CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI
06 novembre 2009
Cristianesimo passivo
Pare che dalle parti di Padova e di Grosseto convenga farsi una bella svampa in classe (275 euro, male che vada) piuttosto che azzardarsi a tirare via il crocifisso dal muro (500 euro, quasi il doppio).
L'obbligo del crocifisso è palesemente una minchiata incostituzionale, che dimostra, ancora una volta, l'idiozia e l'assenza di senso dello Stato dei vari politicanti.
concordo con le battute xD ma faccio notare che al momento non possiamo, purtroppo, togliere il crocefisso. La sua presenza è sancita dal concordato, che è protetto dalla costituzione, e può quindi essere modificato solo con la "mutua volontà" di chiesa e stato... e ce li vediamo proprio Ratzi che dice "zi zi togliete pure i crocifizi, non vogliamo ezzere ingombranti..." xD
Anonimo dell'1:46 ho una buona notizia per te. Non è il concordato ad obbligare l'esposizione del crocifisso. Anzi, di fatto, oltre a un decreto regio del '22, non esiste nessun'altra legge che obbliga. Tranne qualche regolamento, che comunque non ha forza di legge. Tutto è spiegato chiarissimamente nella sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo. Puoi trovare una traduzione qui: http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2009/11/04/la-signora-lautsi-contro-il-governo-italiano/
Fanno presto questi amministratori, tanto poi loro ci guadagnano e lo Stato paga, cioè noi cittadini italiani dobbiamo pagare le loro bravate. Mi spiego. Un tale rimuove il crocifisso: si becca € 500 di multa dal sindaco che fa incassare le casse del Comune. Il tizio ricorre alla Corte europea: lo Stato viene obbligato a risarcire cinquemila euro al vessato. È sempre confortante sapere che siamo amministrati nei nostri interessi...
L'obbligo del crocifisso è palesemente una minchiata incostituzionale, che dimostra, ancora una volta, l'idiozia e l'assenza di senso dello Stato dei vari politicanti.
RispondiElimina..e se uno si fuma il crocifisso?
RispondiEliminaHelena, mi hai battuto sul tempo..
RispondiEliminaBeh, Helena e Bleek, si può provare a ridurre il danno fumandosi il crocifisso senza staccarlo....
RispondiEliminaricorrendo fino alla corte europea non si beccheranno 5k eur a testa, come disse gilioli? resta conveniente staccarlo...
RispondiEliminaHaha.. ottimo consiglio Allegra!
RispondiEliminaconcordo con le battute xD ma faccio notare che al momento non possiamo, purtroppo, togliere il crocefisso. La sua presenza è sancita dal concordato, che è protetto dalla costituzione, e può quindi essere modificato solo con la "mutua volontà" di chiesa e stato... e ce li vediamo proprio Ratzi che dice "zi zi togliete pure i crocifizi, non vogliamo ezzere ingombranti..." xD
RispondiEliminaAnonimo, fuori le fonti.
RispondiEliminaAnonimo dell'1:46 ho una buona notizia per te. Non è il concordato ad obbligare l'esposizione del crocifisso. Anzi, di fatto, oltre a un decreto regio del '22, non esiste nessun'altra legge che obbliga. Tranne qualche regolamento, che comunque non ha forza di legge. Tutto è spiegato chiarissimamente nella sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo. Puoi trovare una traduzione qui: http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2009/11/04/la-signora-lautsi-contro-il-governo-italiano/
RispondiEliminaFanno presto questi amministratori, tanto poi loro ci guadagnano e lo Stato paga, cioè noi cittadini italiani dobbiamo pagare le loro bravate. Mi spiego. Un tale rimuove il crocifisso: si becca € 500 di multa dal sindaco che fa incassare le casse del Comune. Il tizio ricorre alla Corte europea: lo Stato viene obbligato a risarcire cinquemila euro al vessato. È sempre confortante sapere che siamo amministrati nei nostri interessi...
RispondiElimina