Siccome, a meno di clamorose rivelazioni, mi risulta che Gesù Cristo sia nato in Palestina, mi corre l'obbligo di comunicare al ministro Zaia che rappresentarlo biondo e con gli occhi azzurri come avviene nella maggioranza dei presepi italiani è una
provocazione bella e buona.
Tanto quanto raffigurarlo nero come Kunta Kinte.
Ho sempre pensato al fatto che questi esagitati e razzisti amanti del crocefisso altro non fanno che idolatrare un extracomunitario.
RispondiEliminaQuesto post ha un vizio. Prende come assunto che la persona "Gesu Cristo da Nazareth", divina o umana, sia realmente esistita.
RispondiEliminaMi dispiace ma non possiamo metterci ad analizzare la razza di un essere immaginario. Per quanto mi riguarda questa discussione ha il livello scientifico dell'oroscopo o di quella del sesso degli angeli.
Bolla: se vedessi un Legolas alto un metro e una lattina e un Quasimodo senza la gobba sono sicuro che le riterresti raffigurazioni incorrette, anche se sono personaggi immaginari.
RispondiEliminaContando che i testi descrivono Gesù come palestinese, nato in palestina, figlio di una palestinese, con padre (adottivo o biologico) palestinese, un Gesù che sembra nato in Finlandia è tecnicamente sbagliato quanto uno nero pece.
vabbè questo mi sembra messo lì giusto per far polemica fine a se stessa ecco...
RispondiEliminaQuando ci si confronta con dichiarazioni come quella di Tosi e di Zaia, la logica è un intruso.
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