Eccovi, amici miei, due notizie che apparentemente non hanno nulla a che vedere l'una con l'altra.
1. Matteo Renzi, vincitore delle primarie del PD per la corsa alla carica di Sindaco di Firenze, commenta così la proposta di dare a Beppino Englaro la
cittadinanza onoraria della sua città:
Sono contrario perché questa non è una proposta seria, ma soltanto una provocazione.
2. Cinquecento economisti propongono all'ONU di
liberalizzare la droga, strappando così ai cartelli dei narcotrafficanti il fatturato e usando gli introiti per rafforzare la lotta alla grande criminalità; il Correre della Sera commenta:
La proposta è una provocazione.
Ebbene, non so voi, ma io faccio una gran fatica a capire.
Sembrerebbe che la politica, quella fatta di iniziative innovative, proposte diverse dal consueto, soluzioni alternative all'esistente, non sia più concepibile: appena uno si alza e si permette di proporre uno straccio di idea appena diversa dalle solite, arriva qualcun altro e lo mette a tacere bollando quella proposta come una
provocazione.
Naturalmente si può essere d'accordo o non d'accordo sul merito delle singole iniziative, e in teoria il dibattito politico servirebbe proprio a questo: in pratica, invece, ogni proposta minimamente originale viene immediatamente respinta al mittente prima ancora di essere esaminata nel merito.
Ci vuole poco, sapete? Basta ripetere a pappagallo la formula magica:
è una provocazione.
Ed è, badate, la seconda parte della frase, quella implicita, quella che non viene pronunciata ma non per questo meno è evidente, a fare la differenza: è una provocazione, e quindi
io non abbocco.
Il che, tirando le inevitabili conseguenze, equivale a dire: adesso cosa volete, che mi metta a fare politica?
Cioè, fatemi capire, pretendete addirittura che dica qualcosa?
Non scherziamo, per favore, ché non ho tempo da perdere.
Ho da fare un sacco di cose serie, io.
Un modo (poco) elegante per evitare di esprimere un'opinione politica. Veltroni ha fatto scuola.
RispondiEliminaSono d'accordo con Marco.Provocare significa "dire o fare cose che inducono una reazione violenta". Evidentemente è l'unica reazione che sanno avere di fronte a chi la pensa diversamente da loro. Viva la sincerità.
RispondiEliminaNajat.
Continuo a sperare che il PD al prossimo giro prenda meno del 4%: con delle amebe del genere all' "opposizione" povera italia...
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