21 ottobre 2008

Copia e incolla democratico

Dal blog di Fausto Raciti, candidato segretario alle primarie dei giovani PD:
Si sono finalmente riaccesi i riflettori su scuola e università.
Toh. Mi sa che questo è uno cazzuto, 'sti riflettori deve averli accesi lui.
Lo ha fatto, del tutto involontariamente, il Ministro Gelmini.
Ah, ecco, dicevo io...
Da anni politici, intellettuali, giornalisti, sprecano fiumi d’inchiostro per predicare la centralità del sapere per lo sviluppo del Paese, per la crescita sociale e civile dell’Italia.
Ahimè, è proprio vero. Questo però ha l'aria di essere uno che ha poco tempo da perdere, e ancora meno inchiostro da sprecare: che piglio, che determinazione, che spirito d'iniziativa! Peccato non avere più vent'anni, a un tipo del genere darei una mano volentieri.
Fin’ora è stata solo la retorica di una politica senza capacità di riforma e di visione.
Mica male: niente spreco di inchiostro, niente retorica: 'st'intervento promette proprio bene...
Se volete, il problema è semplicissimo: ciascuno schieramento politico, in un Paese in emergenza permanente, è spinto a badare alle contingenze elettorali: è disponibile a spendere risorse economiche e credibilità alla sola condizione di un immediato ritorno elettorale. Ragione per cui è meglio, quando si può, mettere una mancia di qualche euro in tasca subito agli italiani che non progettare investimenti a lungo termine.
Parole sante. Lo dicevo io, che questo ha le idee chiare: sentiamo 'sto progetto a lungo termine, dai, che all'improvviso mi sento un ragazzino!
Il sapere, per inciso, è esattamente quello che si definisce un investimento a lungo termine. Innalzare l’obbligo scolastico, finanziare l’autonomia degli istituti e delle università, investire sulla ricerca, non ha un immediato ritorno elettorale; vedere i risultati di queste scelte significa aspettare anni. Ma significa anche cambiare il volto di un paese, riaffermare un’idea di futuro, consegnare a chi verrà dopo una società più giusta. Tutto quello che in Italia la politica non sa e non vuole fare, tutto quello che la sinistra dovrebbe fare.
Ottimo. Niente ritorni elettorali, investimenti a lungo termine, società più giusta. Erano anni che aspettavo un politico così...
Il Ministro Gelmini ha deciso di trattare il sapere come un arido capitolo di bilancio sul quale risparmiare risorse. Ha in testa un modello educativo costruito sulla centralità del risparmio.
Mmm certo, ma io lascerei da parte un attimo la Gelmini per arrivare al punto...
Tornare al maestro unico significa risparmiare affermando un modello di scuola antiquato, dove un maestro corrisponde ad una sola verità, e dove il tempo pieno rischia di non esserci più.
Già. Invece tu cosa propon...
Separare gli studenti italiani dagli extracomunitari è una stupidaggine che puzza di razzismo e che uccide la scuola dell’integrazione e le esperienze importanti cresciute nell’ombra, ma che consentirebbero a questo Paese di evitare il dramma delle banlieues francesi.
Sì, ma tu intendo, cosa vorresti far...
Trasformare le università italiane in fondazioni di diritto privato significa non solo voler tagliare la spesa, significa non aver capito che l’autonomia egli atenei italiani funziona se gli organi di governo sono democratici, cosa che un ente privato non garantisce. Per non parlare del diritto allo studio che non c’è, dei tagli al Fondo di Finanziamento Ordinario, delle tasse universitarie che, con le fondazioni, sarebbero fuori controllo.
Ah, ho capito, si parte dal negativo per arrivare alla fase affermativa. Ora arriva il programma, gente, e io non sto nella pelle!
Mi spaventerei se tacessimo,
Appunto.
se lasciassimo al solo sindacato i compito di fare muro,
E noi non lasciamoglielo.
se accettassimo l’idea che, essendo un problema di risorse, riguarderebbe solo i docenti e la loro controparte al governo.
Ci mancherebbe altro, no che non l'accettiamo!
Siamo di fronte invece ad una questione cruciale per l’Italia,
Giusto.
dove scuola e università riproducono esattamente le condizioni sociali delle famiglie di provenienza degli studenti, senza modificarle minimamente. Dove la crescita economica o non è sviluppo o non c’è, dove il lavoro che esprime valore aggiunto e qualità è un privilegio per pochi fortunati.
Bene, e per risolvere tutta 'sto casino? Adesso vedrai che lo scrive...
Il 25 ottobre il sapere dovrà stare in cima all’agenda del Partito democratico che va in piazza per parlare all’Italia,
Ah, ho capito, prendiamo il sapere e lo mettiamo in cima...
magari anche a quelle migliaia di studenti che in questi giorni stanno facendo assemblee nelle loro scuole e nelle loro università, che le stanno autogestendo o occupando.
Be', certo, bisogna parlare anche a loro, ci mancherebbe...
Tanti di loro sono o saranno Giovani democratici, pur non avendo tessera, se riusciremo insieme ad offrire un’idea alternativa di Paese,
E allora, cazzo, offriamogliela...
partendo dal diritto al sapere, dalla riforma della didattica, dal rafforzamento della loro presenza nei luoghi in cui si decide nelle scuole e nelle università. Da qui si deve partire per costruire l’Italia dei meriti e dei talenti di cui abbiamo parlato in campagna elettorale.
Fantastico! Partiamo da qui, dai!
Forse così un giorno non sarà più retorica.
Clicco e riclicco, ma stranamente il post finisce qua: il nostro amico Fausto dev'essersi scordato di incollare la parte in cui spiega quello che vuole fare. D'altronde, a forza di fare molto e chiacchierare poco, va finire che uno si dimentica le cose più importanti...

7 commenti:

  1. mi era sembrato strano, poi però le idee le ho trovate.
    Nel blog di Giulia Innocenzi, naturalmente.

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  2. Mamma mia..
    C'era un tempo in cui i giovani avevano idee innovative,incredibili e spesso venivano malgiudicati per questo.
    Ora è il contrario,i giovani non hanno idee.

    bleah

    E dire che son giovane anche io

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  3. forse prima di mettere il sapere in cima all'agenda del partito farebbe meglio a metterlo in cima alla sua, visto il suo non proprio esaltante curriculum.

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  4. Però, ad onor del vero, nel programma elettorale di Veltroni si parlava moltissimo della scuola e dell'università... tutte cose bellissime e assolutamente condivisibili... ma ovviamente criticate perchè troppo utopistiche.

    Quindi il PD, che badate non difendo, le idee chiare ce le aveva. Scrivo questo solo per chi l'avesse dimenticato.

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  5. Non aggiungo molto alla discussione se non per dirti che questo tuo post è semplicemente geniale.
    La tua ironia permette di cogliere l'assoluta tristezza di questa candidatura calata dall'alto.

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  6. P2, Rinascimento Democratico,andate a leggere come avrebbero dovuto essere i due schieramenti (gli altri partiti dovevano essere assorbiti o eliminati) e troverete che oggi il progetto è quasi compiuto, purchè nel PD restino tutti ai loro posti con l'aggiunta di qualche persona inutile. Questa della rivolta contro la Riforma della Scuola, però, non era stato previsto, tanto è vero che l'opposizione è partita prima nel paese e poi il PD si è accodato. Voi come lo interpretate?

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  7. ma lui è solo un giovane non può fare nulla.

    veltroni e franceschini si sono dimaneticati di passargli gli appunti...

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