Welby, prosciolto medico che aiutò a morire. L’anestesista Mario Riccio, che interruppe la ventilazione meccanica sollevato dall’accusa di «omicidio del consenziente».
L’occasione mi è gradita per ricordare quanto segue:
Luca Volontè, capogruppo UDC alla Camera:
«Una preghiera per l’anima di Piergiorgio Welby, e la richiesta da parte dell’autorità giudiziaria di arrestare i colpevoli di questo omicidio, punito dalle leggi dello Stato, e che non può rimanere impunito solo per il fatto che l’abbia compiuto in maniera così violenta, scandalosa e strumentale un’associazione come la Luca Coscioni e i politici come Marco Pannella».
«Oltre la loro squallida profanazione del Presepe della Camera dei Deputati, il Movimento Politico Cattolico “Militia Christi” condanna il barbaro omicidio di Piergiorgio Welby per mano di assassini della “Rosa nel pugno” e dell’associazione “Luca Coscioni”, i quali, come iene, hanno colpito vilmente nell’oscurità delle tenebre e nell’apatia del nostro popolo, non solo uccidendo una vita umana, ma anche violando le istituzioni e le leggi italiane».
Riccardo Pedrizzi, AN:
«Welby non è morto. E’ stato ammazzato in nome dell’ideologia. Coloro che gli hanno staccato la spina, annunciandolo in conferenza stampa, hanno soppresso una vita, hanno commesso un reato, un assassinio, un delitto che grida vendetta al cospetto di Dio».
Mi auguro vivamente che il lavoro dei Tribunali sia appena cominciato.
Ma che dolci. Quando vogliono loro ci credono, nella magistratura.
RispondiEliminacazzo, oggi quando hanno dato la notizia ero in macchina ed ho esultato alla grande. sono sempre meno le occasioni di questa gioia spontanea.
RispondiEliminaLa magistratura sembra seguire il tempo del mondo a differenza dei politici di AN e dell'UDC.
RispondiEliminaQui, un'altra buona notizia:
http://www.repubblica.it/2007/07/sezioni/cronaca/gay-parte-civile/gay-parte-civile/gay-parte-civile.html
Quanto mai opportuna questa rinfrescata alla memoria; ma non auguro loro niente; solo mi godo questo momento, e penso a Nuvoli.
RispondiEliminaE invece il sottoscritto spera che i tribunali lavorino alacremente, non per il gusto della vendetta, ma per fare giustizia delle infami parole che hanno usato.
RispondiEliminacalunnia, diffamazione...sarebbe la ciliegina sulla torta... peccato nel frattempo sia successo quel che è successo a nuvoli
RispondiEliminaHai scritto esattamente quello che pensavo non appena ho appreso la notizia. Certa gente dovrebbe avere la decenza di stare zitta se non conosce il dolore degli altri. Hanno usato parole di fuoco, come "omicidio", "arrestateli", "vendetta". Meritano solo il mio più grande disprezzo per la loro strumentalizzazione di una vicenda, quella di Piergiorgio, in cui la politica si è tuffata a peso morto. La politica non solo non ha saputo rispondere, ma ha anche presteso di interpretare i sentimenti della gente riguardo questo doloroso calvario. Vergogna ! Viva la libertà, viva Piergiorgio Welby e Giovanni Nuvoli, uomini ( adesso ) davvero liberi.
RispondiEliminaUn saluto