14 ottobre 2009

Fosse la Binetti il problema


Credo sia il caso di fare un po' di chiarezza sulla vicenda dell'aggravante per omofobia, perché sì, ok, siamo tutti contro la Binetti adesso, ma la faccenda è un po' più complicata di così.

Soro:

Trovo intollerabile il comportamento dell'onorevole Binetti.
Bravo Soro, digliene quattro.

Penso che al di là degli aspetti formali, di cui ci occuperemo insieme al partito nella sua nuova dirigenza che verrà fuori nei prossimi giorni
bravo, minaccia ritorsioni serie,

ci sia un dato politico:
grande Antonello, fagli vedere, spara la cannonata.

La mia impressione è che Paola Binetti abbia poco a che fare con il nostro partito.
Ah, c'hai quest'impressione?
In effetti anch'io avevo una vaga idea - come una leggerissima sensazione - che la nonnetta non fosse proprio proprio la personificazione della sinistra democratica ideale. Ce l'avevo tipo due o tre anni fa. Ma mi ero risposto che probabilmente nemmeno il Pd era proprio proprio la partitizzazione della sinistra democratica ideale.
Ci avevi pensato, Antonello? No, te lo lancio così, come suggerimento, si sa mai che tra due anni hai un'illuminazione tipo "ehi, ma il Pd è venuto veramente una schifezza" e poi ti lamenti che nessuno te l'aveva detto.)

Quindi facciamo un breve riassunto. Il 2 ottobre in Commissione Giustizia si vota la legge sull'omofobia.
Della legge rimane solo un articolo, l'introduzione dell'aggravante per omofobia: "nei delitti non colposi contro la vita e l’incolumità individuale, contro la personalità individuale, contro la libertà personale e contro la libertà morale".
In particolare, viene bocciato un emendamento che prevede l'aggravante anche per la transfobia.
Ci sono proteste, il Ministro Carfagna si fa convincere, e si vuole rimandare il testo in Commissione. Alla maggioranza l'idea piace perché "se un provvedimento lascia l’Aula non si sa mai quando ritorna".
Il 13 ottobre il Pd non vuole rischiare e vota contro il rinvio: se il problema è aggiungere la transfobia, basterà riproporre l'emendamento. Il Pdl si spacca e il testo non torna in Commissione.
Allora l'Udc tira fuori le pregiudiziali di costituzionalità, la Lega ci salta su, il Pdl si accoda quasi interamente e l'aggravante per omofobia sparisce per sempre. Ma la Binetti vota con la maggioranza e quindi si parla solo di lei.

Ora.

Chi mi conosce sa bene quanto io apprezzi le piacevoli folate di ribrezzo antiteodem che periodicamente e inutilmente attraversano il potenziale elettorato del Pd. Io starei qui a parlarvene per ore. Ma non perdiamo di vista l'argomento principale: abbiamo 285 deputati che ritengono incostituzionale prevedere un'aggravante per omofobia. Prendiamone uno a caso: Michele Vietti:

La Convenzione di Lisbona ci chiede di tener conto di altre categorie di soggetti a rischio: degli anziani, cioè della discriminante dell’età, dei malati, cioè della discriminante della salute, dei disabili, cioè della discriminante di chi non è egualmente abile. Allora, se il provvedimento si deve prevedere in un quadro di rispetto delle normative europee, si prevedano tutte queste categorie. Diversamente, non vedo perché non dovremmo prevedere a questo punto che qualcuno di noi si senta offeso da un reato di cui è destinatario, magari perché ritiene di appartenere alla religione cattolica e la gente non lo sapeva, ma poiché è un reato commesso ai miei danni, voglio che sia aggravato perché sono cattolico.
Ammirate la perfetta logicità dell'argomentazione:

a) l'Europa chiede che siano previste tutte le suddette categorie; quindi
b) o le facciamo tutte insieme o nessuna; altrimenti
c) dovremmo prevedere anche l'aggravante di anticattolicità.

Pensate, Michele Vietti è laureato in giurisprudenza, eppure.

Ma sapete chi altro ha una laurea in giurisprudenza? Carolina Lussana:

Abbiamo sempre manifestato perplessità sul termine «orientamento». Perché? Perché (…) potrebbe anche prestarsi a interpretazioni fuorvianti. Noi, dagli atti della nostra Commissione, dalle intenzioni dei proponenti leggiamo nel termine «orientamento» la tendenza sessuale, eterosessuale o omosessuale, ma non avete voluto scriverlo esplicitamente; e nel termine «tendenza sessuale», come è stato evidenziato da alcuni colleghi, potrebbe rientrare anche l’amore per i bambini, la pedofilia!
E' proprio così. L'amore per i bambini, la pedofilia. Già me l'immagino, nei tribunali, l'aggravante di pedofilofobia.

Pubblico Ministero: - "Vostro onore, l'accusa chiede che l'imputato venga condannato ad almeno due anni di reclusione per lesioni personali gravi. Soprattutto tenendo conto che il mio assistito è un noto pedofilo".
Imputato: - "Non lo sapevo! Lo giuro! Non sapevo che fosse un pedofilo, gli ho menato soltanto perché è cattolico!"
Giudice (guardandolo con disprezzo): - "Silenzio. Li conoscevano tutti, i gusti del povero Don Antonio".

Parliamo di 285 deputati, quasi tutti Pdl. Ci stiamo facendo dare lezioni di costituzionalità da quelli del Lodo Alfano, e noi che facciamo? Litighiamo sulla Binetti.

Fioroni:

Sarebbe sbagliato espellere Paola Binetti, quando condivide con il partito il 90% delle idee. [...] Io posso non condividere in toto le osservazioni della Binetti e votare in modo diverso ma mi batto perché in un partito democratico e plurale quale siamo noi, ci possa essere la libertà di esprimere dubbi e preoccupazioni e pensieri diversi.
Ah, il solito vecchio Voltaire. Non condivido la tua opinione, ma darei la vita affinché tu possa usarla per impedire a qualcun altro di avere i tuoi stessi diritti.

Quando abbiamo perso la retta via, François?

2 commenti:

  1. stamattina ascoltavo il tg di RAI Radio2, il lancio nei titoli di testa era: "Bocciata la legge sui gay".
    il servizio in realtà spiegava cosa fosse accaduto, e cosa proponeva la legge, sebbene in modo un po' nebuloso per chi non avesse letto da qualche parte la notizia.
    mi ha però disturbato proprio il titolo: legge sui gay.

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  2. Posso complimentarmi? Il miglior post degli ultimi giorni, davvero.


    Silvia

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