17 ottobre 2009

L'aborto degli altri


La contrarietà all'aborto è una posizione assolutamente legittima.

Essa, tuttavia, può essere praticata senza alcuna necessità di scendere in piazza adottando un accorgimento assai semplice: quello di non abortire.

Ne consegue che gli spagnoli di cui il Corriere dà conto non hanno manifestato contro l'aborto, ma contro la possibilità che gli altri abortiscano.

Mi pare che siano due cose sostanzialmente diverse.

E mi pare anche che sarebbe il caso di iniziare a dirlo con una certa chiarezza.

30 commenti:

  1. Riguardo a coloro che si definiscono pro-life (a favore della vita) e vorrebbero impedire per legge l'aborto, io mi chiedo se sono o ignoranti o ipocriti.

    Infatti, o non conoscono le conseguenze che negare il diritto di abortire comporta, o semplicemente a loro non importa nulla della vita, ma soltanto di difendere ideologicamente i propri principi.

    Leggo sulle Ultimissime UAAR di qualche giorno fa di un rapporto secondo cui, nel mondo, muoiono ogni anno 70000 donne a causa di aborti insicuri: dove la legge non permette l'aborto legale, con i dovuti controlli medici e le dovute precauzioni, le donne sono costrette a ricorrere agli aborti clandestini, con le sopra citate conseguenze.
    Mi viene in mente anche la situazione del Nicaragua, su cui c'è un rapporto di Amnesty International: lì, l'aborto è illegale in ogni circostanza, e le conseguenze sulla vita delle donne sono semplicemente devastanti. E sicuramente si potrebbero citare numerosi altri casi e altri dati.

    Ora, io mi chiedo come ci si possa definire difensori della vita e poi ignorare le conseguenze che tale ideologia comporta: oltre a non impedire gli aborti (perché se una donna vuole abortire, il modo lo trova, magari clandestinamente e rischiando la vita o almeno la salute) si aggiunge la morte di un numero spaventoso di donne innocenti.

    Quindi, ripeto, se si è veramente difensori della vita, non si può voler impedire per legge l'aborto. Altrimenti, o si è ignoranti o ipocriti.

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  2. La contrarietà al genocidio è una posizione assolutamente legittima.

    Essa, tuttavia, può essere praticata senza alcuna necessità di scendere in piazza adottando un accorgimento assai semplice: quello di non uccidere.

    Ne consegue che gli spagnoli di cui il Corriere dà conto non hanno manifestato contro il genocidio, ma contro la possibilità che gli altri uccidano.

    Mi pare che siano due cose sostanzialmente diverse.

    E mi pare anche che sarebbe il caso di iniziare a dirlo con una certa chiarezza.
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    Leggo sulle Ultimissime UAAR di qualche giorno fa di un rapporto secondo cui, nel mondo, muoiono ogni minuto 7697393800000000000 donne a causa di aborti insicuri...

    Basta non fare sesso per spasso o, al limite, partorire e basta... e non muore più nessuno

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  3. Mi chiedo come sia possibile che una persona si possa arrogare il diritto di pensare di poter condannare una persona che decide di praticare l'aborto, o addirittura pretendere di poterglielo impedire. Qualcuso sa cosa si prova? Non credo, e sinceramente saccente (nick che non poteva essere tanto azzeccato) ogni tanto il silenzio non sarebbe una pratica che dovresti trascurare.

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  4. Premetto che sono una donna, che sono favorevole all'aborto, che sono d'accordissimo con il post e anche con DF1989.

    Vorrei aggiungere però che il problema pubblico dell'aborto è proprio l'aspetto che il post cerca di "semplificare": chi è fondamentalisticamente contro l'aborto non solo non lo fa, ma ritiene un'ingiustizia che altri possano farlo. Questo è cortocircuito della questione.
    Se Saccente volesse scendere tra noi comuni mortali e discutere da pari a pari invece di prendere incivilmente per il culo, credo che direbbe una cosa del genere. Per queste persone, l'aborto è come l'omicidio (dicendo genocidio lui ovviamente vuole esagerare, a meno che non creda che gli embrioni sono un'etnia, una razza o una popolazione). E' il motivo per cui io manifesterei contro la pena di morte e non mi limiterei a non praticarla nel mio piccolo.
    Questo non toglie che è verissimo: si manifesta contro la libertà altrui. Ma quelli aggiungerebbero: contro la libertà di uccidere altrui.

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  5. 250 milioni meno uno di potenziali vite (leggasi spermatozoi)muoiono ad ogni coito cristiano.
    250 milioni di potenziali vite muoiono ad ogni coito di bestia di satana(leggasi uomo con preservativo o donna che abortisce).
    Io tanta differenza non ce la vedo...

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  6. Secondo me Saccente in realtà è un ateo marxista che si diverte come un matto a scrivere le assurdità più bombastiche che gli saltano in testa... se è così, tanto di cappello, sei meglio dei Monty Python :D

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  7. E' come se i laici manifestassero per costringere i cattolici ad abortire, chessò, per combattere la sovrappopolazione o la nascita di futuri gasparri.

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  8. Caro Metil il tuo ragionamento è così semplice che non fa una piega aggiungerei questo, che ne sarebbe di tutte quelle donne che ora abortiscono in luoghi sicuri come gli ospedali? Coloro che manifestano pensano che cancellando la legge sull'aborto come per magia gli aborti scompaiano dalla faccia della terra? Saluti.

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  9. Mi chiedo se gente come Saccente sappia esattamente cosa prova una donna che si trova COSTRETTA ad abortire. Pensare che una decisione come quella dell'aborto sia presa sottogamba o alla leggera è patetico e lo trovo un atteggiamento tipicamente cattolico: dito puntato, sapienza infusa, certezze nella propria vita. E' il tipico atteggiamento di chi dice A ME NON CAPITERA' MAI. Ma anche di chi dice TE LA SEI CERCATA.
    Da non credente trovo alquanto irritante essere giudicata da un credente sulle mie scelte, specie se queste sono tutelate da una "santa" legge.
    Nessuno obbliga nessuno ad abortire. Nessuna lo vorrebbe fare. Ma se mai capitasse, VOGLIO ESSERE TUTELATA. Non giudicata!

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  10. ...non mi sembra una manifestazione cosi riuscita...qui in Italia neanche manifestazioni ben piu numerose sortiscono il benche' minimo effetto....
    mirko

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  11. Io mi stupisco sempre come non riusciate a capire. Non dico a essere d'accordo, ovviamente ognuno la pensa come gli pare, dico proprio a capire.

    Chi è contrario all'aborto lo è perché lo ritiene l'uccisione di un essere umano, per giunta completamente indifeso, quindi uno dei reati più gravi che si possano immaginare (non sto dicendo che sono d'accordo, non lo so se sono d'accordo o no, sto solo dicendo che è ovvio che la pensano così).

    Da questo ne conseguono alcuni ragionamenti ovvi:
    - si protesta, eccome, anche per gli aborti altrui (così come nessuno si stupirebbe se si manifestasse contro la possibilità che gli altri uccidano, rubino, evadano le tasse etc).
    - se pensi che chi abortisce sia un uccisore di innocenti, è chiaro che non te ne può fregare di meno delle statistiche riportate da DF198 a proposito dei danni causati da aborti insicuri. Pensate a quanto vi suonerebbe assurdo (spero) sentir citare statistiche sul numero di infortuni gravi in cui incappano i ladri scappando dopo le rapine, e da lì trarre la conclusione che per evitar loro questi danni le rapine dovrebbero essere legalizzate. E tantomeno, Snow White, i sentimenti di chi abortisce costiuiscono un argomento "pro-aborto": probabilmente anche gli assassini provano dei sensi di colpa, e allora?

    Ancora una cosa: come ho detto, non so nemmeno io come la penso, ma questo ha almeno una conseguenza positiva: riesco a vedere con distacco entrambe le posizioni. E devo dirvi che l'ironia fuori luogo, la furia, la cecità, che voi attribuite agli anti-abortisti, io le vedo molto più presenti nei pro-abortisti; per esempio lo spunto iniziale del post (dove si vorrebbe che gli altri non manifestassero apertamente il loro pensiero) o nell'allegra (?) cazzata ciclicamente ritornante dell'equiparazione "aborto - sega" come se gli antiabortisti davvero equiparassero uno spermatozoo a un feto.

    Spogliatevi un po' delle vostre certezze e della vostra ironia malriposta, e pur non cambiando idea almeno riuscirete a capire un po' di più quelle altrui, posto che vi interessi, ovviamente.

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  12. x l'ultimo anonimo:

    la vertenza "scientifica" sulla quale poggia tutto il paradigma cattotalebano è che l'embrione è vita. Ovviamente questo è falso. Cioe' loro dicono che dal giorno dopo la scopata lo sperma che è entrato nella donna ha gia' tutti i crismi per diventare una persona. é vero, se la lasci crescere, ma è falso dichiararlo sin dal giorno dopo. il giorno dopo è solo un ammasso cellulare. Chi vuole dare diritti giuridici senza distinzione delle fasi della gravidanza è inanzitutto ignorante e poi un talebano fino all'osso.Come Saccente. E come la Corte costituzionale che parla di diritti del concepito. Stiamo parlando,in quest'ultimo caso, di ignoranti in medicina che si arrogano il diritto di dare facolta' giuridica a una cosa che non puo' chiaramente possederne. Cmq sia, il feto si comincia a formare solo dal 25-30 esimo giorno. E lo vuoi sapere perchè in Italia l'aborto si puo' fare fino al 90esimo? Perchè è intorno a quel periodo che cominciano a presentarsi, nel sistema nervoso, le connessioni talamocorticali ( o meglio esistevano gia' prima ma cominciano a funzionare in un secondo momento). QUesti nocicettori, cioe' i sensori del dolore, riflettono man mano le sensazioni anche minime di pressione che il feto ha nel grembo. Ma prima mai. Leggere per credere da qualsiasi libro di fisiologia.

    Il problema è proprio questo: i talebani antiabortisti giocano e manipolano la scienza per giustificare i loro dogmi. Dobbiamo riuscire a batterli proprio con lo strumento scientifico.

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  13. Tutto quel che segue nella mia onesta opinione, per evitare flaming infiniti che vedo già quasi nascere. Sto con metil e spiego perchè.

    Non credo che ci sia molto da discutere. Se priviamo le donne della possibilità di disporre del proprio corpo, imponendo per scelta coatta-intidimatoria che sforni-figli-e-stia-zitta, abbiamo chiuso con quel poco di civiltà che ci rimane. Fa così paura pensare che ognuna di loro, in caso di gravidanza indesiderata, dovrebbe poter decidere per se stessa? Evidentemente sì.


    Chi è "a favore dell'aborto" non è per lo sterminio di massa di stampo nazista, come chi è "contro" non è un fautore di civiltà umanissima... come piace credere strumentalmente ad alcuni di voi. Conosco persone che hanno praticato aborti senza troppi scrupoli, e non ho fatto certo salti di gioia nel saperlo. Ma è la dura realtà, a volte, e non si può pensare di manifestare contro la possibilità che gli altri abortiscano, o peggio sperare di promulgare leggi che lo impediscano. Anzi, queste persone hanno fatto questa pratica in un ospedale: sarebbe stato meglio farglielo fare illegalmente, dato che volevano farlo?


    Allinearsi alla posizione del Vaticano su cose che sono, di fatto, scelte personalissime, e solo per spirito di genuflessione indotta, mi pare assurdo. In fondo, nessuno vi obbliga a seguire chi la pensa in un certo modo ed ognuno può scegliere queste cose con la propria libera coscienza.

    Ho già scritto in altre circostanze - e chiudo questo mio lungo intervento - che un mondo che si preoccupa più della vita di un embrione (o di un feto non ancora nato) che di quella di un essere umano vivente, magari deturpato da una malattia, dalla fame o dal degrado, è un mondo messo molto male.

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  14. @Anonimo

    Tu dici: "Chi è contrario all'aborto lo è perché lo ritiene l'uccisione di un essere umano, per giunta completamente indifeso, quindi uno dei reati più gravi che si possano immaginare"

    Chi è contrario all'aborto dà per scontato che l'embrione sia già, a tutti gli effetti, un essere umano, nettamente differente dal singolo spermatozoo o cellula uovo che lo hanno originato.
    Chi è favorevole è invece di solito convinto del contrario.

    Sia la scienza che le religioni (più o meno tutte) danno la loro specifica opinione in merito, e in entrambi i casi ciascun individuo ha il proprio, personale e complesso, punto di vista.
    Non è possibile, a tutt'oggi, affermare una cosa o l'altra in modo inequivocabile e inappellabile: rimane ancora (e forse lo rimarrà per un bel pezzo) ancora nel campo dell'opinione personale.

    Ciò che la legge 194 fa è per l'appunto riconoscere che la materia in questione è una faccenda che riguarda l'opinione e coscienza personale dei singoli; una questione delicata e di complessità immensa, impossibile da dirimere, per chi è estraneo, senza il rischio concreto di produrre danni e sfaceli ancor più devastanti di quelli che si volevano impedire.

    Ciò per cui quei tizi protestano non è altro che il volersi arrogare il diritto di imporre la propria personale opinione e fede religiosa agli altri.

    E' questo, secondo me, che molti si ostinano a non capire.

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  15. Il punto è che l'embrione ha DNA umano: quindi è umano. Non è né un gatto né una grondaia, per intenderci. E non è nemmeno "niente".
    L'altro punto è che è la vita organizzata di questo gruppetto di cellule umane è sacrificabile al diritto di autodeterminazione della madre. La quale è ben più di un gruppetto organizzato di cellule, dato che è adulta, fa parte della società, ha desideri sofferenze preferenze etc. Cose che ci fanno umani, insomma, e che il gruppetto organizzato di cellule, per il momento, nemmeno si sogna.

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  16. Il punto è che l'embrione ha DNA umano: quindi è umano. Non è né un gatto né una grondaia, per intenderci.

    Beh non so tu ma io non ho mai tentato di far nascere dei piselli quando in campagna pianto i pomodori. Cio' che dici è scontato come i prezzi al LIdle. Non ho detto che l'embrione non è niente ma cellule indistinte. Sai cosa significa indistinte? Che non si capisce bene cosa siano.
    Del resto loro sono i difensori della vita a tutti i costi ma con le difficolta' e le spese economiche degli altri. Cioè loro dicono alle domme di non abortire pero' la resposnabilita' civile di mantenere chi ha indotto a non abortire non se la prendono.

    Saccente,mia cugina sta aspettando ancora le 200 euro fino al 18esimo anno della mia futura nipotina che i movimenti della vita le avevano promesso in caso non abortisse. che faccio. prendo i numeri del sito ceh hai linkato e chiedo direttamente a loro?

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  17. Saccente sono 42 mila euro che i movimenti della vita hanno promesso a mia cugina (200 euro mese per 18 anni....). Adesso sono spariti dalla circolazione e si fanno negare ai cellulari. Che dici,è il caso di querelare queste persone per circonvenzione, raggiro e truffa?

    Chiedo lumi a te, o me glieli vuoi dare tu i soldi, visto che ti piacciono tanto gli embrioni da difendere e tutelare?

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  18. ..se ha firmato un contratto si,ci vuole una querela...i termini di un contratto vanno rispettati!
    Mirko

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  19. Io però non capisco una cosa: ma non è chiaro che la contrarietà al diritto d'aborto è la posizione del dubbio, mentre per essere favorevoli bisogna possedere una granitica certezza?
    Perchè se uno avesse anche solo il dubbio se il feto sia o meno un essere umano di sicuro non sarebbe favorevole ad una possibile uccisione di innocente. Tantomeno alle milioni che sono avvenute finora e che avverranno.
    Mi sembra strano che ci siano tante persone così certe della propria opinione in giro.

    E poi guardatela dal punto di vista dei manifestanti: loro sono convinti che il feto sia un essere umano. Per loro l'aborto è infanticidio. Sarebbe spaventoso se non facessero tanto chiasso!

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  20. giacinto2000
    la vertenza "scientifica" sulla quale poggia tutto il paradigma cattotalebano è che l'embrione è vita. Ovviamente questo è falso

    Spettacolare! Facciamo i grossi, ma temo che anche il più misero procariote sia considerato vita...

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  21. "Perchè se uno avesse anche solo il dubbio se il feto sia o meno un essere umano di sicuro non sarebbe favorevole ad una possibile uccisione di innocente. Tantomeno alle milioni che sono avvenute finora e che avverranno."

    Quindi, siccome hai il dubbio che, forse, il feto sia un essere umano (che però è del tutto inconsapevole, non prova dolore, non percepisce nulla), ritieni giusto negare l'autodeterminazione ad una donna, che sicuramente è un essere umano?

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  22. La parola spetterebbe a tutti quelli che per un motivo o per un altro hanno scelto di abortire.

    Ci sono anche le donne vittime di violenze sessuali per esempio.

    Oppure donne con disturbi della personalità.

    Ragazze minorenni.

    ecc.

    Non ci sono solo "assassini di feti".

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  23. x b'rat:

    ho semplificato. Conosco bene la differenza tra procarioti ed eucarioti. Secondo anno di liceo. Eppure è ancora li che mi rimane in testa. L'intenzione era che l'embrione è una progettualità di vita umana. In questo caso mancava, e tu mi hai fatto giustamente notare, un importante aggettivo. Penso proprio che sappiamo tutti quanti quanti che si distruggerebbe una potenziale vita umana, ci mancherebbe. Non pretendiamo che dallo sperma maschile ci escano fuori DNA del criceto. MI sembra banale. Ma è una banalità su cui gli antiabortisti scatenano crociate folli e anti scientifiche.

    E poi mi piacerebbe sapere cosa ne pensano i cattotalebani sul fatto che se una viene stuprata poi debba essere costretta a mantenere il prodotto dello stupro.............

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  24. Di solito Saccente non lo commento, non mi spreco a nutrire troll, però volevo farvi riflettere su un'unica frase che ancora non vedo commentata e/o ripresa da nessuno: "Basta non fare sesso per spasso o, al limite, partorire e basta... e non muore più nessuno".
    Certo, partorire e basta.
    Perché punto primo, il sesso va fatto solo come dio comanda, per procreare e stop; punto secondo, cazzo vuoi, sei incinta, vuol dire che hai scopato, meriti di essere punita per questo.
    Saccente, da convintissima&felicissima agnostica tendente ormai all'ateo soprattutto grazie a belle personcine come te (quindi alla fine a qualcosa servi!), ti dico che di te, della tua combriccola di repressi e del tuo eventuale dio non me ne può fregar di meno...
    Ah, è quando una gravidanza si interrompe per motivi naturali prima del tempo, non hai mai pensato di prendertela con il tuo dio omicida????

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  25. DF1989, 24

    Mi pareva che si fosse spiegato benissimo l’Anonimo del 14° messaggio, anche se in verità quello che lui diceva riguardo alla certezza (e gli sono state risposte le stesse cose che hai detto tu, vedi il 18) io estendo al campo della possibilità: tenuto conto del fatto che nella stragrande maggioranza dei casi nel portare a termine una gravidanza la donna non rischia la vita, ed io non parlerò di questo, di fronte alla possibilità di omicidio tutto ciò che non sia sullo stesso livello svanisce. Autodeterminazione compresa. Pensa ad una bilancia: da una parte hai l’autodeterminazione della donna per 9 mesi e qualche annesso e connesso, dall’altra parte per quella vita ci potrebbe essere TUTTO.
    D’altra parte vi ricordo che nella società, e direi giustamente, la sola possibilità di un omicidio o anche meno basta a giustificare pesanti limitazioni dell’autodeterminazione dei cittadini, fino al carcere. Sono le misure cautelari; e notate, non colpiscono nemmeno i colpevoli, perché prima della sentenza c’è la presunzione d’innocenza! E infatti talvolta vengono applicate ingiustamente (anche se questo si scopre a posteriori). Nonostante ciò, ripeto, di fronte ad un possibile danno grave ad uno o più esseri umani si colpisce con vigore il diritto all’autodeterminazione.

    scaryfarm, 25
    Vedi sopra; di fronte ad un possibile infanticidio, o soprattutto di fronte alla certezza, il resto sparisce; non magari per cattiveria verso le donne o perché le si voglia dipingere come assassine, ma perché non si vede come debba essere altrimenti.




    Ah, i miei complimeni all'Anonimo del 14 per la sua chiarezza.

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  26. Linko un articolo riportante un sistema, che se attendibile, ridimensiona di molto l'adesione.

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  27. ARGH, HO SBAGLIATO! IL COMMENTO PRIMA STAVA SU BASTA GIRI DI PAROLE: DICIAMOCIELO!!

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