Secondo Don Antonio Sciortino, direttore del noto periodico, sarebbe infatti necessario un intervento esplicito della Chiesa, la quale dovrebbe pronunciarsi ufficialmente e condannare con fermezza la situazione di degrado morale nella quale è precipitata la politica del nostro paese.
Ebbene, siccome sono uno dei pochi che considera ancora l'onestà intellettuale qualcosa di più di un semplice ammennicolo di cui agghindarsi quando si esce a cena con gli amici, vi dirò come la penso: siccome gli interventi pubblici del Vaticano aventi ad oggetto le vicende politiche italiane mi sono assai sgraditi quando riguardano temi sui quali la Santa Sede esprime posizioni in disaccordo con le mie (leggasi eutanasia, fecondazione assistita, aborto, contraccezione e via discorrendo), non vedo perché essi dovrebbero incontrare il mio favore allorché esprimano, sia pure per grandi linee, punti di vista che personalmente condivido.
Trattasi, lo ribadisco, dei rappresentanti di uno stato estero: riterrei appropriato, pertanto, che le loro opinioni sulle vicende politiche del nostro paese le tenessero per sé.
Di qualsiasi vicenda si tratti.
caro metil,
RispondiEliminasai bene che la penso esattamente come te su tutte le questioni che riguardano le ingerenze dei nostri ingombranti coinquilini romani nella politica italiana.
va anche detto che mi darebbe parecchio al culo, vedere costoro sbracciarsi per esprimere apprezzamenti a questo governo e tacere di fronte a quello che (secondo la LORO morale, in primis) rappresenta uno scandalo bello e buono.
con affetto
Ma: se la cei fosse autonoma dal vaticano, se avesse parlato al tempo di Sindona, se avesse parlato al tempo dello scandalo ior-Calvi, se avesse parlato di tutti gli altri scandali, che se si racontassero tutti bisognerebbe scrivere un'enciclopedia treccani solo per loro, come dicevo, la sua parola varrebbe "forse" qualcosina. E' meglio che la santa ditta trangugia e ingoia se ne stia zitta,come ha fatto anche sul resto. Chissa, forse, i "cari fedeli" così cominceranno un pochettino, non troppo eh, che sennò gli viene l'emicranea, a vedere che razza di gente ne sfrutta le loro credenze, usate solo per il potere e il denaro. Vedasi padri pii e simili solo per citare gli ultimi.
RispondiEliminaConcordo pienamente. Che dicano cose condivisibili (raramente) oppure no, semplicemente non sono affari che li riguardano.
RispondiEliminaVorrei però fare una riflessione. Quando si tratta di questioni riguardanti i diritti civili (aborto, eutanasia, unioni omosessuali...), dunque ciò che riguarda la libertà della gente comune, il pretume non perde occasione di far sentire la propria voce attraverso proclami di stampo medievale. Quando, invece, si tratta di questioni riguardanti i potenti, assumono sempre un atteggiamento di prudenza, non volendo mettersi contro chi è in grado di ricompensarli, ad esempio, con un aumento dei fondi destinati alle scuole cattoliche, o con l'approvazione di leggi clericali illiberali.
Tutto questo, da parte di un'associazione il cui capo sbotta un giorno sì e l'altro pure contro il relativismo...
già, chissà per quale motivo la voce ufficiale della chiesa cattolica non ha parlato di propria spontanea volontà.
RispondiEliminaEh, quanto dà fastidio la voce della coscienza...
RispondiEliminaInfondo anche il cervello di qualcuno che concorda con quanto scritto qui sembra essere uno "stato straniero"
N.B. leggasi anche coscienza=Chiesa
Ecco che esce la malafede: giornali stranieri come il FT, El Pais e compagnia bella possono criticare, dire, commentare (anzi vengono sbandierati come portavoci di libertà) mentre se il Vaticano parla...allora vi dà comunque fastidio. Il Vaticano, statene certi, commenterà quando sarà dimostrata la verità. Per il momento si fa portavoce di chi è senza peccato scagli la prima pietra.
RispondiEliminaCarissimo anonimo,
RispondiEliminasono certo che il tuo commento è frutto della disattenzione: non credo, infatti, che possa sfuggire al tuo acume la circostanza che i soggetti da te citati sono dei giornali, i quali istituzionalmente sono preposti a commentare fatti, notizie e accadimenti; il Vaticano, al contrario, non è un quotidiano, ma uno Stato. Estero, per la precisione. Non giocare a buttarla in confusione con me, suvvia: sono pronto al dibattito, ma almeno cerchiamo di capire vagamente di cosa si parla. Documentarsi, per favore.
La quaestio è delicata, trattandosi di fede o di superstizione, a seconda dei punti di vista, costoro reclamano il diritto di mettere becco su tutto ciò che riguarda la creatura divina.
RispondiEliminaDaltra parte noi ne manteniamo i vizi, pedofili e stregoni vari, quindi ne dobbiamo sopportare anche le presunte virtù. Dovremmo rammentare più spesso che gandianamente abbiamo una sola guancia da offrire, poi entra in ballo l'autodifesa.
Il fatto è che costoro scelgono sempre anche i tempi giusti, per es., l'intervento di Famiglia Cristiana, avrebbe dovuto apparire come minimo 15 giorni fa, invece appare oggi quando il suo clamore alle prossime elezioni sarà ormai impercettibile... Sono ormai 2000 anni che studiano come fregare la gente !
Se richiamo alla vostra memoria una strofa mazziniana del 1° Risorgimento, spero non vi adombriate, così un pò per celia ed un pò per non morir( di noia) :
... e con le budella dell'ultimo prete impiccheremo il papa ed il re ! Komunista anche Mazzini ?
Nei tempi andati sì barbari e feroci
i ladri s'appendevano alle croci,
ai tempi nostri più leggiadri
s'appendono le croci in petto ai ladri
( Giuseppe Mazzini, il già noto Komunista )
Un pò di musica rimembratoria ogni tanto non farebbe male ...
Questione intricata.Personalmente ritengo che meno i preti si occupano di politica e meglio è.Dovrebbero dedicarsi alle anime del loro gregge,alle preghiere,alle loro pratiche bizzarre (messe,pellegrinaggi a Monterotondo ecc.).
RispondiEliminaDetto questo,definire un'intrusione vaticana le parole di don Sciortino mi sembra eccessivo.Diverso sarebbe il caso di pronunciamenti ufficiali da parte di papa,cei e compagnia bella,questi sì rappresentanti di uno stato estero e di un'istituzione che non dovrebbe mischiarsi negli affari nostri.
E' sottile il confine tra l'invasione di campo clericale e la legittima manifestazione del proprio pensiero;garantita a tutti,questa (giustamante),anche ai preti.
E poi non dimentichiamoci quante volte ci siamo domandati in queste settimane:"Ma la chiesa dov'è,dove sono i cattolici? Perché i preti,sempre pronti a curiosare nelle nostre camere da letto,e a condannare quello che vedono,tacciono su queste vicende di donnine -e ragazzine-?"
Non mi dispiace,per finire,la condanna di don Sciortino.Se è vero che alla redazione di Famiglia Cristiana sono arrivate tante lettere di cattolici, turbati da questo spettacolo inverecondo,vuol dire che,forse,la devastazione antropologica,morale,culturale di 20 anni di berlusconismo non è ancora irrimediabile.
Grazie per il commento, che mi dà modo di chiarire: non giudico un'intrusione il fatto in sé che Famiglia Cristiana commenti le vicende politiche italiane, ma giudicherei un'intrusione (ed è questo l'oggetto del post) l'eventuale intervento della Chiesa, così come auspicato dal periodico.
RispondiEliminaCit. "Eh, quanto dà fastidio la voce della coscienza..."
RispondiEliminaAi preti pedofili neanche un po...
Hanno anche il coraggio di dire che vengono adescati dai bambini!
E che li perdonano per averli accusati...
Direi che mettere vicine le parole coscienza e chiesa è una bestemmia, oltre che un'insulto all'intelligenza umana.
@ Alfredo
RispondiEliminaScusami la pedanteria,oggi gira così.
"Bisognerebbe impiccare tutti i nobili con le budella dei preti" è un detto famoso (di cui tu hai citato una variante) di un...curato! Un prete ateo -proprio così- morto nel primo '700. Meslier.
Non volermene. Ciao
Ale b.. non ti preoccupare, non mi formalizzerei, quandanche ..............
RispondiEliminaciao
"Direi che mettere vicine le parole coscienza e chiesa è una bestemmia"
RispondiEliminaTanto quanto metterlo accanto a "italiano" o "laico" visto e considerato che i preti pedofili sono meno del 7 per mille e che non si può pertanto fare di tutta la Chiesa un covo di pedofili.
Invece una vera bestemmia è dire che la somma dei quozienti intellettivi delle persone alle quali rispondo supera il valore 5.
@saccente: un po' come dire che " Perché dire no, oggi, a forme di convivenza stabile alternative alla famiglia, ma domani alla legalizzazione dell'incesto o della pedofilia tra persone consenzienti?". diciamo che concordo con te che generalizzare sia una cazzata basta che lo sia sempre.
RispondiEliminaVolevo condividere con voi che concordo con Metil, mi permetto solo di considerare senza per altro concludere che per questo la chiesa è legittimata a parlarene, che in questo caso prenderebbe una posizione sul comportamento pubblico di un cattolico, che spesso se ne a erge difensore.
Saccente, è evidente che quello che scriviamo su questo blog non riscontra i tuoi favori, così come è pure evidente che i tuoi commenti non riscuotono il nostro interesse.
RispondiEliminaPerché non fai un favore a tutti migrando verso altri lidi?
@bleek; ma che sei matto? Saccente è il nostro idolo, deve assolutamente rimanere.
RispondiEliminaops..
RispondiEliminaPrendo atto del commento di Kaizen e ritratto: Saccente, rimani a farci divertire...
Faccio una domanda naif:
RispondiEliminama se fosse un prete che scrive su ElPais (Don Gianni BagetBozzo scriveva su molti quotidiani..) potrebbe esercitare diritto di critica ?
Quanto falso pudore e pura ipocrisia dai vostri sepolcri imbiancati.
P.S. Don Sciortino la pensa come voi, e non sapendo far tornare al potere i famosi cattolici adulti, si attacca ad invocare "la Chiesa"
P.P.S. Ma Famiglia Cristiana la leggete anche quando parla dell'aborto e delle unioni gay o è un interesse ad intermittenza?
dato per scontato che la chiesa non dovrebbe intervenire mai sulle questioni politiche italiane, a mio avviso l'esortazione di famiglia cristiana non è altro (come il fatto che il papa abbia indicato a modello de gasperi giorni fa) che un "avvertimento mafioso" a berlusconi e ai suoi. come dire: "prima che vi togliamo l'appoggio (da cui dipende la vostra permanenza al governo) vi chiediamo di non metterci in imbarazzo, perché andando avanti così diventa difficile persino per noi ignorare la cosa. se non lo farete, peggio per voi". quindi non ne sarei così contento; per entrambi i motivi (ingerenza; chi potranno sostenere "dopo")
RispondiEliminaenci caro,
RispondiEliminada adoratori di Voltaire ne rispettiamo le opinioni, lo leggiamo per tenerci informati del pericolo che corriamo giornalmente, solo che ahimè, non godiamo nè della sua nè della vostra reciprocità reciprocità.
Non abbandoniamo mai incustoditi i cerini, pertanto.
post da incorniciare.
RispondiEliminaAvrei voluto scriverlo io.