21 marzo 2009

A quando un Papa democratico?

Senza l’otto per mille, senza il Concordato, senza l’ora di religione insegnata dai prescelti dei vescovi, senza un Presidente del Consiglio che difende la Chiesa anche quando “proclama concetti difficili e impopolari”, quanto potere effettivo avrebbe il Papa di influenzare l’agenda politica del nostro Paese? Quanto sarebbe il suo seguito nei media e nei cittadini? Non possiamo saperlo, ma possiamo immaginarlo solo grazie ai nostri cugini d’Oltralpe. Secondo un’indagine pubblicata il 21 marzo su Le Parisien, ben il 55% dei cattolici francesi (ripeto, dei cattolici) ha una cattiva opinione di Benedetto XVI. Quando, anche da noi, il Papa dovrà rendere conto di ciò che dice?

5 commenti:

  1. Non so se è un campione significativo, ma molti dei cattolici (italiani) che conosco sono incavolati non poco con il Papa. E non sto parlando di rivoluzionari legati alla Teologia della Liberazione: sto parlando di signore altoborghesi che hanno sempre tenuto in gran conto l'"essere perbene" (quindi: andare in chiesa, eccetera: e dichiarano che dopo la faccenda di Welby e quella della Englaro non riescono più a entrarci), di parroci di parrocchie del centro (che magari pensano che quella coppia gay sia prima di tutto una coppia che si ama e una coppia di fratelli in Cristo), di gente che ha lavorato per la Chiesa. Diamine, persino Beppe Severgnini (il campione dell'Italiano Medio Mediamente Conformista) ormai non risparmia critiche - e critiche a chi non critica.

    Per un campione più significativo, potrebbe esserci l'indagine di qualche tempo fa della Chiesa Valdese, che metteva in evidenza come i cattolici italiani fossero pochissimo cattolici.

    La differenza significativa con la Francia, però, credo sia che lì le critiche al Papa si possono pubblicare anche sui giornali non "di sinistra" (vedo un link a Le Monde), in Italia guai a chi fiata. Per ora...

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  3. La Chiesa si regge in piedi solo grazie all'ignoranza dei nostri poilitici
    Se fossero eliminati l'otto per mille, il Concordato e l'ora di religione, sparirebbe dalla scena del mondo nello spazio di pochi mesi.
    Se vogliamo risolvere una questine di tanta importanza, dobbiamo mandare a casa questi politici da quattro soldi.

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  4. ...mi sa tanto che i politici nostrani più che ignoranti, siano opportunisti: i preti alle prediche della domenica danno spesso e volentieri indicazioni di voto esplicite.
    Lo dico per esperienza diretta.

    Lorenzo

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  5. Cari amici, sono un politico attivo ed incaricato, cattolico e democristiano che voi "tanto ammirate". Tuttavia vi garantisco che lavoro per la chiesa e non traggo alcun vantaggio nella mia attività da essa. La Chiesa, per sua natura non vive in democrazia, ma in "Amore" ed obbedienza al Papa ed ai Vescovi che la nutrono incessantemente con i proprio Magistero, tanto utile per la società, la morale ed il futuro dell'umanità. Dovreste - e scusate se ve lo consiglio con veemenza - cominciare a guardare le cose dal di dentro e non a criticarle da fuori. Fate un'esperienza di fede e vedrete che l'oro non sta fuori dalla Chiesa... Auguri e Buona Pasqua.

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