29 maggio 2009

La pillola dello stupro dopo

Da Alfa y Omega, pubblicazione curata dall'Arcivescovado di Madrid:
Cuando se banaliza el sexo, se disocia de la procreación y se desvincula del matrimonio, deja de tener sentido la consideración de la violación como delito penal. (...) Ése es el ambiente cultural en el que vivimos, y, sin embargo, la inmensa mayoría de los españoles consideraría una aberración que se sacara la violación del Código Penal, aunque, a sólo cien metros, uno tuviera una farmacia donde comprar, sin receta, la pastilla que convierte las relaciones sexuales en simples actos para el gozo y el disfrute.
Il che, in italiano, equivale a dire più o meno:
Quando si banalizza il sesso dissociandolo dalla procreazione e svincolandolo dal matrimonio, viene meno la considerazione dello stupro come delitto penale. (...) Questo è l'ambiente culturale in cui viviamo: la grande maggioranza degli spagnoli considererebbe un'aberrazione l'eliminazione dello stupro dal Codice Penale, ma solo a cento metri si troverà una farmacia dove acquistare, senza ricetta, la pillola che trasforma i rapporti sessuali in semplici atti per il piacere e il divertimento.
Chiaro, il messaggio? Pillola del giorno dopo e stupro, secondo le gerarchie cattoliche, sono più o meno la stessa cosa: legalizzare la prima, in qualche modo, equivale a legittimare il secondo.
Si tratta di uno splendido messaggio rivolto a tutte le donne: vuoi decidere liberamente e consapevolmente sul tuo corpo e sulla tua maternità? Fai pure. Ma poi non venire a lamentarti se qualcuno ti violenta.
Il finale dell'invettiva, che sarebbe lecito immaginare come un perentorio "troia che non sei altro", non è peraltro rintracciabile nel testo elaborato dai vescovi.
Converrete con me, tuttavia, che è ampiamente sottinteso.

12 commenti:

  1. E quando sono le suore ad essere stuprate o le bambine? O la moltitudine di donne in certi stati dell'Africa che vengono violentate quotidianamente? Certe volte non riesco proprio a capire come ragioni certa gente... Boh.

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  2. semplice.. non ragionano. sono a senso unico, come il sedere dei bambini che cercano. li, la pillola non serve.

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  3. Mi rendo conto ogni giorno di più di quanto siano laidi, prepotenti, vigliacchi e schifosamente bugiardi i preti.
    Che schifo!

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  4. @Lorenzo

    Non "i preti".
    Alcuni preti. Tanti, pochi, questo si può discutere.
    O se vogliamo "le alte gerarchie ecclesiastiche".

    Ma non banalizziamo. E non lasciamo cadere nel vuoto le generalizzazioni.

    Lele

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  5. È bene non generalizzare, sì. Però il problema, sig. Lele, è che il prete "buono" (quello che si fa il mazzo per davvero, per intenderci, e a cui l'astinenza coatta non ha spappolato il cervello, al punto di sparare le cazzate di cui sopra o peggio) compie un danno per certi versi ancor più grave: convincere che la che la Chiesa sia, a sua volta, "buona".
    Parliamo, come minimo, di connivenza.

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  6. Proprio come ha detto Marcoz.
    Chi non si dissocia apertamente, ripeto: apertamente, da tali comportamenti e/o non fa nulla perché cessino è e rimane sempre un complice.
    Quando mi riferisco ai 'preti' intendo quello che normalmente viene definito 'clero', tanto per distinguerli dalle loro 'pecore'.
    Non uso la parola clero solo perché etimologicamente ha un significato positivo (la parte eletta!:-) )che mi sembra del tutto inappropriata a descrivere quel marciume.

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  7. La cosa grave è che sottointendano che anche lo stupro, almeno per lui, è "piacere e divertimento". Altrimenti non si spiega l'analogia.
    Non ho manco più l'energia di incazzarmici.

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  8. Quoto Leilani, per me ha colto in pieno il punto.

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  9. Dai ... è uno scherzo ... vero? Non posso e non voglio crederci (anche se sò che mi devo ricredere) che possiamo vivere in questo mondo? Mi sono cadute le braccia ... :(

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  10. Non capisco come possa reggere il ragionamento del tonacato anche al livello più superficiale ... Me lo spiega qualcuno???
    Se prima di violentarmi mi forzano al matrimonio o se ci resto incinta non è più stupro???
    Poi non parliamo della sharia...

    Silvia

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  11. ma poi alle cariche ecclesiastiche cosa gliene frega di quello che facciamo noi?

    Loro non posso fare sesso (tsé come no), non posso farsi una famiglia ma predicano su queste due cose come se fosse affar loro.

    Com'è che cantava gaber? "Che con la scusa di dio tira fuori tutto quello che gli sembra giusto"

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  12. @ugaciaka -> come si dice? "fai quello che dico ma non fare quello che faccio?" ...

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