19 marzo 2009

L'Europa critica le parole del papa... e l'Italia?

Proviamo a partire dal fondo e vediamo subito la risposta del Vaticano alle critiche cadute copiose - tranne la solita eccezione che vedremo dopo - da tutto il mondo:
Padre Lombardi, portavoce della Santa Sede: «Il Papa ha ribadito le posizioni della Chiesa cattolica e le linee essenziali del suo impegno nel combattere il terribile flagello dell’Aids: primo, con l’educazione alla responsabilità delle persone nell’uso della sessualità e con il riaffermare il ruolo essenziale del matrimonio e della famiglia; due, con la ricerca e l’applicazione delle cure efficaci dell’Aids e nel metterle a disposizione del più ampio numero di malati attraverso molte iniziative e istituzioni sanitarie; tre, con l’assistenza umana e spirituale dei malati di Aids come di tutti i sofferenti, che da sempre sono nel cuore della Chiesa»
Dichiarazione, che oltre a superare di varie lunghezze la "semplice" irresponsabilità, lascia il posto a maliziosi, se volete, quanto legittimi dubbi riguardanti il ruolo imprenditoriale della chiesa che da perfetta impresa sembra crearsi in un sol colpo sia l'offerta che la domanda. Ciò detto - parere del tutto personale - passiamo a vedere una piccola parte delle dichiarazioni piovute in risposta al delirio di Benedetto XVI:
«Profondamente indignato» si è detto il Direttore esecutivo del Fondo mondiale della lotta all’Aids, alla tubercolosi e alla malaria, Michel Kazatchkine, che ha chiesto «al Papa di ritirare le sue dichiarazioni inaccettabili», perchè rappresentano «una negazione della pandemia». «E dire queste cose in un continente come l’Africa dove, sfortunatamente, il 70% delle persone sono affette dall’Aids, è assolutamente incredibile», ha aggiunto.
Da Ginevra, l’agenzia delle Nazioni Unite per la lotta all’Aids (Unaids) ha sottolineato come l’uso dei preservativi rappresenti una risposta importante per la strategia di prevenzione contro l’Aids, accanto all’educazione sul virus dell’Hiv, alla fedeltà al partner e ad altre misure.
Ricordando «l’enorme influenza» del Pontefice nel mondo, la britannica Oxfam si è detta preoccupata per le ripercussioni delle sue parole «sia direttamente sui singoli, che potrebbero rinunciare a utilizzare il preservativo, sia sui programmi sanitari che dovrebbero fornirli».
«Siamo molto arrabbiati - ha tuonato l’ong francese Médecins du Monde - perché sono anni di lavoro rimessi in discussione». Per ActionAid, «25 anni di ricerca scientifica dimostrano che i preservativi salvano vite. Il Papa dovrebbe riconoscere questo fatto, invece di impedire alle persone di vivere dignitosamente di fronte alla minaccia dell’Hiv e dell’Aids».
«La gente non seguirà quanto ha detto il Papa», ha detto Alain Fogué del Movimento camerunese per chiedere l’accesso alle cure (Mocpat). «Lui vive in cielo e noi sulla terra - ha ironizzato - il Papa vive nel XXI secolo?». «Nonostante le posizioni del Papa sul preservativo, il loro utilizzo è in aumento in Malawi - ha fatto sapere una coalizione di associazioni del paese dell’Africa australe - senza i preservativi, il Malawi morirebbe». Prendono le distanze dal Papa anche alcune organizzazioni cattoliche, che hanno espresso disagio per le sue dichiarazioni.
«Il Papa vuole dire che l’uso del preservativo può ’deresponsabilizzarè quanti lo utilizzano - ha spiegato il quotidiano cattolico francese La Croix - ma per non aggiungere male al male appare necessario proteggersi e proteggere l’altro».
netta la posizione dell’ong sudafricana Cattolici per scelta, che ha affermato che «i cattolici del mondo non sono d’accordo con il divieto del Vaticano sui preservativi.» «Durante il suo viaggio in Africa, il Papa vedrà la realtà della pandemia - ha aggiunto - preghiamo e speriamo che cambi posizione e adotti quella che i cattolici ordinari hanno già preso in considerazione: utilizzare preservativi salva vita»
Il preservativo «è uno degli elementi essenziali nella lotta contro l’Aids e la Commissione Ue ne sostiene la diffusione e l’uso corretto»: sostiene il portavoce del commissario Ue agli aiuti umanitari Louis Michel
Da Bruxelles, il ministro della Sanità belga, Laurette Onkelinx, ha manifestato «stupore» e «costernazione» per le parole del Papa: «Queste dichiarazioni riflettono una visione dottrinaria pericolosa»
Berlino, i ministri della Salute, Ulla Schmidt, e della Cooperazione economica e dello sviluppo, Heidemarie Wieczorek-Zeul, hanno emesso un comunicato congiunto in cui affermano che «i preservativi giocano un ruolo decisivo» nella lotta all’Aids.
Da Parigi, il portavoce del ministero degli Esteri, Eric Chevallier, ha espresso «viva preoccupazione per le conseguenze delle dichiarazioni di Benedetto XVI», precisando che «se non ci spetta esprimere un giudizio sulla dottrina della Chiesa, riteniamo che tali dichiarazioni mettano in pericolo le politiche sanitarie pubbliche e gli imperativi di tutela della vita umana».
E da noi, vi chiederete, qual'è stata la reazione o la posizione del governo italiano? Questa...
Da parte sua, il ministro degli Esteri Franco Frattini ai giornalisti che gli chiedevano un parere, oggi in Senato, ha risposto «Non commento le parole del Papa».
Poi, sapendo benissimo dove sia il Vaticano, è corso a farsi dire dove esattamente si trovi l'Africa...

5 commenti:

  1. Il ministero della sanità spagnolo ha dichiarato ieri che manderà un milione di preservativi in Africa:
    http://www.cadenaser.com/sociedad/articulo/sanidad-enviara-millon-preservativos-africa-luchar-sida/csrcsrpor/20090318csrcsrsoc_5/Tes

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  2. in italia si sta zitti... si sa mai che i "vicini" possano venire infastiditi dal chiacchiericcio...

    certo, c'è sempre il lieve strisciare di qualche verme: http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/esteri/benedetto-xvi-31/berlusconi-aids/berlusconi-aids.html

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  3. Luca, sai già la mia teoria, esposta qualche tempo fa, che il Vaticano sia "morente" praticamente in tutta la società occidentale... tranne che in Italia. La chiesa cattolica sta veramente perdendo colpi e proseliti dappertutto, per via delle sue posizioni anacrinistiche, misogine ed omofobiche. Ed n Italia, ahimé, c'è ancora chi appoggia questo papa destrorso...

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  4. Certo che ricordo la tua teoria Martina e la condivido appieno, l'unica paura è che in questi ultimi rantoli riesca ancora a creare seri danni...
    Per quanto riguarda l'Italia è un problema prettamente politico, una volta il parlamento nel suo insieme rappresentava le varie diversità ideologiche, ora ogni movimento cerca di rappresentare tutti per non rappresentare nessuno...

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