30 aprile 2008

Idiozia delle Entrate

Nel frattempo quelli come me, che hanno la sventura di fare i commercialisti e avrebbero bisogno di accedere al sito dell'Agenzia delle Entrate (ovviamente intasato da fare schifo) per scaricare una cazzo di circolare, ottengono questa simpatica schermata:


Indipendentemente dal merito: aprire un sito a parte no, eh?

2 commenti:

  1. Replico qui il mio commento a un bel post di Galatea sull'argomento. Da commercialista, penso potrai apprezzarne alcune sfumature difficilmente percepibili dai non addetti ai lavori.
    "
    Mettiamo il caso che un mio vicino legga la mia dichiarazione dei redditi e la giudichi, a suo avviso, falsata. Che fa? Mi denuncia?
    Questo era probabilmente l’intento di Visco che, ti ricordo, fu pure l’inventore del 117, numero telefonico per la delazione istituzionalizzata. Sistema che, a te che sei storica e veneziana, non può non ricordare le famigerate denunce tramite le “boche de leon” al Consiglio dei Dieci.
    Ma lasciamo perdere Visco il quale, per ultimo inciso, nel 2005 dichiarava “appena” 130 mila euro, cifra piuttosto improbabile per un professore ordinario, economista di fama mondiale, parlamentare, pubblicista, membro di consigli d’amministrazione d’importanti società e fondazioni, ecc.; ma tant’è, da noi trovare chi è pronto a scagliare la prima pietra è sempre stato piuttosto facile, a prescindere.
    Torniamo al punto. Concordo “per acclamazione”su tutto quello che affermi, ma vorrei aggiungere un particolare, forse sfuggito ai più. E’ vero che, quasi in tutto il mondo, le dichiarazioni dei redditi sono pubbliche. Ma è anche vero che, in paesi come gli Stati Uniti, si è affermata - non lo so se per conseguenza o causa (dovrei rileggermi in proposito “L’etica protestante e lo spirito del capitalismo” di Weber)- una mentalità imperante per cui vieni giudicato dalla tua dichiarazione dei redditi. Chi parla con te, sa perfettamente quanto guadagni e ti giudica in base a quello: guadagni poco, vali poco; guadagni tanto, dunque sei persona rispettabile e degna di nota. Su questa base, ne conseguirebbe che Silvietto sarebbe l’italiano più degno di rispetto, mentre io purtroppo dovrei rassegnarmi a non valere proprio un cazzo. "

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