24 novembre 2009
L'acqua di Via Gradoli 96
Roma, 18 aprile 1978
Durante il sequestro ai Aldo Moro le forze dell'ordine individuano in via Gradoli 96 un appartamento usato come covo dalle Brigate Rosse: la scoperta, che ufficialmente si deve a una perdita d'acqua per cui i vicini hanno chiamato i Vigili del fuoco, è in effetti causata da una doccia che qualcuno ha casualmente lasciato aperta, appoggiato su una scopa e rivolto accuratamente verso una fessura nel muro.
Roma, 20 novembre 2009
Brenda, una delle trans coinvolte nello scandalo che ha causato le dimissioni del Governatore della Regione Lazio Piero Marrazzo a causa dei festini che si svolgevano a via Gradoli 96, viene trovata morta nel seminterrato in cui viveva in circostanze che inducono la procura ad aprire un'inchiesta per omicidio; qualcuno ha casualmente lasciato il computer di Brenda, sul quale sono probabilmente conservate prove compromettenti su altri personaggi di spicco, a mollo in un lavandino, proprio sotto il getto dell'acqua.
L'acqua, Via Gradoli 96, gli intrighi del potere: nel 1978 come nel 2009.
Le coincidenze, a volte, possono essere davvero sorprendenti.
Veramente Brenda è morta in via Due Ponti. Ti è sfuggito per portare acqua al mulino delle tue coincidenze?
RispondiElimina:-)
Non ho scritto che Brenda sia morta in Via Gradoli: così come non è morto né stato tenuto prigioniero a Via Gradoli Aldo Moro, se è per questo.
RispondiEliminaRilevavo solo come intorno a via Gradoli, a distanza di 30 anni, si siano sviluppati due brutti intrighi, e come in entrambi sia stato determinante il ruolo di un rubinetto dell'acqua aperto "casualmente" da chissà chi.
Tutto qua.
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RispondiEliminaLa stessa acqua che a breve pagheremo cara, mooolto cara
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