22 novembre 2009
Brenda, il computer e il cellulare: non è più logico così?
Abbiate pazienza, ma c'è qualcosa che proprio non mi quadra: se una signora conservasse nel proprio computer informazioni tanto compromettenti sul mio conto da indurmi ad ammazzarla, io quel computer lo porterei via, mica mi arrischierei a lasciarlo sulla scena del delitto piazzandolo sotto un lavabo con il rubinetto aperto.
Se invece, per esempio, quel computer contenesse dettagli incresciosi sul conto di un altro, e io avessi interesse a renderli pubblici e contestualmente ad addossare su quell'altro la responsabilità dell'omicidio, farei esattamente ciò che è stato fatto: eliminerei la proprietaria del computer, poi lo metterei a mollo e quindi aspetterei che la scientifica recuperasse i dati che ci sono dentro.
Converrete con me che la vicenda, posta in questi termini, fila via in modo assai più logico: specialmente nell'ipotesi che le informazioni compromettenti sul mio conto non fossero contenute in quel computer, ma in un cellulare, e che prima dell'omicidio io avessi già diligentemente provveduto a far sparire il cellulare stesso inscenando una banale rapina.
Voi che ne dite? Messa così non fa una grinza, o sbaglio?
infatti il computer è un avvertimento per qualcun altro
RispondiEliminamyriam
Beh, faccio l'avvocato del diavolo, se lo portavano via poteva sempre essere una prova se l'avessero dovuto ritrovare a casa di qualcuno.
RispondiEliminaCosì hanno fatto in modo di distruggerlo.
Non so a che livello di sommersione era in acqua e il grado di distruzione dell'hd con immersione in acqua, per cui non saprei dire se i dati sono veramente tutti andati persi.
Apprezzo il tentativo. Tuttavia, la domanda sorge spontanea: non potevano semplicemente portarlo via e distruggerlo con un minimo di calma?
RispondiEliminaC'è una terza possibilità: l'autore dell'omicidio, quantunque "professionale" o "con tre dita di pelo sullo stomaco" nell'eseguire la sua missione di morte - fate vobis - non ha un livello di preparazione informatica sufficiente a permettergli di considerare che il computer, ed inparticolare le registrazioni dell'HD, anche sotto acqua non si distruggono affatto.
RispondiEliminaSenza voler accusare nessuno ma... chi è che è professionale nell'ammazzare m ignorante come una capra appena-appena si esce dai termini dell'ordinario tran tran?....
Hans
@METIL: grazie, lo faccio per amor di discussione, non perchè sia fermamente convinto di quello che ho detto.
RispondiEliminaPenso che cercare il pelo nell'uovo sia giusto e doveroso, soprattutto in casi come questo.
In effetti ahi perfettamente ragione ci avevo pensato anch'io quando scrivevo il primo intervento, ma mica mi potevo dare la zappa sui piedi da solo! :-P
@Anonimo: non è sbagliato neanche la tua osservazione... il "KILLER" poteva pensare che così i dati si sarebbero distrutti.
Mmm non mi convince: 'ste cose si preparano come si deve. Se era il computer, come par di capire, la chiave del delitto, vuoi che non avessero concordato prima cosa farne?
RispondiEliminaBeh non posso dire che il tuo ragionamento faccia una piega in effetti...
RispondiEliminaSai certe volte ho sempre il dubbio che tutto questo sia solo una gigantesca messa in scena (con una vittima putroppo! sigh) per distogliere l'attenzione da altro...
Alla fine è stato tutto un po' troppo plateale!
Minchia, Salvo! Lo sai che ci hai raggione? Nemmeno io me ne facevo persuasu. (Mimì a Montalbano)
RispondiEliminaDottore, lei un polizziotto spierto iè, e nemmenoo a me mi quadrava tanto la facenna. Mi sa che ci ha 'nzertato. (Fazio a Montalbano)
Comu dici vossìa, dottori. (Catarella a Montalbano)
E' arcinoto che non è sufficiente immergere un hd nell'acqua per cancellarne i dati.
RispondiEliminaSono d'accordo con Metilparaben: non ha senso.
Un'altra ipotesi è che l'avvertimento sia sato fatto per Brenda stessa, e che all'inizio non c'era l'intenzione di ucciderla. Poi la cosa è sfuggita di mano.
Oppure l'omicidio è stato fatto da una persona incapace di intendere e volere. (magari sotto l'effetto della cocaina).
Diciamo che immergere un pc nell'acqua è il miglior metodo per preservarne l'hard disk quando si ha intenzione di dare alle fiamme un'abitazione...
RispondiEliminaEsatto! Mentre non sarebbe stato vero il contrario, che immergere una casa nell'acqua è il migliore modo per preservarla quando si vuole dare fuoco a un portatile.
RispondiEliminaCmq se è vero che quello è il computer della trans ed è vero che l'acqua non fa male al disco, come mai è rimasto lì, se l'obbiettivo era togliere tutto di mezzo?
Io penso che in un altro Paese non ci sarebbero segreti ed estorsioni per ragioni di sesso(se entrambe le parti sono concordi, ovviamente)...e che questa situazione di falsitá e finta moralitá, che la Chiesa fra gli altri vuole portare avanti, sta facendo un sacco di vittime e sta rovinando la vita a molti. L´unica cosa che mi consola é che con questa storia dell´operazione "white christmas" e altre cazzate dei leghisti(che palesemente si servono rozzamente dell´appiglio alle "radici cristiane" per i loro scopi fascistoidi), la chiesa cattolica si sta prendendo una di quelle sputtanate pazzesche...
RispondiEliminaCiao Alessandro, secondo me il fatto che il computer sia stato "annegato" invece che fatto sparire non comporta necessariamente che si volesse attirare l'attenzione sui dati in esso contenuti. Innanzitutto perchè, essendo fisicamente in quell'appartamento, sarebbe stato visionato comunque; poi perchè, con un pò di memoria, possiamo renderci conto che non è la prima votla che accade un episodio del genere. Già quando la GdF sequestrò i dati di Parmalat, i suoi manager (cioè persone con almeno un paio di lauree) invece di un distruggere gli hard disk dei rispettivi computer con all'interno dati "sensibili", presero a randellate le tastiere e i monitor! Probabilmente quindi gli esecutori credevano di aver cancellato le prove, altrimenti non avrebbe senso danneggiare (o cercare di danneggiare) in parte qualcosa che comunque sarebbe stato analizzato.
RispondiEliminaProbabilmente, inoltre, se era un pc desktop, non era necessariamente comodo e indiscreto portarlo via, avrebbe attirato l'attenzione.
Io credo che il pc sia stato messo sott'acqua appunto per preservarlo dall'eventuale incendio che poteva scaturire in casa. Io direi che chi l'ha fatto ci ha tenuto molto a far ritrovare il pc con i dati dentro, altro che ingenuo.
RispondiEliminaio penso che sei stato tu
RispondiEliminanon affittate mai alle trans,se le sfrattate si vendicano bruciando la casa
RispondiEliminameglio era che quella svinja di Marrazzo si facesse le seghe
RispondiEliminaa me i giudici di torino hanno tolto la patria potestà solo per il sospetto che avessi annusato cocaina,di marrazzo stranamente è lecito accennare brevemente aggiungendo in modo reverente che è parte lesa,questo è un paese ipocrita e marcio,spero vengano un giorno gli antichi padroni a farvi riassaggiare la cravache
RispondiEliminaPersonalmente credo che, chi ha ucciso, non solo ha preservato il portatile,perchè di tale si tratta.Ma avrebbe potuto portarlo via o addirittura bruciarlo.Allora si che i dati sarebbero stati distrutti o resi per lo meno illeggibili.
RispondiEliminaL'assassino sta deliberatamente addossando la responsabilità dell'omicidio a chi è stato immortalato nei dati del pc,creandogli un movente.
Scusa dimenticavo..complimenti per il tuo bellissimo Troll ;)
RispondiEliminapoldo,un nome ,una garanzia
RispondiEliminaE' esattamente la stessa cosa che dicevo ieri... mica un computer elimina tutti i dati se lo metti sotto l'acqua. E magari era pure spento e con la batteria staccata :P
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