
Durante il sequestro ai Aldo Moro le forze dell'ordine individuano in via Gradoli 96 un appartamento usato come covo dalle Brigate Rosse: la scoperta, che ufficialmente si deve a una perdita d'acqua per cui i vicini hanno chiamato i Vigili del fuoco, è in effetti causata da una doccia che qualcuno ha casualmente lasciato aperta, appoggiato su una scopa e rivolto accuratamente verso una fessura nel muro.
Roma, 20 novembre 2009
Brenda, una delle trans coinvolte nello scandalo che ha causato le dimissioni del Governatore della Regione Lazio Piero Marrazzo a causa dei festini che si svolgevano a via Gradoli 96, viene trovata morta nel seminterrato in cui viveva in circostanze che inducono la procura ad aprire un'inchiesta per omicidio; qualcuno ha casualmente lasciato il computer di Brenda, sul quale sono probabilmente conservate prove compromettenti su altri personaggi di spicco, a mollo in un lavandino, proprio sotto il getto dell'acqua.
L'acqua, Via Gradoli 96, gli intrighi del potere: nel 1978 come nel 2009.
Le coincidenze, a volte, possono essere davvero sorprendenti.
Veramente Brenda è morta in via Due Ponti. Ti è sfuggito per portare acqua al mulino delle tue coincidenze?
RispondiElimina:-)
Non ho scritto che Brenda sia morta in Via Gradoli: così come non è morto né stato tenuto prigioniero a Via Gradoli Aldo Moro, se è per questo.
RispondiEliminaRilevavo solo come intorno a via Gradoli, a distanza di 30 anni, si siano sviluppati due brutti intrighi, e come in entrambi sia stato determinante il ruolo di un rubinetto dell'acqua aperto "casualmente" da chissà chi.
Tutto qua.
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RispondiEliminaLa stessa acqua che a breve pagheremo cara, mooolto cara
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