Il caso dell’aborto delle due gemelline di Milano non può essere derubricato a semplice errore medico, come si è cercato di fare anche per la morte, per molti versi analoga, del bimbo di Careggi: è invece un esempio significativo dello stravolgimento culturale che sta prevalendo nel nostro Paese.
Paola Binetti sul Corriere della Sera:
Quello che è stato praticato al San Paolo non è un aborto terapeutico ma un aborto eugenetico.
Nerella Buggio su Cultura Cattolica:
Vi rendete conto? Siamo arrivati a questo e lo chiamiamo gesto d’amore, tragica fatalità. Invece è ABORTO SELETTIVO, come accade in Cina per i feti femmina, come accadeva nei lager.
Eugenia Roccella su Avvenire:
Dopo alcuni giorni, però, tutto torna come prima, e una pesante coltre di silenzio e indifferenza copre la terribile marcia che stiamo compiendo verso la selezione genetica, travestita da libera scelta dei genitori. In questo modo stiamo approdando a risultati di pulizia etnica che nemmeno la peggiore violenza razzista dei governi totalitari è mai riuscita ad ottenere.
Marina Corradi su Avvenire:
Tuttavia, non fare nascere un uomo è la negazione più totale del suo diritto fondamentale, che è vivere. Che il nulla, l’annichilimento siano preferibili, nella cultura corrente, al nascere malati, è comprensibile. Che però ci si chini sul ventre di una donna, e diagnosticando una malattia si pratichi l’aborto affermando di difendere il figlio, è una notevole manipolazione della realtà.
Assuntina Morresi sull’Occidentale:
Eppure la legge 194 non prevede l’aborto eugenetico, cioè non consente l’aborto a causa di malformazioni o anomalie del concepito.
Legge 22 maggio 1978 n. 194, articolo 6:
L’interruzione volontaria della gravidanza, dopo i primi novanta giorni, può essere praticata:
a) quando la gravidanza o il parto comportino un grave pericolo per la vita della donna;
b) quando siano accertati processi patologici, tra cui quelli relativi a rilevanti anomalie o malformazioni del nascituro, che determinino un grave pericolo per la salute fisica o psichica della donna.
Sarei davvero grato alle Signore Scaraffia, Binetti, Buggio, Roccella, Corradi, se fossero così gentili da chiarire di che diamine stiano parlando.
Grazie.
Parlano di eugenetica. Sai, loro sono vere autorità in merito...
RispondiEliminahttp://www.uaar.it/uaar/documenti/157.html
Le articoliste - e le gerarchie vaticane - sono perfettamente consapevoli che non esistono le condizioni per la modifica esplicita e formale della legge n. 194/78 e quindi, per conseguire i loro obiettivi, scelgono il percorso che offre minore resistenza, rappresentato dall'utilizzo di tutti quegli spazi rinvenibili nella legge stessa (legge, peraltro, ambigua, pasticciata, incoerente, come tutti i compromessi non dichiarati) che consentano d'esercitare pressioni sulla donna adeguate allo scopo, come, massime,
RispondiEliminal'assistenza psicologica e morale alla donna, a fine dissuasivo, dei molesti operatori del movimento per la vita (et similia).
La novità, però, è la preannunciata predisposizione in via amministrativa, da parte della zelante Ministra Livia Turco in celerissimo accoglimento d'invocazioni degli antiabortisti (v. Roccella), di c.d. "linee guida" che incidano sulle modalità d'effettuazione degli interventi sanitari e, in questo modo, sulla legge.
Il problema è che la legge non prevede minimamente un siffatto potere del Ministro della Salute, il quale, quindi, se esercitato nel senso preannunciato, darebbe vita ad un atto probabilmente illegittimo, annullabile dal TAR Lazio (organo tendenzialmente filogovernativo e che tuttavia ha già "schiaffeggiato" Turco in occasione della vicenda del decreto che aumentava la soglia minima di detenzione di cannabis, in esecuzione della legge "Fini-Giovanardi" sugli stupefacenti. Ma di fronte alle suddette linee-guida temo che il TAR possa dar ragione al fronte antiabortisti-Ministro della salute).
in effetti sono pezze rare...
RispondiEliminasiamo proprio sicuri che dal Bagongo non siano arrivate offerte non ostili di acquisto ?
In momenti di pessimismo mi chiedo quanto riusciremo a resistere... :(
RispondiEliminaKlo, quanto basta :))
RispondiEliminaS.J. Lec : in tempi bui è difficile ritirarsi nell'ombra.
ciao
Assistiamo a una vera contraddizione in termini: il Vaticano che paragona l'aborto agli stermini nazisti e ne parla in termini negativi. Ed io che pensavo andassero a braccetto coi nazisti! Sarà... In ogni caso i vescovi comincino a parlare di difesa dei nascituri quando cominceranno a far figli. Almeno in maniera ufficiale.
RispondiElimina@grendel-> eggià...
RispondiElimina@emilio-> analisi ineccepibile.
@il libertario-> verifichiamo...
@klochov-> un giorno più di loro! ;-)
@valeria-> appunto.
@finazio-> che pazienza ci vuole, eh?