22 settembre 2008

Ah ah ah

Si sa che quando si attacca con le barzellette si innesca subito una specie di gara: uno comincia, un altro continua, un altro ancora finge di ascoltare e ride in automatico, mentre fruga nella memoria cercando disperatamente di ricordare quella (cazzo, se era buona, roba da fare un figurone) che gli hanno raccontato proprio il giorno prima in ufficio. Si va avanti così per un'oretta buona. Poi qualcuno della combriccola, in genere quello che se n'è stato zitto e buono per tutto il tempo, tira fuori dal cilindro una perla di rara comicità, oggettivamente insuperabile anche a voler rimanere là tutta la notte: a quel punto tutti si scompisciano per un quarto d'ora di seguito, poi si salutano (ancora ridacchiando) e se ne vanno a casa. Ecco, dalle parti di Zenit dev'essere stato un pomeriggio del genere.

3 commenti:

  1. A quando Ed Gein delicato poeta ed estimatore della femminilità?
    Tempi idioti...

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  2. devo dedurre che questo post è generato da invidia, non avendo (per quel che è dato sapere)il titolare del blog nessuno con cui condividere la barzelletta più grossa che viene sparata (quella che poi di solito viene postata)

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