23 dicembre 2008
Istigazione al sabotaggio
ELUANA/ASS. COSCIONI: Dopo decisione Corte Europea, dal Vaticano istigazioni all'illegalità e al sabotaggio: l'incitazione all'eversione arriva dall'estero.
Dichiarazione di Alessandro Capriccioli e Josè De Falco, membri di Giunta dell'Associazione Luca Coscioni per la Libertà di Ricerca Scientifica.
Dopo la decisione della Corte di Strasburgo di respingere il ricorso sul caso di Eluana Englaro, Javier Lozano Barragan, presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, ha ribadito che l'uomo non può decidere sulla vita di una persona, invitando al contempo gli operatori sanitari all'obiezione di coscienza.
Mentre rileviamo quanto sia inopportuno l'invito a non decidere sulla vita delle persone, allorché provenga, come in questo caso, da un illustre esponente di un'organizzazione come la Chiesa Cattolica, che da secoli non si occupa di altro, dobbiamo sottolineare che nel caso di specie - dopo le sentenze e decisioni della Corte d'Appello di Milano, della Corte di Cassazione, della Corte Costituzionale e della Corte Europea dei diritti dell'Uomo - l'invito all'obiezione di coscienza da parte del Vaticano rappresenta una vera e propria istigazione all'illegalità.
Siamo di fronte, infatti, al rappresentante di uno stato che incita i cittadini di un'altra nazione ad ignorare le decisioni adottate dalla loro magistratura, spingendoli a comportamenti che non sarebbe improprio definire eversivi.
Una vera e propria istigazione all'sabotaggio proveniente dall'estero, che in qualsiasi altra circostanza avrebbe provocato gravissimi incidenti diplomatici, viene invece tollerata senza che il governo reagisca con gli strumenti opportuni, come se si trattasse di cosa normale.
L'Associazione Luca Coscioni, nel denunciare la gravità - anche sul piano strettamente giuridico - di un simile atteggiamento, ricorda a tutti i cittadini che sul sito lucacoscioni.it è possibile scaricare il modello di testamento biologico da compilare e sottoscrivere davanti a un notaio: per evitare che nel futuro possano ripetersi casi come quelli di Eluana Englaro, e perché ciascuno di noi possa decidere liberamente sulla propria vita, senza ingerenze di sorta, specie se provenienti dall'estero.
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