Allora, gente, so già che non mi riuscirà di essere breve. Per cui prendetevi cinque minuti buoni, mettetevi comodi e abbiate la pazienza di arrivare fino in fondo.
Sulla home page della Repubblica di oggi, tra le notizie più importanti, campeggia il seguente titolo:
Forse sarò io, come recita il titolo di questo post, che non capisco più l'italiano: prima di rassegnarmi definitivamente a tale conclusione, tuttavia, gradirei che qualcuno mi spiegasse quale sia la relazione tra le prime due parole e le successive quattro. In altri termini: vi pare corretto presentare la notizia della laurea di un indagato per omicidio come se fosse ragionevolmente riferibile all'omicidio stesso?
Vabbe', direte voi, che c'entra: queste sono le inevitabili semplificazioni che caratterizzano la comunicazione su internet, da un lato immediata e sintetica, dall'altro sempre tesa a fornire la maggior quantità di informazioni possibile utilizzando spazi estremamente ridotti; d'altronde, se il titolo avesse recitato "Alberto Stasi (indagato, sia detto per inciso, per l'omicidio di Chiara Poggi avvenuto a Garlasco nello scorso mese di agosto) si è laureato", esso sarebbe stato certamente più preciso e veritiero, ma anche irrimediabilmente prolisso, e quindi inappropriato per il mezzo al quale era destinato.
Di fronte a un'obiezione simile, debbo ammetterlo, non posso che chinare il capo: se tanto mi dà tanto, tuttavia, il criterio non dovrebbe essere applicato al solo caso di specie, ma anche a circostanze di diversa natura. Per cui, se siete d'accordo, facciamo una cosa: vediamo in che modo potrebbero essere presentate altre notizie, in omaggio alle considerazioni sin qui svolte sulla sintesi e sulla velocità che debbono caratterizzare la comunicazione online.
A titolo meramente esemplificativo, si potrebbe dar conto delle posizioni dei teodem in merito alle scelte di fine vita, mettendole in relazione con le pratiche cui si dedicano abitualmente taluni dei loro rappresentanti:
O magari, che so io, sarebbe possibile dare la notizia della decisione dell'UDC di non aderire al Partito della Libertà, ricordando nel contempo quali fossero gli svaghi preferiti da certi suoi esponenti:
Sono esercizi, intendiamoci, e nulla di più.
L'altro giorno, per esempio, Benedetto XVI ha affermato che è necessario compiere ogni sforzo per cercare la pace in Darfur, Terra Santa e Tibet; poiché, com'è noto, il protagonista della lodevole esternazione è lo stesso Joseph Ratzinger indagato dalla Corte distrettuale di Harris County (Texas) per la copertura data ai membri del clero responsabili di abusi sessuali su minori, la notizia potrebbe essere presentata come segue:
Voi che ne dite, va bene come sintesi?
Ale, porta pazienza ma ogni tanto deve capitare anche a te. Ti ho nominato:
RispondiEliminahttp://www.sacroprofano.net/2008/03/27/premio-you-make-my-day-award-anche-per-me/
:-D
Effetto sms!
RispondiEliminaE' evidente la crisi che sta attraversando il mondo dei mass media e la comunicazione in generale. Anche se dal mio punto di vista la colpa principale è del lettore. Il tuo post è amaro, ma ironicamente realista.
RispondiEliminaCaustico come al solito, vero Metil?
RispondiEliminaContinua così.
Forse la domanda più pressante è: visto che difficilmente la laurea di Stasi può aver qualcosa da spartire con l'omicidio per il quale è indagato, a che pro sbatterla in prima pagina?
RispondiEliminaUno dei problemi della stampa italiana è che dopo che qualcuno si è (nel bene o nel male) meritato di finire in prima pagina per un qualche motivo, qualunque altra cosa (più o meno banale) faccia/gli capiti diventa motivo di "scoop".