9. #Cow: "se l'omosessualità, secondo chi non la pensa come te, è un peccato, ciò non toglie che il rispetto per l'omosessuale porti anche a tentare di convincerlo che vive nel peccato"

    sorry, credevo che il rispetto fosse non cercare di convincere nessuno ma, caso mai, confrontarsi.

    ma forse sbaglio. se ricordo bene, gia' in passato ci sono stati dei tizi che han cercato di convincere i peccatori a redimersi. come si chiamavano? [domanda retorica]

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  10. @rosalba-> be', insomma, non troppo a lungo però...

    @andrea-> in-qui-si-zio-ne!

    @anonimo-> certo che avete un modo di ragionare strano, ma strano forte eh?

    @andrea-> e il cugino benzodiazepam?

    @darkzero-> "grazie" a te.

    @leilani-> com'era quella storia dei piccioni e delle fave?

    @crow-> strano concetto di rispetto, non c'è che dire...

    @finazio-> ehhhhh

    @poldone-> in... inqui... non ricordo. quelli comunque, no?

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  11. Eh, insomma, se tu sei ebreo e qualcuno pensa che tutti i giudei siano assassini/strozzini/mangiabambini avere rispetto significa convincerti a non essere più ebreo, convertirti, pentirti e rinnegarti. Certamente.
    Come abbiamo fatto a non pensarci.

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  12. @Alessandro: ma certo! E con tutta la famiglia - clorazepam, temazepam, lorazepam, alprazolam e mettiamoci pure l'amico clordiazepossido che passava di lì per caso.

    Con certa gente bisognerebbe avere una mitragliatrice a freccette ;)

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  13. in gamba questi del Giornale. Ma non pensi che ti venga una gastrite prima o poi a leggere ste sozzure???
    Un abbraccio
    PS vedo che ti sei beccato un troll. sono così fastidiosi sti virus. meglio non rispondere, se ne vanno come un raffreddore.

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  14. L'unico modo razionale di interpretare la posizione di Introvigne è che gli piacerebbe tanto che il "CONTESTO" permettesse di fare qui quello che fanno i suoi concorrenti/omologhi in Iran.
    Oggi il cristianesimo è davvero (mediamente) più avanzato dell'Islam su questo fronte. Il guaio è che i cristiani sono convinti che sia merito del cristianesimo stesso.
    La cosa è fondamentale: di per sé, può tranquillamente regredire.
    E confrontando l'Introvigne di oggi rispetto a quello di dieci anni fa, si può dire che il regresso sia pienamente in atto.

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