Per inciso, però, il provvedimento assunto nei suoi confronti è decisamente bizzarro, come nota un articolo su giornalettismo.
I magistrati non devono aver ravvisato pericoli di reiterazione del reato, di fuga o di inquinamento delle prove, perché allora le avrebbero imposto il carcere o gli arresti domiciliari, accompagnati dal divieto di comunicare con l'esterno. Non si tratta di confino o di soggiorno obbligato, la moglie di Mastella può fare quel che vuole – eccetto che presiedere il Consiglio regionale, funzione per cui suppongo continui comunque a ricevere lauto compenso – e può stare dove vuole, eccetto che in Campania. La procura napoletana ha una storia con molte stranezze, per usare un eufemismo; questa sarà veniale, ma tale resta.
Siamo alla follia collettiva.
RispondiEliminache poi leggendo l'articolo si capisce solo che i medici si sono rifiutati di ricoverarla.
RispondiEliminaE che dovrebbero dire gli sfollati aquilani?
RispondiEliminaInfluenza stagionale? ;)
RispondiEliminaPer inciso, però, il provvedimento assunto nei suoi confronti è decisamente bizzarro, come nota un articolo su giornalettismo.
I magistrati non devono aver ravvisato pericoli di reiterazione del reato, di fuga o di inquinamento delle prove, perché allora le avrebbero imposto il carcere o gli arresti domiciliari, accompagnati dal divieto di comunicare con l'esterno.
Non si tratta di confino o di soggiorno obbligato, la moglie di Mastella può fare quel che vuole – eccetto che presiedere il Consiglio regionale, funzione per cui suppongo continui comunque a ricevere lauto compenso – e può stare dove vuole, eccetto che in Campania. La procura napoletana ha una storia con molte stranezze, per usare un eufemismo; questa sarà veniale, ma tale resta.
porella, avrà paura che qualcuno metta le mani nei i suoi puff...
RispondiElimina:(
Senza vergogna...
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