Rispondere alle discriminazioni con
altre discriminazioni, per la verità, non mi pare una grande idea: sta di fatto, però, che il domino è partito, e chi gli ha dato il via può trovarsi, come in questo caso, a doverne pagare suo malgrado le conseguenze.
Come vedete, amici della Lega, a finire dall'altra parte ci vuole un attimo.
Io non ci vedo nemmeno la discriminazione, da che mondo e mondo uno subaffitta a chi gli pare (se due ragazze cercano una terza coinquilina è discriminatorio per i maschietti? suvvia) e -al contrario delle azioni leghiste- non mi pare che questo abbia mai violato i diritti umani, leso la dignità della persona, messo in prigione qualcuno o separato famiglie intere.
RispondiEliminaAnch'io non vorrei divedere niente con quelli della lega. In verità mi fanno anche un po' schifo.
RispondiEliminaE questo purtroppo non è pregiudizio razzista.
@Atrus
RispondiEliminaOvviamente ognuno affitta la propria abitazione (o la subaffitta) a chi gli pare.Essendo una sua proprieta' ha il diritto di disporne come meglio preferisce,posto che non causi danno ad altri.
Posta questa premessa,e' effettivamente discriminatorio rifiutare di affittare o subaffittare ad un maschio in quanto maschio.C'e' da considerare pero' che la societa' italiana (ma non solo) prevede ancora una abbastanza rigida separazione dei sessi (spogliatoi per uomini e donne,bagni per uomini e donne e cosi' via).
In questo caso si tratta di una discriminazione basata sull'ideologia,che a mio parere e' differente da quella operata da esponenti di sesso femminile nei confronti di potenziali affittuari di sesso maschile (anche se poi neanche troppo).
Un comportamento non-discriminatorio tiene conto del rischio per la propria persona e la propria proprieta',e basta.
Considerazioni sul sesso o sulle convinzioni personali non attinenti ai rischi su citati sono a mio parere discriminatorie.
Eventuali affittuari votanti la Lega Nord sarebbero discriminati e per quanto,da quanto ne so,non risulta essere cio' un reato risulta cmq essere una discriminazione tanto quanto negare l'affitto a chi e' omosessuale (successo davvero) o musulmano (successo davvero).
Certo,chiunque appoggi la Lega Nord e venga discriminato ha ricevuto pan per focaccia e non riesco a nutrire una gran forma di empatia nei loro confronti.Ma non ritengo che la politica dell'occhio per occhio sia poi cosi' efficace.
Il rifiuto del razzismo trova una sua ragione pratica proprio nell'isolare chi lo esercita.
RispondiEliminaGesto provocatorio ma condivisibile.
Applausi scroscianti e a scena aperta!!!!
RispondiEliminaEsempi da riprodurre in tutti i luoghi dove si annidino i legaioli.
@Engine La convivenza tra tante persone, che spesso non si conoscono, e ancora più spesso in spazi piccoli, è una cosa difficile - ancora di più perché è appunto in casa, il posto 'privato' per definizione. Se i coinquilini non stanno bene insieme, il rischio di risse, litigi, stress e panico è *altissimo*.
RispondiEliminaQui non si parla di non prendere qualcuno perché è nero o nato in un altro paese, ma per incompatibilità di pensiero e stile di vita. Per fare un controesempio ai tuoi, anche questo 'successo davvero', se un gruppo di gay cerca un nuovo inquilino e dice che lo vuole non omofobo, stanno discriminando? O vogliono solo mantenere il quieto vivere in casa?
Nella coabitazione le differenze di pensiero e attitudine purtroppo contano, e molto. Proprio per questo mi sento di dire che paletti di questo tipo *non* sono discriminazione.
Il sig. Borghezio se ne va in giro sui treni a disinfettare i sedili su cui hanno seduto persone di colore, questa è discriminazione. Io non vivrei con un leghista più che altro per mia incolumità personale, per evitare il carcere!
RispondiEliminaPotra' sembrare una pignoleria, ma tecnicamente 'discriminare' significa semplicemente distinguare.
RispondiEliminaDiscriminare le persone per un pregiudizio razziale/sessuale/ideologico, discriminare le persone per via di loro specifici
comportamenti è un altra.
In questo caso specifico: è una provocazione che ha un senso, ma ritengo che per essere davvero coretta andava rivolta contro TUTTI i razzisti e non contro i Leghisti nello specifico.
Questo perche ci sono tanti razzisti non-Leghisti e (forse?magari?)anche qualche Leghista non razzista.
Tecnicamente si, è discriminatorio nei confronti dei razzisti. Ma la ritengo una discriminazione giustificabile(e si, lo so che suona davvero male)
Gente che si sveglia
RispondiEliminaSi risponde nella stessa lingua, quella del Kretinistan. Dato però che i leghisti capiscono solo quella..
RispondiElimina@Atrus
RispondiEliminaLa convivenza fra piu' persone in spazi ristretti non e' semplice e dopo tale ovvieta' credo che possiamo passare al punto del tuo intervento:
Ovvero che e' perfettamente lecito discriminare oltre che ridurre un individuo ad una definizione monodimensionale (gay,leghista o berlusconiano o quant'altro).
Ripeto:ognuno ha il diritto di convivere con chi gli pare.Se uno non desidera uomini,gay o leghisti in casa e' una sua scelta posto che possegga l'abitazione della proprieta'.
Ugualmente discrimina nel momento in cui dice "No ai gay" o "No ai leghisti" perche' si parte dal pregiudizio che qualunque gay o qualunque leghista siano necessariamente pessimi coinquilini.
Uno puo' essere un leghista ma molto discreto nella propria affiliazione (cosi' come un gay puo' esserlo dei suoi rapporti personali) e dunque non creare alcun attrito all'interno di una abitazione composta da individui di convinzioni diverse.
Nel momento in cui si stabilisce che non e' il comportamento di un individuo (un leghista caciarone che pretende d'aver ragione a tutti i costi e aggredisce verbalmente gli altri) ma la sua "condizione" (l'essere ideologicamente vicino al leghismo) il problema,si discrimina.
Che poi sia lecito,oh.Niente da dire.Ma discriminazione rimane.
"Il rifiuto del razzismo trova una sua ragione pratica proprio nell'isolare chi lo esercita.
RispondiEliminaGesto provocatorio ma condivisibile"
Concordo in pieno! Non ha senso rispondere al razzismo con il principio di uguaglianza che le stesse persone razziste rifiutano.
Neppure io voglio condividere nulla coi leghisti, mentre anche se non approvo completamente il pensiero cristiano ad esempio, o islamico, etc..., non avrei problemi a condividere con loro a patto che siano persoen che rispettano l'altro.
Il rispetto va guadaganato, se per primi lo si priva agli altri, non lo si può pretendere.
Ho condiviso appartamenti con gente di ogni risma, ma a questi ragazzi proprio non ce la faccio a dargli torto.
RispondiElimina(O forse proprio per quello)
@Engine: non sono assolutamente d'accordo. Questa non è discriminazione, è una scelta per la pacifica convivenza.
RispondiEliminaSe so che nel mio appartamento si discute spesso di politica, che magari va in contrasto con posizioni di un certo tipo, sono autorizzato a scriverlo. I leghisti, consentimi, non sono dei campioni di tolleranza, soprattutto delle idee altrui (Borghezio, Calderoli, ecc.). Ho parlato (provato a parlare) con diversi leghisti e non c'è nulla da fare... sono fatti così.
Oltre a ciò la deformazione della notizia in favore di un concetto di "caccia al leghista" che è stata data dalla On. Bizzotto la dice lunga.
@Orlando
RispondiEliminaSono esattamente i discorsi di certi individui.=P
Per la "pacifica" convivenza in Italia qualcuno se ne deve andare.A turno sono gli extracomunitari e i dissidenti vari.
Quella citata dall'articolo e' discriminazione pure se operata nel privato di una abitazione.Ritengo lecito un simile comportamento ma per quanto mi riguarda rimane discriminazione in quanto si opera in base ad un pregiudizio ("Tutti i leghisti sono cosi'",tu li hai conosciuti tutti i leghisti?)(Sottolineo che e' lo stesso discorso per cui se c'e' un rumeno che stupra allora tutti i rumeni sono stupratori,un argomento assai caro a certuni durante le campagne elettorali).
@Orlando
RispondiEliminaScusa,non hai detto "tutti i leghisti".Colpa mia.
Ma i diversi leghisti che hai incontrato,pur essendo "fatti cosi'" - il che non preclude per loro l'essere buoni coinquilini,a meno che tu non li abbia tutti avuti in casa e abbia constatato come non sia cosi' - sono individui.
Anche io quando sento discutere determinati individui - non solo politici - sento la pressione alzarsi.
Pero' quando si dice "Non voglio leghisti" si opera in base al pregiudizio che essendoci leghisti stronzi - pure la maggio parte,toh - essi lo siano tutti e quindi vadano esclusi dall'accesso ad una abitazione per la loro affiliazione politica.
Insomma,la pacifica convivenza che ci propongono i leghisti al contrario.