07 novembre 2007

Inversione di colpa

Dal sito dell'agenzia di notizie cattolica Zenit:
Sulla salute delle donne, il prof. Noia (Docente di Medicina dell’Età Prenatale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, n.d.r.) ha citato diversi studi compiuti da non cattolici, in cui si rivela che chi sceglie l'interruzione di gravidanza, ha un rischio di depressione quattro volte superiore alla media. Gli stessi studi parlano del peggioramento della salute psichica con un aumento dei suicidi nelle donne tra i 25 e i 29 con dinamiche correlate con il giorno in cui è stata effettata l’interruzione di gravidanza.
Esemplificando:
  1. condanna aspramente l'aborto;
  2. genera un senso di colpa nelle donne che lo praticano;
  3. raccogli coscienziosamente i dati sulla depressione conseguente a quel senso di colpa;
  4. utilizza meticolosamente i dati raccolti per condannare l'aborto.
Quanto al fatto che gli studi citati siano stati condotti da non cattolici, non ho motivo di dubitarne; fossi al posto di Noia, tuttavia, mi guardarei bene dal sottolinearlo.
Tutto qua.

2 commenti:

  1. Avevo sempre capito che la depressione in gravidanza fosse legata a questioni ormonali...

    Dal momento che il senso di colpa per l'aborto è, come dire, "indotto" (fatto salvo il naturale dolore umano che una situazione non voluta può causare), mi chiedo se non si stia iniziando una nuova era di studi alla Mengele.

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  2. Che l'aborto sia, comunque, un trauma, è cosa nota. Che noia, 'sto Noia.

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