Si sono divertiti a chiamarli in una miriade di modi diversi: costituzionalmente sterili, deboli e deviati, malati, esibizionisti, finocchi, invertiti, ricchioni, culattoni.
Mi scuserete se, per una volta, sorvolo su simili nefandezze, limitandomi a ripetere per l'ennesima volta il solito adagio: si tratta di titolari di diritti, che piaccia o no ai catechisti capillarmente sparpagliati in ogni angolo di questo paese.
Uno di quei diritti, quello di vedere riconosciuta legalmente l'unione con la persona che si ama, di qualunque sesso essa sia, viene sistematicamente negato con irriducibile impegno dai soliti farisei che gridano allo scandalo, stracciandosi le vesti e blaterando frasi sconnesse sulle radici cristiane dell'Europa, sul peccato, sui castighi divini.
La realtà, al di là di questi vaneggiamenti, è che le unioni civili possono essere registrate presso i Comuni di residenza delle persone: e che c'è chi aiuta quelle persone a farlo, specialmente nei casi (molti, per la verità) in cui i solerti funzionari della pubblica amministrazione si ostinano a fare orecchie da mercante.
Se volete saperne di più, fate un salto da queste parti.
Così, mentre i nostri amici vorrebbero che vi andaste a confessare, voi registratevi.
E lasciate che siano loro, a farsi un bell'esame di coscienza.
"i solerti funzionari della pubblica amministrazione si ostinano a fare orecchie da mercante"
RispondiEliminaAnche questi episodi mostrano che l'Italia è una repubblica fondata sull'omissione in atti d'ufficio...
Questo post cura di un decimo l'ulcera che mi è spuntata ad ascoltare dieci minuti del programmone "L'Italia sul due" a tema "Figli dei gay: quali diritti?"...
RispondiEliminaCaspita! Sai che ignoravo questo dettaglio, nonostante sia attento a queste tematiche?
RispondiEliminaGrazie della segnalazione.
Grazie Metil,
RispondiEliminaho divulgato il link dell'associazione Luca Coscioni alle associazioni GLBT della mia città, non si sa mai.
Anche FamigliaFantasma si occupa di tematiche analoghe:
http://famigliafantasma.freewordpress.it/
L'Italia è una repubblica fondata sul passaparola, ahimé...
F/