25 maggio 2009

Obblighi

Il ddl sul testamento biologico obbliga all’idratazione e alla nutrizione artificiale. «Non è un obbligo. Non c’è la possibilità di rifiutare». Certo, è facile ridere di Eugenia Roccella. E' facile prendere questa frase e improvvisare la classica scenetta regalziana in cui la Roccella vestita da infermiera ti offre qualcosa e tu rifiuti ma poi lei ti costringe legandoti alla sedia - e seriamente, Regalzi, non voglio neanche sapere come vanno a finire questi sogni che fate voi laicisti senza Dio. E' fin troppo facile ricorrere a trucchetti da sofisti, prendere le parole pronunciate dalla Roccella, estrapolarle dal loro contesto e inserirle ad arte in un altro contesto del tutto analogo per poi poter dire, "avete visto, da quell'affermazione discendono delle conclusioni ridicole, quindi era una stronzata". Usare la logica per smentire la Roccella. E' facile. Qualunque cretino può farlo. Ma vogliamo invece provare ad andare un po' più in là? Vogliamo fare il primo passo, vogliamo dialogare, per una volta, con queste persone? Non vi rendete conto che il loro procedere per buffi dogmi privi di fondamento, il loro disprezzo della realtà e dell'hard rock anni '70, perfino i loro BRUCERETE TUTTI ALL'INFERNO non sono altro che inequivocabili segnali di un bisogno di affetto e di attenzione da parte nostra? E allora ci provo io, a spiegarvi cosa voleva dire Eugenia, a fare da interprete. Eugenia dice che obbligo e impossibilità di rifiuto sono due cose diverse. Ed è vero, come chiunque abbia mai evitato con cura di incontrare quel compagno di liceo che organizza le rimpatriate per paura di essere invitato ben sa. Finché non riesce a invitarvi non avete nessun obbligo verso di lui, nemmeno quello di restituirgli i cento euro che vi ha prestato in gita ad Amsterdam o la fidanzata*. Funziona così in molti altri casi. Se io apro un negozio non sono obbligato a pagare il pizzo: quando qualcuno verrà a chiedermelo, allora non potrò rifiutare. La differenza è enorme e apre nuovi entusiasmanti scenari di possibile dialogo tra laicisti e marionette: ad esempio, nel caso della fecondazione assistita, si potrebbe stabilire che la donna non è obbligata ad impiantare tutti e tre gli embrioni, ma se il dottore glielo chiede per favore allora non può dire di no, quantomeno per una questione di educazione**. Se vi sforzaste almeno un po' di confrontarvi con chi la pensa diversamente da voi potreste apprezzare la buona volontà e l'impegno di persone come Eugenia. A Eugenia hanno anche chiesto, "A lei non sembra che la legge 40 o la discussione sul testamento biologico siano state modellate sui diktat del Vaticano?", e lei ha risposto: "Se avessimo fatto una legge sulla procreazione assistita orientata in base alla fede, semplicemente avremmo dovuto vietarla perché questa è la posizione della Chiesa cattolica", e invece no, loro ci hanno concesso di procreare assistiti, limitandosi a rendercelo parecchio difficile. Grazie Eugenia. Avreste potuto fare una legge che diceva semplicemente "la fecondazione assistita andate a farla in Spagna". Grazie di non averci obbligato. -------- * E' uno dei tanti buoni motivi che una persona può avere per non iscriversi a Facebook. ** "Guardi che mi offendo". "No grazie, dottore, davvero, come se avessi accettato". "Va bene, ma non sa cosa si perde (mette a posto la crostata). Per quanto riguarda gli embrioni invece glieli impiantiamo tutti e tre in ogni caso".

6 commenti:

  1. Mi viene in mente solo una parola: puttana.

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  2. Vediamo se ho capito.
    È come se si accusasse qualcuno di boicottare i non credenti (che so: impedendo una campagna dinamica sui bus), sotto la pressione del potere religioso, e che questi rispondesse:"Non è vero: se seguissimo le più radicate volontà della Chiesa, dovremmo mettere l'ateo che richiede gli spazi pubblicitari a bruciare sul rogo". Giusto?

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  3. Aioros, mi sono rotto il cazzo di dirti che sei un genio.
    Quindi esercito la mia libertà di non farlo.
    Tanto lo sai.

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  4. @Metilparaben

    No, no. Non sei obbligato a dirgli che è un genio, solo non puoi rifiutarti di farlo.

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  5. La mia liberà ne risulta compressa... perchè mi sento in OBBLIGO di mandare a CACARE quella dolce signora di cui sopra.

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