15 aprile 2009

Concorrenza sleale, e la Chiesa non si tocca

TERREMOTO: ASS.COSCIONI, E L'8 PER MILLE? CHIESA NON SI TOCCA...   (AGI) - Roma, 15 apr. - "E' indicativo il fatto che Tremonti si sia affrettato a includere i terremotati d'Abruzzo tra i possibili beneficiari del 5 per mille, mentre la possibilità di finalizzare allo stesso scopo le donazioni dell'8 per mille destinate allo Stato, e di pubblicizzare adeguatamente tale opzione, non sia stata neanche presa in considerazione". E' quanto fa notare Alessandro Capriccioli, membro della Giunta dell'Associazione Luca Coscioni e del Comitato Nazionale di Radicali Italiani, che sottolinea: "Così facendo lo Stato finisce per esercitare una vera e propria concorrenza sleale ai danni delle associazioni di volontariato e delle ONG, peraltro bisognose di fondi per realizzare i numerosi progetti di cui si fanno carico, mentre dall'altro si guarda bene dal promuovere la stessa concorrenza nei confronti delle confessioni religiose, in primis la Chiesa Cattolica. Il quadro è sempre il solito: neanche nell'emergenza più drammatica ci si degna di dismettere un atteggiamento di sudditanza nei confronti della Chiesa che non si limita alle dichiarazioni o alle opinioni politiche, ma si spinge perfino a non chiedere agli italiani dei fondi che in questo momento sarebbero utilissimi: una sudditanza che assume quindi i contorni più concreti del denaro e del potere che ad esso si ricollega". (AGI) Pgi 151250 APR 09

9 commenti:

  1. La cosa è molto più sottile, in quanto proprio ieri il Vaticano, nella persona di chi non mi ricordo, ha annunciato che avrebbe dato una parte dei ricavi provenienti dall'8 per mille ai terremotati. Così decidono loro quanto dare e quando, ed evitano che a qualcuno venga in mente di decurtare i loro fondi per legge. Non sarebbe mai accaduto, certo, ma bisognava salvare la faccia.

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  2. E' assurdo come anche le scelte su parte delle nostre tasse siano in realtà finte scelte...

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  3. La sudditanza è così forte che mi pare lecito il sospetto che il Vaticano ha minacciato lo Stato italiano di rivelare le sue magagne, se oserà ribellarsi alla sua condizione di servo della Chiesa.
    Se le cose stanno così, significa che tra non molto i preti si sostituiranno ai nostri parlamentari e ci useranno pe tirare la carretta.

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  4. Purtroppo rivendicare la laicità dello Stato equivale ad andare contro la Chiesa che, a sua volta, significa perdere almeno 3/4 dell'elettorato.

    Io farei pagare l'ICI (e pure il passaporto visto loro ce l'hanno gratis) e toglierei qualsiasi forma di sostentamento economico. A lavorare. Aria.

    E poi, nessuno si è soffermato a pensare visto che l'occasione purtroppo è sempre drammaticamente triste: per quale * di motivo i funerali di uno Stato LAICO devono essere celabrati con rito religioso??

    Ho letto rapidamente la legge che li norma e non ho peraltro trovato riferimenti.
    Misteri dell'italiota devozione.

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  5. E di Anna Finocchiaro a Ballarò, che mi dici? Ha difeso il volontariato contro l'ipotesi 5x1000, ma non UNA sola parola sull'ipotesi 8x1000.
    Deludente.
    :)

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  6. scusate.ma a questo punto ho un po di confusione:se l'8x1000 viene destinato allo stato a questo punto a chi va?!...negli anni scorsi l'ho devoluto ai valdesi...ma quest' anno è sempre piu contorto il meccanismo causa le polemiche...
    mirko

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  7. Valdesi, tutta la vita. Quello che va allo Stato, lo Stato lo rigira (anche) alla Chiesa in vari modi. Ne parlerò.

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  8. E si che il loro dio avrebbe detto che ci si guadagna il pane col sudore della PROPRIA fronte: ovvero LAVORANDO.
    E non con il lavoro degli altri!
    Questi non ascoltano neanche il loro dio.
    Andate a lavorare invece di tosare il gregge, manica di parassiti!

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  9. @ armyz
    La cosa ancor più sconcertante è che a celebrare il rito (e a segnare il territorio con l'incenso) fosse il segretario di stato del Vaticano! Questo è lesivo della pietà dei defunti e dei sopravvissuti, altro che la vignetta di Vauro!
    Giovanna

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