30 ottobre 2009
Morire in pace
-Figliola, son Padre Gervaso, son qui per darti l'estrema unzione.
-Oh mamma, padre, ma vuol dire che sto morendo?
-Figliola, su, cerca di essere forte... cerca di capire... i medici han fatto tutto quello che han potuto e ti terranno in vita ad oltranza, attaccandoti ad ogni tipo di macchinario dopo che sai entrata in stato di incoscienza, come prescrivono le nuove leggi approvate con l'appoggio di Santa Madre Chiesa... però anche te... mi han detto che sei ridotta in queste circostanze perché hai fatto un aborto clandestino... è la giusta punizione che il Signore ti ha dato per una simile scelta, in fondo...
-Padre, abbia pazienza, sono dovuta andare da quel macellaio perché la nuova legge ha abolito l'aborto legale!
-Figliola, è una santa legge approvata dopo anni di pressione da parte di Santa Madre Chiesa, lo sai! E poi perché mai hai scelto di non far nascere una vita che Dio ti aveva donato? Anche se fosse stato malformato era sempre un dono di Dio!
-Padre, a parte che non si può più sapere se il feto è o meno malformato, visto che la nuova legge impedisce la diagnosi prenatale...
-Anche quella una santa precauzione, per evitare che qualche genitore sconsiderato, sapendolo, decida di sbarazzarsi del nascituro...
-Eh sì, vabbe'... comunque, in ogni caso, Padre, sono giovanissima, non ho un lavoro, non avrei avuto nemmeno le condizioni per mantenerlo, un bambino.
-Figliola mia, sono cose che si devono pensare prima, queste...
-Eh, io ci avrei pensato, infatti, ma le nuove leggi approvate con la pressione Santa Madre Chiesa impediscono la vendita dei contraccettivi!
-E infatti la soluzione è la castità fino al matrimonio. Tu, a quanto vedo, non sei nemmeno sposata!
-Padre, per forza. Il papà del bimbo, grazie alle nuove leggi approvate con l'appoggio di Santa Madre Chiesa, non può legalmente divorziare dalla moglie e sposare me.
-Una legge doverosa per preservare l'unità della famiglia, figliola!
-Ma quale famiglia del cazzo, mi scusi, Padre? Sono separati da anni e non hanno più nulla in comune, manco si telefonano! Per altro, non essendo mio marito, ora che sto morendo neppure posso sperare che chiedano a Lui, che mi conosce e mi ama, un parere su quando staccare le macchine e la nutrizione artificiale quando sarà incosciente: a prendere le decisioni sarà un medico cattolico e quella beghina della prozia Ilda, che è la mia parente più prossima, anche se non mi vede da vent'anni, non siamo mai andate d'accordo e sente solo quello che le dice di fare il confessore...
-Figliola, insomma, ma tu non dimostri nemmeno un po' di pentimento! Staccare le macchine è peccato mortale, e tu ne hai già commessi una sfilza! Perché mi hai mandato a chiamare? Pensi che ti assolva dai tuoi peccati solo perché prima di morire hai chiesto la presenza di un prete al capezzale?
-Padre, guardi che io non ho chiesto un bel niente! Figuriamoci se volevo un prete negli ultimi momenti, attorno, dopo che mi hanno sempre rovinato la vita! Chi l'ha chiamata è la suora infermiera, in ottemperanza alla nuova legge, approvata grazie alle pressioni della Chiesa cattolica, che impone a tutti i moribondi mezz'ora di colloquio con un prete pagato dallo Stato, di qualsiasi religione essi siano.
-Ah, già. Quindi non vuoi pentirti? Nemmeno se ti parlo delle fiamme dell'inferno e del diavolo?
-No, grazie, Padre, non sarà certo peggio di qui. Mi lasci almeno morire in pace.
-Vabbe', come vuoi, anima perduta che non sei altro... allora io vado. Ho un sacco da fare, con questa nuova legge... il prossimo che devo cercare di convertire in punto di morte è un tal Mohammed Al Qualcosa... anche lì mi sa che sarà dura, sì.
bel racconto. peccato che se non si fa niente diventerà la realtà.
RispondiEliminaPurtroppo rappresenta una possibilità reale
RispondiEliminaCon l'immaginazione si ottiene un bell'effetto! Complimenti!
RispondiElimina..mi piacciono queste conversazioni..speriamo rimangano tali e non succedano veramente però..
RispondiEliminaGrazie a tutti.
RispondiEliminaMolto divertente....anche se c'è poco da ridere.
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