Piange il telefono

Ciro De Vivo, il portantino autore della telefonata anonima da cui è scaturita l'irruzione della Polizia al Policlinico di Napoli, intervistato dal Messaggero:

Ripeto, io non volevo colpire nessuno con la mia denuncia, soprattutto un reparto che funziona bene come quello di Ostetricia.

Meno male che funziona bene: avesse funzionato male che dovevamo aspettarci, le teste di cuoio?

Quando una mia parente doveva partorire le ho consigliato il II Policlinico proprio perchè mi fido dei medici che vi lavorano e della struttura.

Vedi sopra: non si fosse fidato, chi avrebbe chiamato, Rambo?

Penso sempre alla signora.

Sono sicuro che si tratta di un pensiero reciproco.

L'ho vista soffrire, vedevo intorno a lei donne incinta che dovevano partorire e pensavo che potevano agitarsi nel vedere una scena come quella, magari abortire loro stesse.

Questa se non altro è originale.

Non doveva stare là e vedere donne felici con i loro bambini.

Potevate metterla in rianimazione, no? Così vedeva qualcuno in coma e le si risollevava il morale.

Ho telefonato.

Ce ne siamo accorti, non dubiti.

L'ho fatto istintivamente, senza pensare alle conseguenze.

Già. Del resto la mano, in modo inconsulto, afferra la cornetta, fa lo zero per prendere la linea, compone 1 - 1 - 3 e uno manco se ne accorge. A me succede continuamente...

In un primo momento non ho detto chi ero, poi al telefono ho dato le mie generalità. Da quel giorno la mia vita è cambiata.

Anche quella della signora, mi creda.
Ma tanto lei è una donna, e per di più assassina, giusto?
Quindi, 'sti cazzi.