Ciao. Dalle mie parti si dice:"...mischiare fave e fogghie".
Non trovo costruttivo o producente prendere diversi fatti di cronaca, che nulla hanno a che vedere uno con l'altro, e collegarli forzatamente per costruire teoremi, ipotesi, giudizi ecc.
Mi sembra di assistere ogni volta ad una gara a chi è più cattivo dell'"altro"...con annessa classifica e graduatoria.
Lo stupratore va in galera, punto, il rapitore pure, punto...se poi vogliamo per forza trovare delle distinzioni tra l'uno e l'altro, vuol dire che siamo sempre noi a voler cercare ogni volta il "diverso" o "la differenza"!
L'articolo linkato dell'Espresso è pretestuoso nel suo ragionamento, cita la sentenza dei giudici:"...l’appellante è pienamente inserita negli schemi tipici della cultura rom", ma poi è l'autore dell'articolo che mette in mezzo la razza e l'etnia!!! Da dove sono saltate fuori vi chiedo io???
E' incivile parlare di "cultura rom" in certi termini secondo voi? Come sarebbero andate le cose se ci si fosse trattenuti dal citare la "cultura mafiosa" per l'omertà, o la "cultura maschilista" quando era previsto dal codice penale il cosidetto delitto d'onore. O "cultura islamica" quando siamo di fronte a casi di violenza nei confronti delle donne, che ne accadono tanti anche in Italia, ma chissà perchè l'autore di questo blog non trova mai articoli di cronaca di questi casi da postare.
parlano i napoletani fra le cui fila cittadine ci sono le mogli dei boss che cercano di impedire gli arresti dei mariti e tirano calci contor le volanti che vogliono entrare nel loro quartiere. Una citta' il cui prodotto interno lordo e' segnato dalla camorra.
@ Giuseppe messa così non ti posso che dare ragione ma penso che l'intento del blog sia insinuare, con ironia, che fra persone di etnie diverse...cambia solamente il luogo di nascita.
Ovviamente si sono ben guardati dal dare risonanza nazionale alla notizia.... Evidentemente i piccoli rom non hanno appreso la lezione di Maria Goretti ed hanno osato sopravvivere alle molestie: come hanno osato?
Seriamente: temo che in questo caso i paladini dell'antipedofilia non abbiano alzato la voce....
Ciao.
RispondiEliminaDalle mie parti si dice:"...mischiare fave e fogghie".
Non trovo costruttivo o producente prendere diversi fatti di cronaca, che nulla hanno a che vedere uno con l'altro, e collegarli forzatamente per costruire teoremi, ipotesi, giudizi ecc.
Mi sembra di assistere ogni volta ad una gara a chi è più cattivo dell'"altro"...con annessa classifica e graduatoria.
Lo stupratore va in galera, punto, il rapitore pure, punto...se poi vogliamo per forza trovare delle distinzioni tra l'uno e l'altro, vuol dire che siamo sempre noi a voler cercare ogni volta il "diverso" o "la differenza"!
L'articolo linkato dell'Espresso è pretestuoso nel suo ragionamento, cita la sentenza dei giudici:"...l’appellante è pienamente inserita negli schemi tipici della cultura rom", ma poi è l'autore dell'articolo che mette in mezzo la razza e l'etnia!!!
Da dove sono saltate fuori vi chiedo io???
E' incivile parlare di "cultura rom" in certi termini secondo voi?
Come sarebbero andate le cose se ci si fosse trattenuti dal citare la "cultura mafiosa" per l'omertà, o la "cultura maschilista" quando era previsto dal codice penale il cosidetto delitto d'onore.
O "cultura islamica" quando siamo di fronte a casi di violenza nei confronti delle donne, che ne accadono tanti anche in Italia, ma chissà perchè l'autore di questo blog non trova mai articoli di cronaca di questi casi da postare.
parlano i napoletani fra le cui fila cittadine ci sono le mogli dei boss che cercano di impedire gli arresti dei mariti e tirano calci contor le volanti che vogliono entrare nel loro quartiere. Una citta' il cui prodotto interno lordo e' segnato dalla camorra.
RispondiElimina@ giacinto2000:
RispondiEliminaParlano QUEI GIUDICI NAPOLETANI, NON i napoletani. Un po' della ricchezza di Napoli è merito anche del mio lavoro di libero professionista.
Non so dove tu abiti ma sono sicuro che in quella zona vi sono abbastanza criminali da farti fare una brutta figura.
Evita le generalizzazioni idiote.
@ Giuseppe
RispondiEliminamessa così non ti posso che dare ragione ma penso che l'intento del blog sia insinuare, con ironia, che fra persone di etnie diverse...cambia solamente il luogo di nascita.
@ ugaciaka
RispondiEliminaDecidiamo noi come "la mettiamo", come ce la suoniamo e come ce la cantiamo.
Che fra etnie diverse cambia solo il luogo di nascita, è evidente a me, a te e anche al capo del KU Klux Klan.
L'intento del blog non è insinuare, è semmai molto chiaro nell'usare strumentalmente due episodi di cronaca totalmente diversi.
L'autore dell'articolo dell'Espresso invece, bara e cambia le carte in tavola.
Ciao
Ovviamente si sono ben guardati dal dare risonanza nazionale alla notizia.... Evidentemente i piccoli rom non hanno appreso la lezione di Maria Goretti ed hanno osato sopravvivere alle molestie: come hanno osato?
RispondiEliminaSeriamente: temo che in questo caso i paladini dell'antipedofilia non abbiano alzato la voce....