30 settembre 2009

Eutanasia: è vero, che siete d'accordo con loro?


Va bene, gente, diciamoci le cose come stanno: vi pare ragionevole che nel 2009 l'ipotesi di concedere a persone affette da terribili malattie terminali o croniche senza alcuna prospettiva di guarigione la possibilità, ove lo decidano lucidamente e consapevolmente, di porre fine alle proprie sofferenze con un'iniezione letale, venga considerata uno "spettro"?

In altri termini: voi la pensate come Avvenire, oppure ritenete che la legalizzazione dell'eutanasia -entro limiti rigorosamente stabiliti, s'intende- costituisca un'ovvia declinazione dell'autodeterminazione e della libertà di scelta che in uno stato di diritto dovrebbero spettare a ciascun individuo?

Fatemelo sapere, come la pensate: perché, sapete com'è, quelli del fronte fondamentalista vanno in giro a blaterare che siete d'accordo con loro, e io sono convinto che dicano una bugia.

Resto in attesa della vostra opinione.

24 commenti:

  1. dicano quel che vogliono, ma...not in my name :)

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  2. Dicano quello che vogliono fino a un certo punto: millantano di rappresentare il sentire comune, mentre io credo che non sia così.

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  3. Chi ha dato all'autodeterminazione la supremazia?

    autodeterminazione... parolona inutile

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  4. Per i servi come te, certo che è inutile. Per gli uomini liberi, invece, è la parola fondamentale. Se ti piace essere determinato da altri, fai pure: ma non cercare di coinvolgere il prossimo nella tua ansia di schiavitù.

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  5. E io che pensavo che il libero arbitrio fosse uno dei cardini dell'idea cattolica. Ma tu guarda.
    Mi sbagliavo si vede.

    Per rispondere alla domanda, no non sono d'accordo. Quando concorderò con l'avvenire, vi prego, almeno schiaffeggiatemi.

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  6. Sull'eutanasia la penso come te.
    Ma temo che i lettori di questo blog non rappresentino un campione statistico significativo.

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  7. In altre parole, vuoi dire che chi non legge questo blog è favorevole all'idea che altri decidano al suo posto?

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  8. Nemmeno io concordo con l'Avvenire, tuttavia suppongo non sia infondato il dubbio di "G.". Chi legge questo blog probabilmente è tendenzialmente più lontano dalle posizioni di Avvenire di quanto non sarebbe un campione statisticamente significativo.

    Ritengo tuttavia che generalmente, tra la "gente comune", le posizioni di Avvenire siano assai poco diffuse e condivise: questo almeno mi suggerisce la mia esperienza personale, indipendentemente dal credo religioso o dalle posizioni politiche delle persone con le quali ho avuto occasione di affrontare l'argomento.

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  9. «Far be it from God, that he should do wickedness; and from the Almighty, that he should commit iniquity.» [Job 34, 10]

    Dio non obbliga l'Uomo a soffrire, né per Lui, né per chi pretende di parlare a Suo nome.

    Chi crede sa che, alla fine, sarà solo di fronte a Lui. E questa è una vera e propria fortuna. :-)

    La libertà personale è uno spettro solo per chi, negandola, ci costruisce sopra il suo potere.

    Forse non mi farò mai uccidere, ma non negherò a nessuno il diritto di scegliere diversamente.

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  10. La chiesa, nella sua arroganza e presunzione, pensa di parlare a nome di tutti, non accettando il fatto che qualcuno possa pensarla diversamente. La mia vita, sia chiaro, decido io come condurla e come farla finire, non accetto che nessun Papa o prete possa dirmi come devo morire. Sono fatti miei e non loro.
    Per finire, dico questo ben sapendo di essere lucido e sano di mente. Se per caso un giorno dovessi essere d'accordo con l'Avvenire vi autorizzo fin d'ora a uccidermi!!! :-)

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  11. Per me l'eutanasia dovrebbe essere concessa a quelli che, affetti da malattie degenerative allo stadio terminale, e in piene facoltà mentali, chiedano di essere sollevati dalle loro continue sofferenze.
    Ciò non vuol dire che tutti i malati di lupus o leucemia o altre malattie non curabili debbano essere messe al muro e fucilate.
    Dov'è la mancanza di auto-determinazione? Anzi, più di così non vedo come.

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  12. d'accordo con voi e, naturalmente in totale disaccordo con l'avvenire.

    vuoi soffrire? fallo!
    ma se a me non garba, non me lo puoi imporre per principi tutti TUOI!

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  13. Personalmente non so se in caso di malattia irreversibile vorrei lasciarmi morire in anticipo oppure no. Quello di cui, però, sono certa è che nessuno deve impedirmi di scegliere cosa fare e/o decidere al posto mio.
    Ma ho anche il dubbio che molti non la pensino come me e invece credano che sia giusto che altri (il medico curante, ii parroco, la guida spirituale o persino il santone o mago di turno ...) decidano al posto loro.

    Conoscete exit, l'associazione che aiuta a morire in Svizzera? Ci sono dei documentari interessantissimi sul loro operato e sulle scelte dei malati.

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  14. Sono interessato a pareri che mi possano chiarire un punto di un'eventuale procedura eutanasica, che sia gestita "entro limiti rigorosamente stabiliti"; perché, pur essendo io totalmente per l'estrema l'autodeterminazione, mi rimane un dubbio sostanziale sull'eutanasia, quando si devono porre i paletti in termini di legalità.
    Fermo restando l'adozione di una prassi prudente (analisi del richiedente, periodo di verifica, e via dicendo), come può la società (lo Stato) determinare con esattezza fino a dove può concedere l'eutanasia e dove può (o deve) rifutarsi di erogarla?
    Con quale criterio si determinerebbe chi ha facoltà di avvalersene oppure no, visto che l'infermità, di per sé, non può essere presa come ragione esclusiva sotto un profilo logico, seppur umanamente comprensibile?

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  15. purtroppo l'utilizzo delle parole, da parte cattolica, è fondamentale.
    Il titolo, ripreso dal Manifesto di Marx ed Engels, associa due grandi nemici della chiesa cattolica; il termine eutanasia, poi, riporta alla mente qualcosa di imposto dall'esterno e contro la volontà dell'interessato. La chiesa apostolica cattolica romana ha tutto l'interesse a distogliere l'attenzione dal concetto di autodeterminazione, per far invece passare l'idea (falsa, naturalmente) che ogni malato sarà ucciso non appena lo deciderà la sua famiglia.
    quindi no, non sono d'accordo, ed è necessario trovare il modo per diffondere le opinioni dei contrari almeno quanto lo sono quelle dei favorevoli.
    rimane il fatto che l'Avvenire è letto da molte più persone rispetto a questo blog (purtroppo), e nei telegiornali riportano le parole dei vescovi, non i commenti su Metilparaben....

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  16. Ragazzi ma di che stiamo parlando? Sull'eutanasia la posizione della chiesa è assolutamente minoritaria- perfino in Italia. E' un dato scontato e acclarato. Digitate su google "eutanasia eurispes" oppure "eutanasia sondaggio" e ne riparliamo.
    Non è comunque l'unico argomento su cui i precetti dei preti sono clamorosamente difformi dal sentire comune (vedi ad esempio la contraccezione o la sessualità prematrimoniale). E' che....non ce vonno stà.

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  17. La mia posizione sull'eutanasia è sempre stata molto chiara: è un diritto umano. Non ne ho fatto mai mistero sul mio blog ed altrove. Io farò presto un testamento. Che mi portino nella civilizzata Olanda se mi colpisse l'alzhaimer. Per altre malattie che comunque mi conserverebbero le facoltà cognitive e quindi l'autoderterminazione, la decisione sarà mia ed ovvia.
    I fondamentalisti anti-eutanasia ovviamente non hanno mai visto un paziente terminale di una qualsiasi malattia a degenerazione progressiva.
    Ma a volte mi chiedo cosa abbiano mai visto tali bigotti.

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  18. ma non solo l'eutanasia, anche il suicidio, assistito o no, rientra nei diritti fondamentali!

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  19. Mai stato d'accordo con alcuna opinione anche solo vagamente derivante da assunti dogmatici, religiosi, superstiziosi.

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  20. POSSIBILITA' DI AMMAZZARMI
    C'è una cosa che ritengo aberrante in tutta questa situazione ma a cui nessuno accenna mai.
    Ci sono malati terminali che sono ancora in grado di muoversi liberamente. Nessuno può impedir loro di decidere in autonomia di mettere fine alle proprie sofferenze, certe e tragiche, buttandosi da un balcone. Libertà di scegliere come vivere e come morire. Non possiamo scegliuere di non morire, ma possiamo scegliere come morire. Almeno quello!

    Se invece un malato terminale non può muoversi, ecco che è fottuto. Non può trascinarsi fino al balcone e non può chiedere a nessuno di avere un aiuto. QUESTO E' FOLLE. Significa imporre una convinzione a qualcuno SOLO PERCHE' NON E' IN GRADO DI AGIRE, benchè abbia già scelto.

    Ma come si può accettare una discriminazione del genere!?! E' un sopruso, una sopraffazione e una violenza allucinante. Roba da film dell'orrore!!!!!!!!!!!!

    Allora propongo che a tutti i malati terminali vengano rotte le ginocchia in modo che non possano più camminare e vengano legati ad un letto, perchè, si sa mai, potrebbero arrivare al balcone e buttarsi di sotto!

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  21. Personalmente penso che l'eutanasia sia una gran cosa e dato che attiene alla libera scelta di ciascuno di noi non mi sognerei di imporla ma preferirei che fosse consentita da una legge che avesse come principio ispiratore l'autodeterminazione (non come la legge sul testamento biologico che impone la vita forzata a chiunque al di la' dell'accanimento terapeutico)

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  22. Sono d'accordo con l'eutanasia così come viene presentata nell'articolo, e so che la maggior parte della gente che conosco, anche se non si mette attivamente contro le gerarchie ecclesiastiche, la pensa come me.
    Tuttavia è tipicamente orwelliano che una falsità (= la gente non vuole l'eutanasia, ne ha l'orrore) venga fatta passare per una "verità" soltanto a ripeterla abbastanza spesso o attraverso canali ben visibili. E i rischi sono grossi: tutte le persone ingenue, troppo giovani, troppo poco consapevoli o semplicemente poco interessate crederanno davvero che l'opinione più sbandierata sia anche l'opinione più condivisa.

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  23. x saccente
    grazie ai catto talebani come te non è possibile fare ricerca sulle cellule staminali e quindi in prospettiva utilizarle per scopi che possano ridurre i danni fisici alle persone. Una vergognosa legge 40, quella da abrogare assolutamente, non da luogo ad una liberta' scientifica che avete sapientemente imbavagliato. Spero vivmente che ti possa venire un tumore maligno a te e tutta la tua famiglia. Poi ridero' sulle vostre sofferenze.

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