06 agosto 2009

Ma come, ho sporto querela.. ergo sono innocente..

LE REAZIONI- Fabrizio Cicchitto non ci sta. E spiega: «Le dichiarazioni della signora Maurizio nei miei confronti pubblicate sull'Espresso sono false, totalmente infondate, ridicole e rese pubbliche solo a scopo diffamatorio e calunnioso. Ho dato incarico a uno studio legale del luogo di sporgere querela e agire in sede civile nei confronti della signora Maurizio e dell'Espresso»
La domanda è sempre la stessa:
se sai di essere innocente, "annunci" di agire in sede civile anziché penale?

5 commenti:

  1. Una domanda da un ignorante in materie giurisprudenziali: che differenza c'e' in questo caso tra l'agire in sede civile e l'agire in sede penale?

    Se Cicchitto avesse agito in sede penale, cosa sarebbe cambiato a livello processuale?
    E a livello politico?

    Grazie

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  2. L'azione civile implica semplicemente una richiesta di risarcimento danni.
    Nell'ordinamento italiano l'azione penale è esercitata dal pubblico ministero una volta iscritta la notizia di reato e compiute le indagini preliminari.
    Ne consegue che, onde evitare di infilarsi maggiormente nei guai, nel caso in cui non si sia del tutto innocenti è meglio lasciar da parte l'ipotesi penale.

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  3. credo che la differenza la faccia il tipo di sanzione inflitta al giudicato colpevole (non ne sono sicuro comunque)

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  4. Sporgere querela e agire in sede civile sono due cose diverse, che possono essere perseguite contemporaneamente. La querela la sporgi davanti ai carabinieri (o al PM) e fa partire la notizia di reato. L'azione civile è finalizzata al risarcimento del danno, che prescinde dall'esistenza o meno di un reato.

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  5. magari c'è chi pensa che agire in sede penale per l'esternazione dei proprio pensieri anche fossero cazzate è una bastardata.

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