CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI
17 marzo 2009
Indecenza pontificia
La mia unica soddisfazione è che il suo dio, ammesso che esista, un giorno lo chiamerà a rispondere di simili nefandezze.
E' un po' pochino, ne converrete, a fronte di qualche milione di morti.
Ma per ora, purtroppo, non c'è altro.
voi semplificate troppo e fate presto a sparare giudizi sensazionalistici e polemici
eppure non mi risulta che siate dei medici o degli epidemiologi
le cose sono molto più complesse, basterebbe informarsi e vedere la vicenda dell'uganda, dove si è efficacemente combattuto l'aids con la castità leggete e ne riparleremo ormai è risaputo che il preservativo è una soluzione a doppio taglio
la chiesa ha a cuore la salvezza dellìafrica molto più delle lobby farmaceutiche occidentali
non mi sembra che la tua risposta corrisponda all'ideale di un dialogo e di uno scambio di punti di vista
parli con una sicurezza estrema, come se tu avessi la verità in tasca. meno male che quella doveva essere una nostra prerogativa. se questa è l'accoglienza che riservate alle voci dissonanti stiamo messi male.
SALVIAMO L'AFRICA DALLA CHIESA! Raccontiamogli che razza di personaggi sono, i preti, ipocriti strapieni di soldi (nostri) che vanno a sfoggiare le loro grasse panzone a gente che muore di fame, raccontandogli che non serve mangiare: bastano la preghiera e la fede e la fame scompare!!! P.S.: sarei curioso di sapere se l'Anonimo li sopra pratica la castità come vorrebbe facessero gli altri. Ipocrita!!!
@ Anonimo: Ma sì, imponiamo la castità al mondo intero, così aspettiamo una generazione e tutti i malati di AIDS moriranno. Così dopo averlo debellato, potremo riprendere a procreare.
Il governo U.S.A. e U.S. Health Organizations adottano entrambi l' Approccio dell'ABC (ABC Approach) allo scopo di ridurre il rischio di contrarre l'AIDS durante i rapporti sessuali:
* Abstinence (astinenza o rimandare le attività sessuali, specialmente per i giovani) * Being faithful (lett. essere fedeli), specialmente per coloro che abbiano relazioni serie * Condom, (uso del-) per coloro che hanno un comportamento sessuale che li mette a rischio
Questo approccio ha avuto molto successo in Uganda, dove la prevalenza dell'HIV è diminuita dal 15% al 5%. Tuttavia, l'approccio ABC è lontano da tutto ciò che l'Uganda ha fatto, poiché l'Uganda ha sperimentato per la prima volta degli approcci utili a ridurre lo stigma sociale della malattia, parlando apertamente dei comportamenti sessuali, senza mettere da parte gli studenti delle scuole colpiti dall'HIV, persuadendo singoli o coppie a fare dei test e a servirsi dei consultori, migliorando lo status delle donne, coinvolgendo le organizzazioni religiose, enlisting i guaritori tribali, e molto altro.
Non so lorenzo a quale titolo mi deve dare dell'ipocrita, senza sapere nulla di me. Non vedo che pertinenza abbiano i miei comportamenti privati. Mi sembra che insultare così sia oggettivamente un comportamento deprecabile nell'ambito di (quella che dovrebbe essere) una discussione. Finora qui mi sono preso del fanatico, dell'ipocrita, del paranoico. Ripeto, non state facendo una gran mostra di capacità di dialogo e di analisi scientifica. Se avete argomenti usateli, spero siano un po' meglio delle illazioni sui miei gusti sessuali.
La citazione di wikipedia è molto incompleta, d'altra parte basta vedere la stentata sintassi con cui è espressa per capire che non è il massimo dell'attendibilità. La verità è che al primo posto nella prevenzione c'è stata la promozione dell'astinenza e della fedeltà (leggi sessualità responsabile), e solo in ultima battuta del preservativo. La scomoda verità è che si è trattato dell'unico paese africano in cui l'aids è regredito. In altri paesi, dove ci si è limitati a distribuire i preservativi, ignorando la grande differernza del contesto sociale, e sentendosi esentati dal compito di educare, informare, dialogare con la gente, le cose sono andate peggio.
Metilparaben non si degna di rispondermi. Credo che sia occupato per farlo ora e che lo farà dopo. Ma l'impressione rimane sempre quella: non lo farebbe volentieri, e solo per denigrarmi con sarcasmo. la sensazione è che crede di poter parlarmi dall'alto in basso.
in ambienti così surriscaldati ideologicamente le persone non hanno una reale volontà di confrontarsi con chi non la pensa come loro non vedo mai in questi blog dei confronti in cui si cerca di mettere alla prova le prorpei idee. Sono tutti impegnati a rafforzare le proprie certezze.
Caro Anonimo, le certezze di cui parli non sono le mie, ma quelle della scienza. Affermare che il preservativo è inutile per combattere l'aids è semplicemente ridicolo, antiscientifico, un'idiozia senza precedenti e senza alcuna giustificazione. Non ti rispondo perché non ne ho voglia, perché mi risulti noioso e molesto, perché non hai la più pallida idea di ciò che dici. Se intendi stimolare una mia risposta, pertanto, inventa qualcosa di meglio: questa ipocrita disponibilità al dialogo è roba buona per intortarla ai ragazzini dell'oratorio, e per giunta solo fino a una certa età, perché poi anche loro sentoo puzza di bruciato e se la danno a gambe. Per me, onestamente, ci vuole qualcosa di meglio.
Il problema credo non sia tanto il preservativo, che io credo vada comunque proposto e fatto utilizzare. Il guaio è che se manca una cultura di un certo tipo sono inutili anche i preservativi, perchè magari la gente non li trova lo stesso, non li ha, non li usa, li usa solo alcune volte o non adotta tutte le precauzioni necessarie.
Insomma io sono per una via di mezzo tra il Papa e l'autore di questo post: educazione E protezione per combattere l'AIDS.
"Educazione" significa: "per evitare il contagio, dovete usare il preservativo". Non: "i preservativi non servono, anzi, sono dannosi, limitatevi a pregare".
Vedi, già non firmarsi con uno pseudonimo è di per se una maleducazione fastidiosa che puzza (visti i precedenti di trollaggio).
Tu dici che la verità è: ... Scusa ma le verità le lascio ai preti e ai regimi. Qui si parla di dati oggettivi. In Uganda l' AIDS è diminuita? Bene. Merito della castità/fedeltà? Solo parzialmente: se un dei due partner ha l'AIDS lo avrà necessariamente anche il partner e i discendenti senza l'uso del condom. Castità e fedeltà fungono da quarantena "isolando" gli individui ma non impediscono il contagio via sessuale indipendentemente dal fatto che il partner sia anche il marito/moglie.
Ciò che salva o comunque riduce l'impatto dell'AIDS è una corretta istruzione sui meccanismi di trasmissione e sulle possibili prevenzioni, tra cui il preservativo. Negare a ogni piè sospinto il fatto che il preservativo non serve ad arginare l'AIDS (seppur parzialmente) è come minimo un atto criminale.
Saluti.
PS: Firmati per favore. E' molto più civile. Va bene anche un nick.
Attenzione che la "vicenda dell'Uganda" è una sorta di truffa statistica: l'epidemia era calata si, ma a causa dei decessi, non delle politiche di astinenza. Documentarsi, documentarsi, documentarsi...
A scrive un post. B in un commento dice che non è d'accordo A non risponde sul merito; ma dopo una serie di insulti, dice solo che B gli è antipatico, ipocrita, paranoico per cui non vuole parlargli.
Dimmi se non sembra un forum di ultrà calcistici. o di fascisti.
Non è questione di essere d'accordo, credimi. Il fatto che il preservativo sia utile a combattere la diffusione dell'AIDS non è un'opinione, ma un fatto: cercare di negare questo fatto non significa esprimere un punto di vista, ma tentare di alterare surrettiziamente la realtà allo scopo di giustificare chi benedice il genocidio di milioni di persone in nome di un dogma che gli serve a tenere quelle persone nella condizione di sudditi. A mio modo di vedere (sarà anche questa un'opinione, amico anonimo, oppure no?) chi ragiona in questo modo avalla e giustifica la devastante opera di disinformazione posta in essere da chi si ostina a sostenere che il preservativo è inutile per combattere la diffusione delle malattie sessuali: a mio modo di vedere (un'altra opinione, come vedi) entrambi i soggetti sono complici di uno sterminio di massa in piena regola, del quale (sempre a mio modo di vedere, e fanno tre) saranno chiamati a rispondere davanti al loro dio (ammesso che costui esista, circostanza della quale peraltro dubito, la qual cosa è la quarta opinione del mazzo). Quanto al resto, la tua posizione è fragile come un mazzo di carte: altro è sostenere che i preservativi da soli non bastano a risolvere la questione dell'epidemia, il che implica che evidentemente sono necessarie ulteriori misure informative e di supporto: altro è proibire i preservativi, minacciando chi li usa di scaraventarlo tra le fiamme dell'inferno. Chi lo fa, secondo me (quinta opinione, se permetti) si rende corresponsabile di un genocidio. Saluti a te, amico anonimo del quale ignoro il nome, e ai tuoi amici immaginari A e B.
I commenti di anoimo mi fan sempre un pò ridere, per la loro ottusa prepotenza di chi, pseudointellettualoide,viene a dettare i dogmi della più grande farsa ideologica/religiosa della storia, mischiandoli a presunte coltaggini da pseudoletterato rispettabile. Fragile come un castello di carte, ovviamente. E ovviamente, non si può che compiangere, certe amenità sociali che tu tutto paiono aver capito della vita. Pecorelle, marionette dei potenti
@ Anonimo convinto che in Uganda abbiano risolto tutto con la castità e che Wiki non sia attendibile, dico che:
Il programma abc venne descritto da fonti diverse e attendibili tra le quali:
1.il sito ufficiale della commissione Aids Uganda (UAC) costituita nel 1992; 2.il sito ufficiale di UNAIDS. 3. Riferimenti ad articoli della seria rivista medica The Lancet:
Mbulaiteye et al (2002) - Declining HIV-1 incidence and associated prevalence over 10 years in a rural population in South West Uganda: a cohort study, The Lancet, 2002, 360.; Parkhurst, J (2002) - The Ugandan success story? - Evidence and claims of HIV-1 prevention, The Lancet, 2002, 360: 78-80.
Se ne deduce che: 1. La campagna anti Aids fortemente voluta dal presidente H.E Yoweri Kaguta Museveni, prevedeva, oltre ad una campagna di educazione sessuale (che ha innalzato l'età media del primo rapporto per le ragazze da 15 a 16 anni e mezzo dall'89 al'95), anche l'INCORAGGIAMENTO all'uso del preservativo.
"The reductions in HIV prevalence have been attributed in part to successful intensive behavioural-change campaigns and encouragement of the use of condoms." "UNAIDS/WHO survey reported that in 2000 almost 98 per cent of sex workers said they used a condom the last time they had sex"
2. La campagna ottenne un buon successo ma probabimente i dati furono sovra stimati (anche per ciò che diceva Grendel).
Queste fonti non smentiscono Wikipedia affatto...
Dire, invece, che "in uganda, [dove] si è efficacemente combattuto l'aids con la castitià" significa o ignorare (in buona fede) o falsare (in mala fede) storia e dati.
In Uganda i preservativi erano PREVISTI eccome nel programma.
"....secondo una ricerca pubblicata nel 2002 dal giornale medico The Lancet, le statistiche (sull'efficacia dell' ABC) sarebbero state distorte da un'errata generalizzazione a tutta la popolazione di quanto sarebbe stato misurato in piccole cliniche di città. Secondo la Ong National Guidance end Empowerment Network il tasso di persone affette oggi dall'Hiv in Uganda si aggirerebbe sul 17%, cioè circa quattro volte il tasso ufficiale".
Ma soprattutto è importante quello che è successo dopo gli anni della strategia ABC: nel 2002, in seguito alle pressioni (profumate di dollari) dell'integralista cristiano presidente bush, il governo ugandese passa ad una campagna in cui si punta solo sull'astinenza, e i preservativi vengono ritirati dalla circolazione. Conseguenze? Guarda caso, si inverte la tendenza di tutti gli anni 90, e subito casi di aids quasi raddoppiano! Da 70.000 nel 2003 a circa 130.000 nel 2005. La prova scientifica dell'efficacia della promozione dei preservativi nella lotta all'Aids.
Guarda, fossi in voi l'Uganda non la tirerei in ballo....
Oltretutto, parlando di condom, non c'è solo di mezzo l'aids: c'è anche la pianificazione familiare e la lotta all'esplosione demografica....problemini non proprio piccoli.
E' vero, concordo; forse non è l'unica arma contro l'AIDS ma è la basilare e la + efficace. Con un bel pò di condom salveremmo milioni di vite...
RispondiEliminacon i condom, no. ma con la preghiera, sì!
RispondiEliminaAppunto. Magari con la fede l'AIDS si risolve, perchè non provare?
RispondiEliminae' vero!!! meglio un bel rosario!!!
RispondiEliminasuggerimento: vendere qualche mercedes cardinalizia per finanziare la ricerca no??
sempre sia lodato il pastore tedesco!!!
voi semplificate troppo e fate presto a sparare giudizi sensazionalistici e polemici
RispondiEliminaeppure non mi risulta che siate dei medici o degli epidemiologi
le cose sono molto più complesse, basterebbe informarsi e vedere la vicenda dell'uganda, dove si è efficacemente combattuto l'aids con la castità
leggete e ne riparleremo
ormai è risaputo che il preservativo è una soluzione a doppio taglio
la chiesa ha a cuore la salvezza dellìafrica molto più delle lobby farmaceutiche occidentali
@Anonimo: il tuo intervento mi conferma che siete una setta di fanatici disposti allo sterminio, pur di imporre le vostre fantasie da paranoici.
RispondiEliminanon mi sembra che la tua risposta corrisponda all'ideale di un dialogo e di uno scambio di punti di vista
RispondiEliminaparli con una sicurezza estrema, come se tu avessi la verità in tasca.
meno male che quella doveva essere una nostra prerogativa.
se questa è l'accoglienza che riservate alle voci dissonanti stiamo messi male.
come era la faccenda di voltaire?
p s ma la storia dell'uganda l'hai letta o no?
SALVIAMO L'AFRICA DALLA CHIESA! Raccontiamogli che razza di personaggi sono, i preti, ipocriti strapieni di soldi (nostri) che vanno a sfoggiare le loro grasse panzone a gente che muore di fame, raccontandogli che non serve mangiare: bastano la preghiera e la fede e la fame scompare!!!
RispondiEliminaP.S.: sarei curioso di sapere se l'Anonimo li sopra pratica la castità come vorrebbe facessero gli altri. Ipocrita!!!
Lorenzo
@ Anonimo:
RispondiEliminaMa sì, imponiamo la castità al mondo intero, così aspettiamo una generazione e tutti i malati di AIDS moriranno.
Così dopo averlo debellato, potremo riprendere a procreare.
Una tattica senza dubbio interessante.
@ Anonimo: Ecco Qui
RispondiEliminaIl governo U.S.A. e U.S. Health Organizations adottano entrambi l' Approccio dell'ABC (ABC Approach) allo scopo di ridurre il rischio di contrarre l'AIDS durante i rapporti sessuali:
* Abstinence (astinenza o rimandare le attività sessuali, specialmente per i giovani)
* Being faithful (lett. essere fedeli), specialmente per coloro che abbiano relazioni serie
* Condom, (uso del-) per coloro che hanno un comportamento sessuale che li mette a rischio
Questo approccio ha avuto molto successo in Uganda, dove la prevalenza dell'HIV è diminuita dal 15% al 5%. Tuttavia, l'approccio ABC è lontano da tutto ciò che l'Uganda ha fatto, poiché l'Uganda ha sperimentato per la prima volta degli approcci utili a ridurre lo stigma sociale della malattia, parlando apertamente dei comportamenti sessuali, senza mettere da parte gli studenti delle scuole colpiti dall'HIV, persuadendo singoli o coppie a fare dei test e a servirsi dei consultori, migliorando lo status delle donne, coinvolgendo le organizzazioni religiose, enlisting i guaritori tribali, e molto altro.
Fonte wikipedia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Prevenzione_dell%27AIDS#Programmi_governativi
Non so lorenzo a quale titolo mi deve dare dell'ipocrita, senza sapere nulla di me. Non vedo che pertinenza abbiano i miei comportamenti privati.
RispondiEliminaMi sembra che insultare così sia oggettivamente un comportamento deprecabile nell'ambito di (quella che dovrebbe essere) una discussione. Finora qui mi sono preso del fanatico, dell'ipocrita, del paranoico. Ripeto, non state facendo una gran mostra di capacità di dialogo e di analisi scientifica. Se avete argomenti usateli, spero siano un po' meglio delle illazioni sui miei gusti sessuali.
La citazione di wikipedia è molto incompleta, d'altra parte basta vedere la stentata sintassi con cui è espressa per capire che non è il massimo dell'attendibilità.
La verità è che al primo posto nella prevenzione c'è stata la promozione dell'astinenza e della fedeltà (leggi sessualità responsabile), e solo in ultima battuta del preservativo. La scomoda verità è che si è trattato dell'unico paese africano in cui l'aids è regredito. In altri paesi, dove ci si è limitati a distribuire i preservativi, ignorando la grande differernza del contesto sociale, e sentendosi esentati dal compito di educare, informare, dialogare con la gente, le cose sono andate peggio.
Metilparaben non si degna di rispondermi.
RispondiEliminaCredo che sia occupato per farlo ora e che lo farà dopo. Ma l'impressione rimane sempre quella: non lo farebbe volentieri, e solo per denigrarmi con sarcasmo. la sensazione è che crede di poter parlarmi dall'alto in basso.
in ambienti così surriscaldati ideologicamente le persone non hanno una reale volontà di confrontarsi con chi non la pensa come loro
non vedo mai in questi blog dei confronti in cui si cerca di mettere alla prova le prorpei idee. Sono tutti impegnati a rafforzare le proprie certezze.
Caro Anonimo,
RispondiEliminale certezze di cui parli non sono le mie, ma quelle della scienza. Affermare che il preservativo è inutile per combattere l'aids è semplicemente ridicolo, antiscientifico, un'idiozia senza precedenti e senza alcuna giustificazione. Non ti rispondo perché non ne ho voglia, perché mi risulti noioso e molesto, perché non hai la più pallida idea di ciò che dici.
Se intendi stimolare una mia risposta, pertanto, inventa qualcosa di meglio: questa ipocrita disponibilità al dialogo è roba buona per intortarla ai ragazzini dell'oratorio, e per giunta solo fino a una certa età, perché poi anche loro sentoo puzza di bruciato e se la danno a gambe.
Per me, onestamente, ci vuole qualcosa di meglio.
Il problema credo non sia tanto il preservativo, che io credo vada comunque proposto e fatto utilizzare. Il guaio è che se manca una cultura di un certo tipo sono inutili anche i preservativi, perchè magari la gente non li trova lo stesso, non li ha, non li usa, li usa solo alcune volte o non adotta tutte le precauzioni necessarie.
RispondiEliminaInsomma io sono per una via di mezzo tra il Papa e l'autore di questo post: educazione E protezione per combattere l'AIDS.
Simone
@Simone
RispondiElimina"Educazione" significa: "per evitare il contagio, dovete usare il preservativo". Non: "i preservativi non servono, anzi, sono dannosi, limitatevi a pregare".
@Anonimo
RispondiEliminaVedi, già non firmarsi con uno pseudonimo è di per se una maleducazione fastidiosa che puzza (visti i precedenti di trollaggio).
Tu dici che la verità è: ...
Scusa ma le verità le lascio ai preti e ai regimi. Qui si parla di dati oggettivi.
In Uganda l' AIDS è diminuita? Bene.
Merito della castità/fedeltà? Solo parzialmente: se un dei due partner ha l'AIDS lo avrà necessariamente anche il partner e i discendenti senza l'uso del condom. Castità e fedeltà fungono da quarantena "isolando" gli individui ma non impediscono il contagio via sessuale indipendentemente dal fatto che il partner sia anche il marito/moglie.
Ciò che salva o comunque riduce l'impatto dell'AIDS è una corretta istruzione sui meccanismi di trasmissione e sulle possibili prevenzioni, tra cui il preservativo.
Negare a ogni piè sospinto il fatto che il preservativo non serve ad arginare l'AIDS (seppur parzialmente) è come minimo un atto criminale.
Saluti.
PS: Firmati per favore. E' molto più civile. Va bene anche un nick.
Attenzione che la "vicenda dell'Uganda" è una sorta di truffa statistica: l'epidemia era calata si, ma a causa dei decessi, non delle politiche di astinenza.
RispondiEliminaDocumentarsi, documentarsi, documentarsi...
A scrive un post.
RispondiEliminaB in un commento dice che non è d'accordo
A non risponde sul merito; ma dopo una serie di insulti, dice solo che B gli è antipatico, ipocrita, paranoico per cui non vuole parlargli.
Dimmi se non sembra un forum di ultrà calcistici. o di fascisti.
Non è questione di essere d'accordo, credimi.
RispondiEliminaIl fatto che il preservativo sia utile a combattere la diffusione dell'AIDS non è un'opinione, ma un fatto: cercare di negare questo fatto non significa esprimere un punto di vista, ma tentare di alterare surrettiziamente la realtà allo scopo di giustificare chi benedice il genocidio di milioni di persone in nome di un dogma che gli serve a tenere quelle persone nella condizione di sudditi.
A mio modo di vedere (sarà anche questa un'opinione, amico anonimo, oppure no?) chi ragiona in questo modo avalla e giustifica la devastante opera di disinformazione posta in essere da chi si ostina a sostenere che il preservativo è inutile per combattere la diffusione delle malattie sessuali: a mio modo di vedere (un'altra opinione, come vedi) entrambi i soggetti sono complici di uno sterminio di massa in piena regola, del quale (sempre a mio modo di vedere, e fanno tre) saranno chiamati a rispondere davanti al loro dio (ammesso che costui esista, circostanza della quale peraltro dubito, la qual cosa è la quarta opinione del mazzo).
Quanto al resto, la tua posizione è fragile come un mazzo di carte: altro è sostenere che i preservativi da soli non bastano a risolvere la questione dell'epidemia, il che implica che evidentemente sono necessarie ulteriori misure informative e di supporto: altro è proibire i preservativi, minacciando chi li usa di scaraventarlo tra le fiamme dell'inferno.
Chi lo fa, secondo me (quinta opinione, se permetti) si rende corresponsabile di un genocidio.
Saluti a te, amico anonimo del quale ignoro il nome, e ai tuoi amici immaginari A e B.
chissà se il prete americano col trans l'ha usato il preservativo....
RispondiEliminaCazzo, lo spero... per il trans...
RispondiEliminaI commenti di anoimo mi fan sempre un pò ridere, per la loro ottusa prepotenza di chi, pseudointellettualoide,viene a dettare i dogmi della più grande farsa ideologica/religiosa della storia, mischiandoli a presunte coltaggini da pseudoletterato rispettabile.
RispondiEliminaFragile come un castello di carte, ovviamente.
E ovviamente, non si può che compiangere, certe amenità sociali che tu tutto paiono aver capito della vita.
Pecorelle, marionette dei potenti
@ Anonimo convinto che in Uganda abbiano risolto tutto con la castità e che Wiki non sia attendibile, dico che:
RispondiEliminaIl programma abc venne descritto da fonti diverse e attendibili tra le quali:
1.il sito ufficiale della commissione Aids Uganda (UAC) costituita nel 1992;
2.il sito ufficiale di UNAIDS.
3. Riferimenti ad articoli della seria rivista medica The Lancet:
Mbulaiteye et al (2002) - Declining HIV-1 incidence and associated prevalence over 10 years in a rural population in South West Uganda: a cohort study, The Lancet, 2002, 360.;
Parkhurst, J (2002) - The Ugandan success story? - Evidence and claims of HIV-1 prevention, The Lancet, 2002, 360: 78-80.
Se ne deduce che:
1. La campagna anti Aids fortemente voluta dal presidente H.E Yoweri Kaguta Museveni, prevedeva, oltre ad una campagna di educazione sessuale (che ha innalzato l'età media del primo rapporto per le ragazze da 15 a 16 anni e mezzo dall'89 al'95), anche l'INCORAGGIAMENTO all'uso del preservativo.
"The reductions in HIV prevalence have been attributed in part to successful intensive behavioural-change campaigns and encouragement of the use of condoms." "UNAIDS/WHO survey reported that in 2000 almost 98 per cent of sex workers said they used a condom the last time they had sex"
2. La campagna ottenne un buon successo ma probabimente i dati furono sovra stimati (anche per ciò che diceva Grendel).
Queste fonti non smentiscono Wikipedia affatto...
Dire, invece, che "in uganda, [dove] si è efficacemente combattuto l'aids con la castitià" significa o ignorare (in buona fede) o falsare (in mala fede) storia e dati.
In Uganda i preservativi erano PREVISTI eccome nel programma.
Cordialmente,
proprmuà
@ anonimo:
RispondiEliminada Wikipedia, alla voce "Uganda":
"....secondo una ricerca pubblicata nel 2002 dal giornale medico The Lancet, le statistiche (sull'efficacia dell' ABC) sarebbero state distorte da un'errata generalizzazione a tutta la popolazione di quanto sarebbe stato misurato in piccole cliniche di città. Secondo la Ong National Guidance end Empowerment Network il tasso di persone affette oggi dall'Hiv in Uganda si aggirerebbe sul 17%, cioè circa quattro volte il tasso ufficiale".
Ma soprattutto è importante quello che è successo dopo gli anni della strategia ABC: nel 2002, in seguito alle pressioni (profumate di dollari) dell'integralista cristiano presidente bush, il governo ugandese passa ad una campagna in cui si punta solo sull'astinenza, e i preservativi vengono ritirati dalla circolazione. Conseguenze? Guarda caso, si inverte la tendenza di tutti gli anni 90, e subito casi di aids quasi raddoppiano! Da 70.000 nel 2003 a circa 130.000 nel 2005. La prova scientifica dell'efficacia della promozione dei preservativi nella lotta all'Aids.
Guarda, fossi in voi l'Uganda non la tirerei in ballo....
Oltretutto, parlando di condom, non c'è solo di mezzo l'aids: c'è anche la pianificazione familiare e la lotta all'esplosione demografica....problemini non proprio piccoli.
http://www2.ohchr.org/english/bodies/hrc/docs/ngos/CRR.pdf http://www.independent.co.uk/news/world/africa/public-health-and-religion-aids-america-abstinence-480593.html