Gli utenti internet italiani, dice la Nielsen, sono circa
24 milioni: quello che
stanno cercando di fare, quindi, è tappare la bocca e/o bendare gli occhi a metà della popolazione italiana in un colpo solo, mettendo le mani sull'ultimo mezzo di comunicazione di cui i partiti non si sono ancora del tutto impadroniti.
Non dà anche a voi l'inquietante sensazione della soluzione definitiva?
esistono comunque degli strumenti che permettano, entro certi limiti, di aggirare eventuali modifiche ai dns dei provider italiani (cosa già fatta per i siti di scommesse), o "proxy di stato" in stile cinese.
RispondiEliminafra le "contromisure" più popolari, vi sono opendns e tor.
fino ad arrivare alla rete alternativa libera, completamente basata su un sistema di tipo peer to peer decentralizzato (e quindi estremamente resistente alle manomissioni), che prende il nome di freenet.
chiaramente questo non vuol dire che si debbano lasciar passare, passivamente, queste violenze alla libertà di comunicazione.
Peccato che l'utente medio non riuscirà mai ad usare strumenti come tor o opendns...
RispondiEliminaRimanendo in tema di DNS, dal sito DNSServerList.org è possibile ottenere un elenco aggiornato dinamicamente, dei server DNS di ogni nazione (non è obbligatorio usare i server DNS del proprio paese). La priorità data dal sito, è sulla velocità di risoluzione degli indirizzi (quindi questo suggerimento più essere comodo anche per chi vuole avere una navigazione con meno attese), tuttavia, può comunque essere utile per aggirare eventuali server DNS manipolati a scopo di censura.
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