07 marzo 2009
Razza "humanimal"
Dalla tre giorni del Congresso Mondiale per la Libertà di Ricerca uscirò con un’apertura ulteriore rispetto alle mie vedute già piuttosto liberali e libertarie: non esiste alcun concetto legato alla “dignità umana”. Secondo John Harris, professore di Bioetica all’Università di Manchester, la “dignità” non aggiunge nulla all’”umano” e distoglie l’attenzione dai “diritti umani” e dalla loro preservazione. Di più: la “dignità umana” porta con sé un concetto di purezza della razza umana che viene difesa soltanto nella teoria ma non nella pratica. Eccetto i vegetariani da generazioni, infatti, il Dna di tutti noi è affetto dal mangiare animali. Pertanto la difesa della razza umana, in primis dalla Chiesa che ha denunciato la “mostruosità contro la dignità umana” degli embrioni ibridi, la cui creazione è stata autorizzata in Gran Bretagna per la ricerca sulle staminali, si basa su degli assunti falsi, perché la nostra razza non è pura già ora. E poi ricorda tanto purezze evocate settant’anni fa, che hanno avuto conseguenze degradanti sulla nostra “razza”.
Non ho capito. In che modo mangiare carne modificherebbe il dna? A parte ovviamente l'adattamento ad una dieta vegetariana/carnivora/onnivora che però dovrebbe richiedere ben più di qualche generazione, credo.
RispondiEliminaoz, sei quello che mangi...
RispondiEliminaAllora tra un po' dovrei avere capelli crespi rossi, cerone bianco e un sorriso demenziale :D
RispondiEliminaMa la mia domanda rimane, perché mi pare proprio che certe affermazioni di scientifico abbiano ben poco.
"Eccetto i vegetariani da generazioni, infatti, il Dna di tutti noi è affetto dal mangiare animali"
RispondiEliminaCon questa affermazione, Giulia Innocenzi si è giocata tutti i miei voti futuri.