Distribuire anticoncezionali gratuitamente e dare il codice verde alla pillola del giorno dopo nel pronto soccorso significa mortificare il lavoro dei consultori e inculcare nelle giovani donne una cultura della de-responsabilizzazione e del disprezzo della vita umana.Vediamo se ho capito.
La distribuzione degli anticoncezionali, secondo Luca Volontè:
- mortificherebbe il lavoro dei consultori: evidentemente il nostro amico ritiene che il personale dei consultori consista esclusivamente nei volontari dei Centri di Aiuto alla Vita che vi si annidano, e che cercano con tutti i mezzi di convincere le donne a non abortire. In tale ottica, prevenire le gravidanze indesiderate significherebbe togliere lavoro a quegli integralisti, che sarebbero costretti a rimanersene con le mani in mano, senza più carne fresca da far sentire in colpa;
- inculcherebbe nelle giovani donne la cultura della deresponsabilizzazione: secondo Volontè, a quanto è dato desumere, chi tromba senza precauzioni, infischiandosene allegramente del rischio di rimanere incinta, è più responsabile di chi ci pensa per tempo e prende la pillola. Un concetto della responsabilità piuttosto singolare, non c'è che dire;
- inciterebbe al disprezzo della vita umana: la vita umana da non disprezzare, nel caso di specie, consiste in quella di un astratto bambino, che tramite l'assunzione degli anticoncezionali non verrà mai nemmeno concepito; in sostanza, si lanciano anatemi contro il disprezzo di una vita umana immaginaria, che non esiste e che non esisterà mai, disprezzando nel contempo la vita umana delle donne, che sono invece vive e vegete, e che dovrebbero farsi ingravidare ogni volta che copulano per compiacere la smania di catechesi di Volontè e dei suoi sodali.
Il che, ne converrete, spiega con una certa chiarezza il titolo di questo post.
volonté non voleva dire inculcherebbe, ma qualcos'altro...
RispondiEliminae non dite che sono io a pensare sempre male...
dite questo perchè considerate il concepito o il feto una "vita immaginaria". perchè considerate l'aborto come un gesto che quotidianamente può esser praticato per "rimediare" ad un "errore" o per "evitare" che da quell' "errore" ne derivino altri.
RispondiEliminaecco...tutto questo vostro modo di pensare è delirante sul serio!
semplicemente perchè contraddice la vostra storia.
anche voi siete stati concepiti e poi feti...e non tutti hanno la fortuna di nascere in famiglie benestanti, ma al contrario, la maggior parte dei figli crea "problemi" ai genitori. Ma non può essere un motivo valido per disfarsene come non significassero niente!
anche le altre scuse...sono patetiche.
ha più che ragione Volontè: già l'aborto è una forma di allontanamento dalle responsabilità; una pillola abortiva garantirebbe il massimo della irresponsabilità...
non vedo dove sia il delirio nelle sue constatazioni...?!
saluti
Stiamo parlando di pillola anticoncezionale, Marco. Quale feto? Quale aborto? Cerca almeno di capire di che argomento si parla, prima di blaterare...
RispondiElimina"semplicemente perchè contraddice la vostra storia.
RispondiEliminaanche voi siete stati concepiti e poi feti"
E prima ancora, siamo stati una clamorosa e torrida scopata, con annessi gemiti e urla. E prima, siamo stati i gameti dei nostri genitori, e prima i feti dei nostri genitori, e poi dei nostri nonni, ecc ecc.
Volontè è l'unico che, insieme a Calderoli, ha parlato di "insuccesso" di Zapatero... Dai, ragazzi, ma è il caso di stare a parlare di un deficiente simile (e Marco o è lui o è suo figlio...)?? Basta guardarlo in faccia... Per lui le leggi di Zapatero sono "libertine"... Chissà che cosa avrà detto a Mele, quello che si era trombato la puttanella al Flora di via Veneto... Ma con o senza preservativo? Ecco, magari glielo avrà chiesto lui? O no, che dite?, la minchia, 'sto bel tomo, la deve rompere solo a noi "gaudenti"??? Fabius
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