25 gennaio 2010

Sarebbero questi, i massacratori della società civile?


Chi accusa gli atei di essere una genìa di terroristi tarantolati, tutti intenti a realizzare sulla terra gli oscuri disegni del Maligno, farebbe bene a leggere attentamente questa lettera di Raffaele Carcano, Segretario dell'UAAR e, sia detto per inciso, persona che conosco, frequento e stimo.

Dite la verità: vi sembrano questi, gli individui che minano le fondamenta della società civile?

Onorevole Ministro Meloni,
le scrivo in qualità di segretario dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, l’associazione di promozione sociale riconosciuta dal ministero che difende i diritti di quei dieci milioni circa di cittadini italiani che non si riconoscono in alcuna religione o altra credenza nel sovrannaturale.
Ho avuto modo di leggere con dispiacere alcune sue dichiarazioni sulla presenza del crocifisso nelle aule scolastiche. Avrebbe infatti consigliato a chi si «offende» per la presenza del simbolo cattolico «di prendere in considerazione l’idea di andare a vivere da qualche altra parte del mondo». Avrebbe altresì sostenuto di essere «stufa di vedere burocrati europei che stanno lì a sindacare se si possa appendere un crocifisso nelle scuole».
Onorevole ministro, nessuno di noi si offende per la presenza del crocifisso nelle aule scolastiche. Non sappiamo quanti cattolici si offenderebbero se trovassero, nelle aule scolastiche, il simbolo dell’UAAR, ma sappiamo che sia il simbolo cattolico, sia il nostro, in un’aula scolastica non ci devono stare. Perché sono entrambi simboli di parte, e dunque inevitabilmente incapaci di rappresentare tutti i cittadini italiani: cattolici, atei, agnostici, cristiani non cattolici e credenti non cristiani.
La presenza del crocifisso contrasta con il supremo principio costituzionale della laicità dello Stato. Costituisce inoltre un condizionamento particolarmente pesante nei confronti di minori: come recita la sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, «lo Stato è tenuto alla neutralità confessionale nel contesto dell’educazione pubblica dove la presenza ai corsi è richiesta senza tener conto della religione».
Onorevole ministro, criticando la sentenza della Corte di Strasburgo lei ha preso le distanze, contemporaneamente, dai valori espressi dalla Costituzione italiana e dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo: un documento che l’Italia ha firmato come membro fondatore, e che lo Stato della Città del Vaticano non ha invece mai sottoscritto. Posizioni come le sue non allontaneranno dall’Italia i non credenti: allontaneranno invece, ancor di più, l’Italia dall’Europa, perché la classe politica che la governa sembra incapace di far propri quei valori di civiltà, democrazia, laicità che contraddistinguono gli altri paesi del nostro continente. Paesi dove i giudici non sono considerati «burocrati», ma donne e uomini chiamati a proteggere quei fondamentali valori. Paesi dove, e non per caso, il crocifisso non è quasi mai presente.
Confidiamo che lei si sia semplicemente espressa male, e che non pretenda pertanto di non rispettare i diritti umani. Se invece quanto riportato dagli organi di stampa corrisponde al vero, le consigliamo di prendere a sua volta in considerazione l’idea di andare a vivere in una di quelle parti del mondo (e sono purtroppo ancora tante) in cui la loro negazione è moneta corrente.
Noi rispettiamo le idee e le credenze di tutti, ma chiediamo lo stesso rispetto da chi governa l’Italia e che dovrebbe, per primo, dare l’esempio. Se chi governa l’Italia propone l’allontanamento dal resto della società di chi la pensa diversamente (una misura che, come lei ben sa, in Italia non è più applicata dai tempi del fascismo) allora, per coerenza, dovrebbe contemporaneamente chiedere l’uscita dell’Italia dall’Unione Europea.

Distinti saluti

Raffaele Carcano, segretario UAAR

8 commenti:

  1. Che dire? Aspettiamoci una "democratica" risposta della Meloni.

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  2. Carcano ottimo, come al solito.

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  3. Sì, sì.
    Proprio questi.
    Mica quelle figure in bianco che lanciano messaggi di discriminazione e denigrazione di questa o quell'altra categoria.

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  4. L'hai sentita l'ultima del tuo vescovo preferito? http://www.facebook.com/note.php?note_id=283296513856&id=1437915572&ref=nf

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  5. Roba da Medioevo. Questo è anche il frutto dell'annacquamento della Laicità nella dirigenza di centrosinistra per catturare fantomatici cattolici, mentre in realtà cercavano il consenso dei clericali.
    Insulti così gravi allo Stato laico non sarebbero stati possibili in altri tempi e con altri dirigenti.
    Perfino la DC non si sarebbe mai sognata di fare affermazioni così "fasciste". Già, fasciste. Appunto.

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  6. Per essere onesti la Meloni è anche quella contraria all' immunità parlamentare http://www.ilpredellino.it/online/images/letture/anno2010/012010Pdl/25/3.pdf. Bisognerebbe dunque citare il giusto e l' ingiusto quando si attacca una singola persona, che tra l' altro è uno di quei pochi ministri che gode di una certa rispettabilità anche nel centro-sinistra. Poi, se si vuole usare il caso particolare per attaccare l' insieme, come mi pare intenda fare l' articolo, quello è un altro discorso.

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  7. Amico anonimo, senza offesa, ma che c'entra? La Meloni contraria all'imunità. Bene. Ma il fatto che sia contraria all'immunità parlamentare dovrebe forse darle il diritto di potersi esprimere en passant contro la laicità dello stato e la convenzione dei diritti dell'uomo? E se fosse contraria al nucleare, allora potrebbe, semel in anno, dichiarare pubblicamente la sua nostalgia per il Ventennio? C'è forse una tabella aggiornata da qualche parte che dice quante affermazioni antidemocratiche sono permesse in cambio di una condivisibile?

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